zell
Storia di una convivenza.
Nota introduttiva (giusto per chiarire la situazione): La
guerra
contro Artemisia è finita. Quistis è diventata
preside
del Garden di Balamb, Selphie è la sua vice, Squall e Irvine
hanno una relazione e insieme a Zell sono i nuovi professori del
Garden. I tre ragazzi convivono con Seifer in un appartamento a Balamb.
Di Rinoa si sono perse le tracce...
Mmmmmh...
No! Così non va bene! Non va affatto bene sognare un
Archeosaurus che balla il tip tap insieme ad
un marsh mallow gigante
con cilindro e bastone.
Da quando faccio sogni così strani?
Credo che convivere con quei tre mi stia portando lentamente alla
follia.
Ma che ore sono?
Le 4,30? Che ci faccio già sveglio a quest'ora? Ora mi si
sono scombinati anche gli orari biologici?
*Sbam, dan, sdung*
O magari sono stati questi rumori dalla cucina.
Ma... un momento. Cosa sono questi rumori di pentole alle 4,30 del
mattino? Non ci saranno per caso i ladri?
Beh, se sono ladri, devono essere ben strani per rubare delle pentole.
E ora che faccio?
Forza Zell tirati su e senza indugio difendi la tua casa. Hai o non hai
combattuto mostri ben più spaventosi di un trafugatore di
stoviglie?
Infilati qualcosa addosso e fai vedere di che pasta sei fatto!
Oh Shiva! Sono davvero esaurito.
Ok, tutto a posto, non si trattava di nessun ladro di pentole. Ma che
ci fa Irvine davanti ai fornelli all'alba con addosso un semplice paio
di boxer verde fluorescente a pois arancioni e naturalmente il suo
cappello da cowboy, che fischietta felice?
Questi quesiti non dovrebbero affacciarsi alla mente di un normale
ragazzo di
diciotto anni che si è appena svegliato... perché
non
dovrebbero esistere situazioni che li facciano sorgere, giusto?
Ma ogni quesito necessita di una risposta, anche se questa potrebbe
rivelarsi più sconvolgente della domanda.
Che fare? Chiedere o non chiedere? Neanche questi dubbi amletici
dovrebbero esistere...
"Kinneas! Pezzo d'idiota, che accidenti ci fai sveglio a
quest'ora
conciato così a fare tutto 'sto casino? Porco Ifrit
imbalsamato!"
Per quanto anch'io sarei stato tentato di farla, questa domanda non
è stata proferita da me e ve lo posso dimostrare con tre
semplici constatazioni:
1) La voce che ha dato suono ai miei pensieri non avrebbe potuto uscire
dalle mie labbra dal momento che non le ho neanche aperte;
2) Per quanto io non sia proprio di buon umore di solito evito di usare
certe espressioni da scaricatore di porto. Sono una personcina educata
e gentile io;
3) La mia attenzione era completamente concentrata sul colpo che mi
è arrivato in testa. Perché se la prendono sempre
tutti
con me anche quando non faccio niente?
"Buongiorno Seifer!" sento Irvine cinguettare allegro.
"Buongiorno un corno. Ma è mai possibile che debba essere
svegliato da tutto questo questo chiasso così presto? Ho un
mal di testa tremendo. E poi
perché hai addosso quelle mutande allucinanti? Fanno male
agli occhi"
Ah, a lui fa male la testa? Dopo il colpo che mi ha tirato dovrei
essere io a lamentarmi. Non mi pare sia colpa del sottoscritto se ieri
sera LUI ha deciso di festeggiare con litri di alcol il lavoro che gli
ha assegnato Quistis come addetto alla sicurezza del Centro di
addestramento e ora si ritrova con i dolori dai postumi della sbornia.
Poi Quistis mi deve spiegare dove ha trovato il coraggio di assegnare a
lui un compito tanto importante.
"Buongiorno Zell! Dormito bene?" mi chiede allegramente Irvine
ignorando le domande di Seifer e saltellando da una parte all'altra
della cucina.
"Se almeno si potesse dormire!" risponde al mio posto Seifer buttandosi
a peso morto sul divano e sbadigliando talmente tanto che mi chiedo
com'è possibile che non gli si disarticoli la
mascella.
Guardando Irvine una domanda sorge spontaneamente "Non ti sembra di
essere un po' troppo... svestito, per essere a novembre?"... e
già mi pento di averla fatta.
"Si sta più comodi così" mi risponde facendo una
giravolta su se stesso. E io mi chiedo: ma non sarà un po'
troppo presto per bere? No perché, non mi sembra tanto
sobrio.
"Non mi hai ancora detto
che accidenti stai facendo" si fa sentire Seifer dalla sua postazione.
"Preparo la colazione a letto per Squall" gli risponde con un
alzata di spalle.
"Irvine, mancano ancora due ore alla colazione. Non potevi metterti
all'opera alle 6?" chiedo per dissipare definitivamente i miei
molteplici dubbi.
"Meglio prendersi tutto il tempo se si vuole fare tutto per bene"
Seifer ha tutta l'aria di volerlo picchiare a sangue, ma invece dice
"Non vi sembra ci sia qualcosa di strano?"
Già, in effetti... come mai Squall non è ancora
saltato giù dal letto per inveire contro il suo ragazzo?
E come se non avesse aspettato altro che io formulassi questo pensiero,
ecco che Squall compare dalla porta della camera da letto con lo
sguardo ancora assonnato, ma anche abbastanza intimidatorio. Si
avvicina a Irvine che tenta di calmarlo sorridendo. Tentativo vano il
suo, dal momento che afferratolo per un orecchio lo sta letteralmente
trascinando da dove è arrivato.
Giacché la loro stanza è insonorizzata, non
sapremo mai
quali dolci paroline sta rivolgendo il caro Leonheart al povero Irvy,
ma
sinceramente, ora come ora, non mi interessa proprio per niente.
L'unica
cosa che voglio fare adesso è tornare a dormire.
Ore 7,15
Seifer sta ancora ronfando sul divano, Irvine sta scontando la sua
punizione lavando tutti gli utensili da cucina che ha tirato fuori,
Odino solo sa da dove, per preparare il cioccolato e le ciambelle per
la colazione a letto, senza potersi
avvalere della preziosa lavastoviglie, Squall supervisiona con occhio
critico il lavoro del povero Kinneas mentre sorseggia il suo
caffè nero non zuccherato e io ho ingaggiato una lotta
all'ultimo sguardo con la mia tazza di cereali.
Non so di preciso perchè mi sto ostinando a fissarla senza
neanche tentare di afferrare il cucchiaio per fare colazione, so solo
che ci butterei volentieri la testa dentro e rinizierei a dormire.
Nonostante i miei buoni propositi, non sono più riuscito a
chiudere occhio, visto che dopo pochi secondi i 'piccioncini' hanno
iniziato a sbraitare per la cucina fregandosene altamente di chi
cercava di recuperare un po' di sonno perduto. In realtà
l'unico
ad urlare è stato Squall, Irvine si è limitato a
subire,
ma il risultato è stato comunque terrificante.
Un imprecazione proveniente dal divano ci informa che Almasy ha
finalmente deciso di tornare nel mondo dei vivi (non ho ancora capito
come ha fatto a non svegliarsi al leggiadro suono di Squall che
bestemmiava in tutte le lingue conosciute da mente umana, nonostante si
trovasse a due passi dal 'campo di battaglia'), mentre il rumore di
ceramica infranta mi fa intuire che Irvine stia per finire
in guai ancora più grossi.
Squall parte all'attacco... e io finalmente decido di mangiare i miei
cereali al cioccolato. La fame ha vinto la stanchezza.
Sto per affondare il cucchiaio nella ciotola, quando una mano me la
tira via da sotto il naso.
Senza neanche guardarmi in faccia Seifer inizia a sbafarsi la mia
colazione. Maledetto!
"Ehi tu!" ringhio tra i denti.
Alza lo sguardo scocciato "Che vuoi gallinaccio?"
"E me lo chiedi? Mi hai rubato la colazione!"
"La rivuoi?" ghigna strafottente tendendomi la tazza quasi vuota.
Cerco di lanciargli un'occhiata velenosa, ma ho il dubbio non mi sia
uscita particolarmente minacciosa. Se la sta ridacchiando di gusto il
bastardo... mentre continua a mangiare senza ritegno.
Mi dovrò accontentare del succo d'arancia e della solita e
schifosamente salutare mela verde.
Ehi, ma... come mai tutto questo silenzio? Che fine hanno fatto Squall
e Irvine? Secondo i miei calcoli dovrebbero sentirsi i loro battibecchi
e magari il suono di qualche padella che 'accidentalmente' cozza contro
una testa. Invece... calma piatta.
Mi affaccio oltre il muretto che divide la zona cucina dal tavolo e...
per un attimo mi era sembrato stessero cercando di sopraffarsi
a
vicenda, in realtà stanno amoreggiando
rotolandosi nel pavimento. Non voglio neanche sapere come sono passati
dal litigio furibondo di poco fa a questo. Proprio non ci tengo.
Lascio a Seifer l'arduo compito di scollarli per farli preparare per
andare a lavoro.
Forse è stato un bene che io non abbia fatto colazione.
Probabilmente a quest'ora l'avrei rigettata nelle aiuole del Garden.
Credo che sia quello che sta per fare Seifer comunque.
Come abbiano avuto la brillante idea di mettere Squall al volante per
me è un mistero.
Ok... Seifer non era nelle condizioni ideali per guidare, dal momento
che riesce a malapena a camminare dritto e io non ho la patente, ma
almeno Irvine poteva salvarci! Invece, con la scusa di voler far fare
un po' di pratica al suo ragazzo, ha messo a repentaglio la vita di
tutti. Sospetto minaccia da parte del moretto.
Non so chi sia stato tanto incosciente da rilasciare la patente di
guida a Squall, ma sicuramente si trattava di un terrorista. Si,
perché qui non si tratta di un ragazzo un po' troppo
esuberante
con aspirazioni da pilota di macchine da corsa, ma di una vera e
propria arma di distruzione di massa!
Abbiamo, nell'ordine: superato in curva evitando
per un soffio di finire rovesciati fuori
strada, fatto saltare quattro cassette della posta, provocato un
tamponamento a catena, rischiato di investire una povera vecchietta e
infine, come ciliegina sulla torta, sbattuto contro l'auto di Nida.
Persino un gatto nero, spaventato, ha preferito gettarsi al riparo di
un cassonetto piuttosto che attraversare la strada!
Se qualcuno mi cerca io non so niente, eh?!
"Ehi gallinaccio, accompagnami in infermeria" Seifer si avvicina
barcollando minacciosamente e buttandomisi addosso.
"E perchè dovrei farlo io scusa?" domanda lecita, vi pare?!
Alza un soppracciglio e poi con la testa mi fa segno di girarmi. Squall
è in braccio ad Irvine che lo sta letteralmente schiacciando
contro il cancello e sembra si stiano mangiando la faccia, tanta
è la foga che ci stanno mettendo. Ma devono dare spettacolo
anche qua? E se passa
qualche studente? Nonostante siano giovani sono sempre dei professori,
un po' di contegno non guasterebbe.
"Ci diamo da fare anche noi?" mi sussurra Seifer all'orecchio. Ecco, ci
mancavano solo le proposte indecenti di questo alcolizzato.
Ehi ma che fa?
Con una manata sulla faccia lo allontano appena in tempo per evitare
che mi lecchi la guancia. Che schifo!
Lo sento sghignazzare... ho paura quando fa così!
Piccolo esperimento! Avevo scritto questo 'inizio di
storia'
qualche tempo fa (quando avevo ancora tempo per destreggiarmi con la
Play station) e ieri, ricapitatami tra le mani, ho deciso di
pubblicarla per vedere se può piacere.
Se non dovesse piacere non ci spenderò altro tempo e
probabilmente riciclerò il capitolo, ma se a qualcuno
dovesse
interessare me lo faccia sapere e continuerò, anche se non
so
quanto ci metterò a postare.
E se volete anche solo criticare, fatelo pure, mi
servirà per migliorare!
Lenù
|