LITTLE LION MAN
-
"Weep
for yourself, my man,
you'll
never be what is in your heart
weep
little lion man,
you're
not as brave as you were at the start
rate
yourself and rape yourself,
take
all the courage you have left
wasted
on fixing all the problems that you made in your own head ."
La legna all'interno del caminetto
scoppiettava freneticamente, rendendo l'atmosfera più intima
e
calda. Marta era da sola in casa, in compagnia solo del suo libro
appena comprato e del suo gatto sovrappeso, il quale aveva preso
possesso delle sue gambe. Non credeva, fino a quel momento, che i
gatti potessero russare.
Fuori
pioveva. Era quel tipo di
pioggia che ti fa ringraziare di essere a casa, al calduccio sul
divano.
Un temporale terribile, con tanto
di fulmini abbaglianti e rumori molesti.
Per questo motivo, quando Marta
sentì il suono del campanello, per un momento
pensò di esserselo
immaginato. Si stiracchiò, liberandosi dalla presa del suo
enorme
gatto, infilò le pantofole di pelo e si diresse verso
l'ingresso.
La pioggia batteva violentemente
contro le finestre, e lo stesso facevano le chiome degli alberi mosse
dal vento. Marta girò la maniglia della porta, aprendola con
cautela.
Fuori c'era un ragazzo fradicio.
Si, probabilmente avrebbe potuto definirlo solo in quel modo.
Un ragazzo della sua età, stretto
in una giacca scura e con i capelli umidi sul viso. Che osservava
lei, sotto la pioggia.
Il ragazzo che pochi mesi prima
aveva deciso che era ora di finirla, perché l'amore si
spegne e non
puoi farci nulla. Marta lo sapeva, perché quel ragazzo era
stato
l'unico per lei per tanti anni, mentre adesso lo vedeva attraverso un
muro di pioggia e oscurità, senza nient'altro attorno.
« Matt? ». La sua voce era tanto
flebile che la tempesta la ricoprì interamente.
Non sapeva perché la sua vista la
lasciasse tanto indifferente: era tornato dopo tanto tempo, dopo che
lei aveva deciso di ricominciare senza di lui. Dopo le lacrime e il
caos nella testa.
Dopo le amiche di conforto, e le
serate da sola.
Dopo aver buttato le loro cose e
quei tre chiletti in più per tutta la cioccolata che aveva
mangiato
quando era triste.
Dopo le foto, i ricordi, e ogni
singolo pensiero che avevano in comune.
Dopo tutto questo, quel piccolo
uomo di fronte a lei, un cuor di leone leggermente in ritardo, era
tornato per cercare di mettere una toppa a tutto il casino che aveva
combinato.
Ed era un casino davvero grande.
« Marta. » mormorò lui, con
quella voce che conosceva bene. « Marta, ti prego. Ho fatto
un
casino. Ma adesso ho capito. Voglio rimediare. ».
Quelle parole avrebbero fatto
sciogliere chiunque. E lei soprattutto, che le aveva aspettate per
così tanto tempo.
Marta sorrise. Sorrideva perché
quelle parole la facevano sentire importante. Scosse la testa. Matt
la guardò con un moto di sorpresa negli occhi.
« Anche io ho capito. E mi va bene
così. » mormorò lei, serenamente. Poi
si richiuse la porta alle
spalle, nel silenzio della sua casa. Matt bussò un'altra
volta, poi
la chiamò per nome.
Attese. Uno, due, tre minuti. Contò
esattamente dieci minuti, poi sentì il rombo della sua
macchina e le
luci dei fari in lontananza, segno che Matt aveva rinunciato prima di
quanto si aspettasse.
Marta sorrise. Perché nonostante
tutto aveva imparato a vivere pensando alla sua felicità, e
questo
non comprendeva l'amore di Matt. Forse l'amore di qualcun altro. Un
amore bello, tormentato, pieno di sorprese. Un amore così
Marta lo
sognava da tanto tempo.
E anche se non l'avesse trovato
subito, anche se non l'avesse trovato affatto, Marta aveva imparato a
vivere una vita piena con la persona che per lei era più
importante.
Se stessa.
Era lei, il cuor di leone che non
era mai in ritardo.
Note: Questa mi
è uscita di getto, oggi, mentre me ne stavo in camera mia ad
ascoltare i Mumford and sons. Il titolo, così come la
piccola strofa all'inizio e, in generale, il concept di questa shot,
derivano dalla loro canzone "Little Lion Man". Ho voluto inserirla,
come genere, tra le "Romantiche". Sembra strano, visto che
apparentemente questa è una storia che finisce. Ma stare
bene con se stessi, secondo me, può essere davvero
romantico, più di quanto si possa sperare. Spero vi sia
piaciuta.
L.
|