And if somebody hurts you, I wanna fight
But my hands been broken, one too many times
So I’ll use my voice, I’ll be so fucking rude
Words they always win, but I know I’ll lose
4.
Passa qualche giorno di relativa tranquillità, in cui Niall
smette di suonare la sua chitarra e Zayn fuma più del solito, chiuso nella sua
camera. Lui e Harry non si rivolgono più la parola da quel giorno.
È Niall, tanto per cambiare, che una di quelle sere bussa
con forza alla porta di una stanza da letto della casa, ubriaco da far schifo dopo
una serata fuori con Louis. E Niall non si ubriaca mai, un po' perché per
arrivare a quel punto per lui ci vuole una quantità ridicola di alcol e un po'
perché di solito è in pace con se stesso, non ha niente da dimenticare e non ha
bisogno di aiuti esterni per essere più sciolto o per divertirsi davvero.
Qualcosa è diverso, stasera: qualcosa gratta dentro di lui e non lo lascia
stare, non gli permette di divertirsi, di vivere, di respirare.
Niall ha anche Lindsay, con la quale ogni tanto tenta di
distrarsi, ma non bastano due cuori spezzati a farne uno intero. Lindsay
avrebbe un ragazzo, che però è andato a studiare lontano, e sta tentando – non
nel migliore dei modi, in effetti - di far funzionare a distanza una storia che
a Niall sembra già spacciata. Gli piace, Lindsay, ma i capelli di un colore
troppo simile a quello dei suoi e occhi troppo più chiari del castano ambrato
che lui non riesce a evitare di vedersi davanti ogni volta che chiude gli occhi
per baciarla. Cercano di distrarsi in qualche modo, entrambi, e questa sera in
particolare hanno cercato di distrarsi nel bagno degli uomini del pub, ma come
al solito non è servito a niente, se non a procurare a Niall un livido a forma
di lavandino sul fondoschiena. Quando escono dal bagno, Lindsay ha ancora gli
occhi tristi di chi pensa troppo a qualcuno che non c’è e Niall è ancora
incazzato nero con il mondo.
Quindi si ritrova a bussare forte a quella maledetta porta,
con una voglia di urlare contro qualcuno che non ha mai avuto prima.
«Vaffanculo!» urla non appena la porta si apre. Un Liam
assonnato e in pigiama azzurro gli si presenta davanti agli occhi appannati.
«Vaffanculo…» ripete a voce più bassa ma con lo sguardo in fiamme «Sei solo uno
stronzo e un idiota che non vede quello che ha davanti al naso... Quello che
potrebbe avere» gli dà uno spintone con entrambe le mani e lo costringe a fare
qualche passo indietro, rientrando in camera. Liam lo guarda con gli occhi e la
bocca spalancati per lo stupore ma non reagisce. Un po' perché è preso alla
sprovvista (non ha mai visto Niall in quello stato - no, non ubriaco: disperato)
e un po' perché sa che, se si comporta così, dev'esserci dietro una ragione
seria. Se fosse stato chiunque altro a comportarsi così, probabilmente
sarebbe già appeso al muro con le mani di Liam strette al collo e i piedi a
mezz’aria.
«Sei. Uno. Stupido. Coglione» sbiascica ancora Niall con gli
occhi che sono diventati due fessure «Perché non… non te ne accorgi e non lo
vuoi! E non vedi che lui è così meraviglioso e cazzo, non so com'è successo ma
io» si interrompe per prendere aria, ma sembra più un sospiro «io mi sono
innamorato di lui e lui...» la voce gli si spezza e diventa improvvisamente bassa,
un soffio rauco e doloroso, le spalle cadono in avanti come se fosse un
palloncino che si è sgonfiato «… lui vuole te» mormora «solo te».
Abbassa gli occhi e Liam sobbalza quasi per la paura fottuta
di aver visto una lacrima cadere sulla moquette blu. E quando Niall rialza lo
sguardo pochi secondi dopo non trova sul volto del ragazzo che gli sta davanti
immobile e in silenzio una qualunque delle espressioni che si sarebbe
aspettato. Anzi, a dirla tutta Liam non lo sta nemmeno guardando. Ha gli occhi
spalancati e confusi fissi su qualcosa alle sue spalle. E Niall ha già capito,
ancora prima di girarsi.
Forse per il suo profumo, forse semplicemente perché ormai avverte
la sua presenza, sempre, tanto è abituato a farci caso.
«Niall» fa una voce roca e profonda alle sue spalle, ma
Niall non si gira, rimane testardamente nella stessa posizione a fissare Liam finché
due mani non lo afferrano delicatamente e lo costringono a voltarsi.
«Andiamo via» gli dice Zayn con voce bassa e conciliante,
mentre Niall chiude gli occhi per non vedere la pena che il ragazzo sicuramente
prova per lui dipinta sul suo viso.
In questo modo però non vede neanche lo sguardo che Zayn
rivolge a Liam da sopra la spalla mentre lo porta fuori. Somiglia tanto a un
addio.
Zayn letteralmente trascina Niall in silenzio in corridoio e
poi in una stanza, una mano calda appoggiata sulla schiena e l'altra che gli
tiene un braccio e Niall è fin troppo conscio dei punti in cui tocca la sua
pelle. Si accorge solo in un secondo momento, dall'odore di fumo e colonia, che
la camera in cui sono entrati non è la sua. Zayn chiude la porta dietro di loro
e lo aiuta a mettersi a letto. Nel suo letto. È una serata di prime volte.
A Niall gira la testa e i suoi pensieri sono appannati, ma
prima di addormentarsi, esausto per l’alcol e per il sovraccarico di emozioni,
riesce a sbiascicare «Hai sentito tutto» ed è più una constatazione che una
domanda, per questo forse Zayn non risponde. Semplicemente si accoccola di
fianco a lui e nasconde la faccia nell'incavo tra la spalla e il collo di
Niall, mormorando solo: «Domani».
5.
Quando Niall si sveglia la mattina dopo, sente prima di tutto la
bocca secca e il bisogno impellente di bere cinque o sei litri d'acqua; poi,
ricordandosi di non essere nella propria camera, si accorge anche di avere
gambe e braccia che non sono le sue - sono troppo scure e magre - attorno al
corpo. Il fatto che Zayn lo stia abbracciando, petto caldo contro la sua
schiena e labbra appoggiate alla sua nuca, lo rende più felice di quello che
dovrebbe.
La terza cosa che sente è rabbia per non essere una di quelle persone che
dimenticano tutto quello che succede mentre sono ubriache. Quello che è
successo la sera prima è impresso nella sua mente come una serie di fotografie
ad alta definizione. Si ricorda di aver mischiato birra, rum e coca, tequila e
poi ancora birra con Louis; di aver chiamato Harry perché li venisse a
prenderli per riportarli a casa sani e salvi; di essere andato da Liam, dopo
essersi rigirato a letto per interminabili minuti e di avergli urlato contro;
di avergli svelato che Zayn è innamorato di lui e di aver detto...
Oh, merda.
Niall si ricorda tutto della sera prima, ma la sua mente deve aver bloccato e
rimosso quella che effettivamente era la parte più importante.
Liam sa che Zayn è innamorato di lui.
E Zayn sa che Niall...
Non riesce nemmeno a pensarlo.
Eppure, nonostante questo, Zayn ha detto il suo nome, quando è apparso sulla
porta, non quello di Liam. Ha portato via lui e ha passato la notte con lui,
non con Liam.
Niall non vorrebbe che accadesse, fa di tutto per evitarlo, ma una lieve
fiammella di speranza gli si accende nel cuore, ridando vita alla brace che si
nasconde sotto quella che ha sempre pensato essere solo e soltanto cenere.
Note di Summer
‘Sera. Scusate, voi che seguite ancora questa
storia, per l’estremo ritardo con cui posto, la verità è che ultimamente sono
stata un po’ fuori… dal giro (non sto più leggendo né scrivendo), dal mondo, da
tutto. Trovarmi una mail che diceva che avevo una recensione stasera è stato un
po’ strano: l’ho letta, mi ha fatto strapiacere (come tutte le precedenti) e in
più ho anche pensato “Dio, quanto odio leggere una storia che poi viene
lasciata in sospeso”… sicché mi sono ricordata che in realtà un altro capitolo
di Another Love l’avevo scritto e mai postato, perciò… eccomi qui. Lo posto senza
farvi nessuna promessa ma spero vi piaccia lo stesso :P