Mamma, ma quella donna è pelata!

di Emera96
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"Mamma, ma quella signora è pelata!"




Note dell'autrice:
Una storia che dimostra quanto i bambini sappiano essere amorevoli, anche nella cattiveria.


"Mamma, quella signora è pelata!"
Potrei dire che non ho sentito. Che mi è sfuggito.
Che nemmeno ho letto il labiale. Ma mentirei. 
"Tesoro, non dovresti urlare così! Chiedi scusa alla signora."
E' questo che dice la madre della bambina, quando si avvicina a me con delicatezza e grazia.
La bambina, piccola e paffuta, ha lo sguardo basso di chi si sta vergognando moltissimo.
"Scusi, signora." mi dice, rigirandosi tra le mani la lunga treccia bionda.
"Tranquilla, tesoro. Io da piccola avevo i capelli come te, sai? Sempre con la treccia."
La madre, una signora distinta, con un buon profumo ed un ordinato chignon che le raccoglie i capelli con eleganza, mi fa un sorriso tremulo, quasi intimorito da me.
La bambina, con un sussurro, chiede alla madre di poter andare in bagno un attimo. La signora acconsente con un cenno silenzioso, accompagnandola con la mano.
Non passa nemmeno un minuto, non c'è nemmeno tempo per chiacchierare, che la bambina è già di ritorno. Si è calata sulla testa il cappuccio della piccola felpa variopinta che la avvolge.
In una mano tiene stretto qualcosa, che mi porge con garbo e un gran sorriso.
Apro la mano, ritrovandomi tra le mani la treccia lunghissima di quella bambina.
"Tesoro, ma cosa hai fatto?" chiede la madre, stupita.
"Signora, se vuole può usare i miei, di capelli. Tanto a me ricrescono!" risponde la bimba.
Mi volto, dandole le spalle, per non farle vedere una lacrima scivolarmi sul viso.




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