Adesso

di lullublu
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Adesso Satsuki prese il cellulare per cercare di rintracciare Aomine.
Adesso che Imayoshi e Susa avevano lasciato la squadra, c'era da riformare il team e scegliere due nuovi titolari.
Momoi avrebbe voluto che  le matricole conoscessero l'asso della squadra, ma forse lui preferiva starsene a dormire sul tetto della scuola , pensò la manager sbuffando dopo che al terzo squillo, il cretino ancora non le rispondeva.
"Pronto" rispose finalmente il ragazzo.
"Dai-chan, ma dove sei? Ti avevo chiesto di venire, almeno oggi!" fece la ragazza, in tono indignato, cercando di farsi ascoltare, cosa sempre più difficile a quanto pareva.
Notò dal suo tono, che almeno non si era appena svegliato.
"Non rompere! Sto al campetto ad aspettare quel ritardato di Kagami..ah eccolo!".
Come al solito,  staccò la telefonata senza nemmeno salutarla.
Da quando era iniziata la winter cup. Aomine passava molto meno tempo a dormire.
Dopo la sconfitta del Too, aveva insegnato  a Tetsu a tirare, ed ora, quando se ne presentava l'occasione dispensava volentieri consigli al numero 10 del Seirin.
I suoi atteggiamenti non erano cambiati di molto, ma le pareva molto più felice.
Anche la sua espressione era diversa. Non indossava più il solito ghigno prepotente, adesso aveva un sorriso calmo, quasi maturo, come se finalmente si sentisse soddisfatto di sè stesso.
Momoi non si accorse che alcune lacrime le stavano rigando il volto.
"Dai-chan, non sei più solo"  mormorò col sorriso che si faceva strada tra le sue labbra.
Vedendola piangere, Sakurai e Wakamatsu le si avvicinarono preoccupati.
Il biondo era convinto che quel maleducato di Aomine l'avesse trattata male.
"Scusa, scusa è colpa mia" intonò il piccoletto.
"Momoi-san..è tutto okay?" chiese Wakamatsu, arrabbiandosi mentalmente con Aomine. Se Satsuki fosse stata la sua amica l'avrebbe trattata molto meglio di come faceva lui. Quella ragazza le faceva tenerezza, ed era molto carina, si poteva quasi dire che gli piacesse.
La manager si asciugò le lacrime con la manica della felpa.
"E' tutto risolto..adesso".
I due non capirono esattamente cosa volesse dire, nessuno gli aveva mai raccontato l'intera storia, e poi il biondo odiava troppo Aomine per poterlo capire fino in fondo, sentì solo che lo sguardo della ragazza su di sè lo imbarazzava, e decise di  trascinare Sakurai verso il campo per continuare l'allenamento.
Satsuki intanto guardava, cercando di concentrarsi sui nuovi membri e di trascrivere più dati possibili, ma non riusciva a smettere di sorridere.




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