Il risveglio

Eccomi, dunque sono morta. Fu il pensiero che formulai appena “risvegliata” da quel sonno che credevo e speravo eterno.
Cercai il mio corpo che non trovai.
Mi alzai dal morbido tappeto di foglie secche e colorate su cui ero sdraiata e cercai di afferrare un ramoscello lì accanto... inutilmente.
Ci provai e riprovai.
No, non può essere! cercai di convincermi provando a tastare ogni cosa.
Il tappeto di foglie! pensai trionfalmente per rimaner delusa quando anch’esso sfuggì dal mio tocco.
A quel punto realizzai cosa significasse morire: non potevo toccare, percepire, udire più nulla.
Mi era solamente concesso vedere.

Angolo mio:
La voce narrante, come si può facilmente dedurre, è quella di un fantasma di una ragazza che si è suicidata per poter riposarsi in eterno, scoprendo, però, che non può e non solo: è costretta a guardare il tutto senza più farne parte.
È un pezzo della storia attualmente in corso “L'amore non vuole avere, vuole soltanto amare”
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2358289 Lascio il link nel caso qualcuno volesse capire qualcosina in più.
Non so quante parole ho scritto perché word non funziona più e Open office non conta le parole, ma so di non aver sfondato. O almeno spero di saper ancora contare!
Ciao! :)