Characters: Castiel; Sam
Winchester; Dean Winchester; Uriel;
Pairing: Castiel/Sam {pre-sastiel}
Rating: pg-13
Genre: introspettivo
Warning: slash
Words: 379
Note: Sono cinque flashfic ambientate in cinque episodi tra la season 4 e
la season 6. Cinque minuscole rivisitazioni in chiave sastiel, di altrettanto
minuscoli momenti, tutte dal pov di Castiel.
Disclaimers: I personaggi di Supernatural appartengono a chi di diritto.
{ Olfatto }
4x07: It's the Great Pumpkin, Sam Winchester
Castiel aspira profondamente l’aria che
riempie la stanza del motel, all’entrata di Dean Winchester e di suo
fratello Sam.
Riesce a sentire l’odore di stelle, di luce, di sole e di eternità che
ammanta il tramite umano di Uriel; l’odore delle anime dei due Winchester,
invece, è così sottile che deve prendersi tempo per percepirlo completamente
ed è quello di Dean, il primo che riconosce. Il suo corpo ha l’odore di
un’anima che, dopo averla trascinata fuori dall’Inferno, mentre i suoi
fratelli gli liberavano la strada, tenendo a bada dannati, demoni e cani
infernali, riconoscerebbe ovunque. È un’anima ferita dai morsi della vita,
la cui luce è altalenante, fioca, intensa, fievole, forte; è l’anima di un
umano che combatte ed è stanco di farlo, profuma di sangue versato, di carne
bruciata, di ossa rotte, di giustizia e ha tracce di paradiso, all’altezza
della spalla.
E poi profuma di pie.
L’anima dell’Uomo Giusto, profuma di pie.
Curioso.
«È un onore, davvero, ho – ho sentito parlare molto di te.»
Castiel abbassa gli occhi sulla mano tesa di Sam Winchester, le dita sono
lunghe e si tendono in un cenno impaziente. Non la stringe subito, una parte
di sé non vuole farlo, non vuole essere sporcato da quell’umano, dai suoi
peccati e dal suo sangue. Lo percepisce nel fastidio che punzecchia la
propria Grazia e lo sente riempire l’aria, con lo stesso fetore dei demoni
appena nati, che ancora devono affacciarsi agli occhi dell’umano posseduto
ed aprirli per la prima volta.
Castiel non vuole stringere la mano di Sam Winchester – nessun angelo lo
vorrebbe.
Pensa di tirarsi indietro, dargli le spalle, tornare a rivolgersi solo al
Fratello Giusto, quando, delicato come la scia di una farfalla, un
profumo flebile pizzica le narici dell’Angelo. Si fa più attento a
quell’odore, lo cerca, lo rincorre, ritrovandolo negli occhi di Sam
Winchester, nella sua anima; è un odore semplice, come quello di
sapone, di pioggia o dell’erba appena tagliata. È dolce senza essere
invadente, malinconico, riservato, triste.
Solo quando la propria mano viene stretta tra le dita dell’umano, Castiel si
rende conto di cos’ha appena fatto.
«Sam Winchester.» annuncia, il tono solenne, entrambe mani che raccolgono
quella del cacciatore, in un tocco intimo «Il ragazzo con il sangue di un
demone.»
E l’odore di fede.
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