volare? a volte credevo di riuscirci.

di Lady Nagini
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Si parla di gare. Nell'aria c'è quella tensione che ti entra dentro fino alle ossa, quasi a farle scoppiare, ma tu lo sai, lo sai benissimo che non succederà perchè devi essere forte.
-Come sarà?- cominci a chiederti, cosa succederà lo sa solo il destino. 
Dubbi su dubbi e il cervello fa fatica ad immagazzinare quei pensieri; -perchè è così difficile? insomma, una gara, niente di più semplice!- ma l'autoconvinzione non serve e mai servirà. Cerchi di arrivare a quel giorno, con la tua fantasia, come lo immagini? Un campo e noi due, sabbia che attutisce il suo passo e voci che sovrastano i miei pensieri. Obus, cavallo possente e alto, si muove sotto di me irrequieto e attento a tutto, chi vincerà? la sfida non è soltanto tra noi e gli altri partecipanti, ma anche tra me e lui: lo conosco, so che il frustino lo infastidisce però so anche che deve galoppare e gli speroni li sente a malapena. O me o lui.
Se vinco io, poi è probabile che riesca a vincere contro gli altri ma tutto deve cominciare bene.
Il vento mi scorrerà tra i capelli come sempre, il cuoio della sella urterà le mie ghette e un rumorino fastidioso mi agiterà; come sempre. Le persone sono le stesse, ma io cambierò. 
Ho già saltato con lui, si alza almeno 10 centimetri di più ed è bellissimo, senti che non sei più su quel terreno, sembra di vagare nell'aria, come l'ossigeno, tutto è veloce ma a te sembra l'eternità.
-Tira su le spalle, abbassa i talloni, chiudi  i gomiti, sguardo alto e mantieni la pressione delle gambe- sembra facile, a dirlo lo è, ma a farlo?. Poi atterri e un sorriso si presenta sul tuo volto e ricominci a respirare, è una sensazione meravigliosa. 
Macina il terreno sotto di te, spalle dritte, talloni bassi e preparati a volare. si, volare? a volte credevo di riuscirci. 




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