Inevitabile
Eccola.
È arrivata.
La sento.
I suoi passi sono sempre più forti, sempre più vicini.
Sento la sua voce.
Un tenue bisbiglio che spezza il silenzio notturno.
Mi chiama.
La sua voce femminile è suadente come tutte quelle delle
giovani e innocenti fanciulle.
“…Cain…” un brivido mi percorre la
schiena, mentre sussurra il mio nome.
“Ti aspettavo” le dico dolcemente. La dolcezza è un ottimo
metodo per sedurre le donne.
Il suo arrivo era previsto, e dannatamente inevitabile.
Niente e nessuno può evitarlo,
neppure Cleador, che da poco se ne è andato, portando con se il mio anello.
È inevitabile, giacere con lei rientra
nel mio destino.
“Riff…” so che è qui, sento il suo corpo a contatto con il
mio, lo sento mentre lentamente si sbriciola.
“Conte…” la voce del mio amato servo mi giunge all’orecchio.
Il suo tono, calmo come sempre, mi rassicura, la sua
presenza mi da forza.
“Guarda… Riff… è ormai arrivata…
la vedi, Riff?” con le ultime forze volgo il mio viso verso il suo. È pallido e stanco, ma nonostante ciò, resta sempre lui, il
mio amato maggiordomo.
“La vedo conte…” a stento riesce a parlare, i suoi occhi
sono ormai spenti, il suo viso ha perso la lucentezza di un tempo “…ve lo avevo
promesso, ricordate?…ve lo avevo detto, conte…verrò con voi all’inferno.”
Gli sorrido.
Sono davvero terribilmente egoista, sono
davvero una persona perfida, senza scrupoli. L’ho portato con me fino a qui, e
ora lo spingo verso le fiamme.
Perdonami Riff, perdonami; ma è più forte di me. Senza di te io non
sono niente, senza di te io non posso fare niente. Ho bisogno di te, Riff.
Sempre, ovunque e comunque.
Eccola.
La sento.
È di fronte a me.
È una giovane donna, indossa un lungo abito nero, scuro come
il velo che le copre i capelli.
Mi guarda con quei suoi profondi occhi color ambra “è il momento… Cain…
vieni con me”.
Mi sta porgendo la sua mano, bianca come
la neve.
La guardo intensamente, lei mi sorride.
“Riff?” chiamo il mio servo con un filo di
disperazione nella mia voce.
Non risponde. “Riff?!”. Ancora non risponde.
D’un tratto mi rendo conto di non
udire più il suo respiro sul mio collo.
Non c’è più. Il mio amato Riff, se n’è andato.
La donna continua a fissarmi, sorridendo.
La guardo, mentre un’ombra si avvicina alle spalle.
Riff!!
“Non la lascerò mai solo, conte” mi sta sorridendo.
Il mio maggiordomo mi sta di fronte, nella sua forma più
smagliante, non un graffio, niente. Il suo corpo è intatto e stupendo come
sempre.
Sorrido a entrambi, mentre afferro
la mano della donna.
“…eccomi…”
Fine
DISCLAIMER: i personaggi citati nella storia appartengono
agli aventi diritto e nel fruire di essi non vi è, da
parte mia, alcuna forma di lucro.