Ai no yume
Is this a dream?
"Enryu, dai, perchè non mi parli? Dammi una ragione per non
soffrire! Il tuo continuo evitare mi sta facendo impazzire! Ti prego
Enryu... Sono stanca...
Parlami ancora una volta..."
Disse Seri, disperata, con le lacrime agli occhi. Era vicino al suo
compagno di sempre, quello che considerava suo amico.
Stavano camminando in quello che sembrava un lungo corridoio di una
scuola, affollatissimo, con poche luci che illuminavano il pavimento
bianco.
Enryu continuava a non risponderle. Cosa aveva fatto Seri di tanto male
per meritarsi tanto silenzio? E dire che si trovava bene con lui...
Dopo quella breve amicizia, Seri era sul punto di cedere. Era da tempo
che la storia si ripeteva: entrava in classe e Enryu non la degnava
nemmeno di uno sguardo. All'intervallo non c'era più
occasione che si parlassero, confidassero le loro preoccupazioni o cose
stupide... Dov'era finito il suo amico?
Perchè non le parlava?
Era successo tutto così all'improvviso, e adesso...
Serì cercò d'asciugarsi le lacrime con la mano
destra e Enryu gliela prese. Seri sobbalzò dallo stupore.
"Enryu, ma cosa?..."
Senza proferire parola, Enryu sfilò dalla tasca un anellino
d'argento e lo infilò al mignolo della ragazza. Quest'ultima
guardò Enryu. Il suo viso era imbarazzato, ma allo stesso
tempo tenero.
"Non voglio solo parlarti, voglio anche amarti Seri. Vuoi essere la mia
ragazza?"
Disse, tutto d'un fiato.
Seri, per attimo lo guardò., imbarazzata quanto lui. Delle
lacrime rigarono il viso della ragazza e sorridendo,
abbracciò il suo compagno. "Enryu!!"
DRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIINNN!!!!!!!!!!!!!
"WAH!!!"
La sveglia cominciò a suonare senza sosta, svegliando la
povera Seri, che in preda ad un attacco di nervosismo si sedette sul
suo letto, prese l'oggetto e lo scaraventò al muro.
"Maledetta, stavo facendo un sogno bellissimo!!"
Non solo la sveglia smise di suonare, ma l0oggeto si ruppe in mille
pezzi.
Quando Seri si calmò vide il sole illuminare gran parte
della stanza. Aguzzò la vista verso il quadrante della
sveglia rotta, che segnava le sette. Sbuffando, fece spallucce e si
rimise sotto le coperte, cercando di reincontrare... Reincontrare...
"No, accidenti!! Non ricordo più il suo nome!! Allora
è stato... Un sogno..."
Sospirò rassegnata, come al solit si era lasciata
trasportare. Quindi si alzò e andò a prepararsi
per andare a scuola.
Non si accorse minimamente che al mignolo destro aveva nu anellino
d'argento... Cosa insolita che le sue amiche notarono all'istante.
"Ehi, Seri, cos'hai al dito?" Domandò la piccola Tanabe,
curiosa.
"Si, è insolito che tu porta un anello! E poi proprio al
mignolo!" Esclamò Mitsumi.
"Ce lo fai vedere?" Esordì la terza compagna, Ran.
Seri le guardò stupita "Ma cosa dite? Io non ho proprio
nessun... Ma come?"
Seri si sfilò l'anellino dal dito, cominciando ad
osservarlo. Non riusciva a spiegarsi come l'avevo indosso. Eppure
credeva fosse frutto di un sogno.
"Non fare la tonta con noi, Seri, tanto non abbocchiamo!" Disse
Mitsumi, impossessandosi dell'anellino, e insieme alle altre due
amiche, cominciarono a rimirarlo.
"E' davvero bello!" Disse Tanabe.
"Chissà quanto è costato..." Esordì
Mitsumi.
"Ma si può sapere chi te l'ha dato?" Chiese Ran, la
più acuta delle tre.
Seri si sentì imbarazzata. Come poteva dirle che l'aveva
solo sognato?
"Non è che hai il ragazzo e non ci hai detto nulla?"
Domandò Mitsumi, irritata.
"Se non l'ha fatto avrà avuto la sua ragione, no?" Disse
Ran, riprendendo la domanda dell'amica.
"Seri, sai che a noi puoi dirlo." Continuò Ran.
Ma Seri non riusciva a parlare. Doveva trovare una scusa plausibile.
"Ecco, vedete... Quell'anellino.. E'... è un regalo di mia
madre, e quindi..." Stava per continuare quando venne interrotta dalla
risata di Mitsumi.
"Avrei dovuto immaginarlo che non fosse un regalo da parte di un
ipotetico, fidanzato! E poi sei troppo rozza per delle cose
così delicate!!"
Sbottò Mitsumi, che si teneva i fianchi dalle risate.
"Per un attimo ho pensato che se avresti il ragazzo, ci avresti
trascurate, Seri-chan!" Sentenziò Tanabe, con un tono triste.
Ran non disse nulla. Aspettava solo una reazione di Seri, che come
sempre, arrivò pericolosamente ad abbattersi sulle teste
delle due ragazze.
"SIETE DUE STUPIDE!!" Ringhiò Seri.
"VENITE QUI CHE VI SISTEMO!!"
"AAH! AIUTO!!"
"Ehi, Ranchan, aiutaci!"
"Non ci penso neanche, ve lo siete meritate."
"Eeh!? Cattiva!!" Dissero piagnucolando le due ragazze.
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