Canto II
La porta dell’Inferno
Ma ora riprendiamoci gli eroi nostri; basta con crucci e problemi vostri. I due stavano ritti, stupiti e curiosi, per aver sconfitto predatori pericolosi senza manco un dito aver mosso: guarda te fin dove arriva il paradosso di questa ridicola, insensata commedia. Ma vi farà sobbalzar tutti sulla sedia il proseguo dell’avventura dei fattoni: tale che vi esploderanno tutti i neuroni. Infatti, passate tre ore a girovagare (orientamento zero; beh, può capitare) giunsero a un enorme e nero ingresso, sul quale questo avviso era impresso: “This is the end Beautiful friend This is the end My only friend, the end Of our elaborate plans, the end Of everything that stands, the end No safety or surprise, the end I'll never look into your eyes...again” “Ma cos’è? Per la porta infernale c’è una canzone dei Doors? Letale!” protestai “ma chi me lo fa fare? Io me ne vado, non voglio più restare.” “Fermo, amico e compagno mio, ché il tuo viaggio è voluto da Dio!” “Ma questo è umorismo scadente! Chiunque sia Dio dev’essere un perdente!” E allora ecco un gran rombo tonante; sussultai e poi ascoltai tremante. “Come osi tu insultare il Creatore, o lurido e insignificante peccatore? Inchinati e prostrati alla sua volontà, onnipotente e beata; la sua bontà è grande e smisurata e senza pari, però se gli girano sono cazzi amari!” Dopodiché ci fu un silenzio assoluto. Ero ormai definitivamente fottuto. Ci guardammo, e facendoci coraggio superammo la porta finché fu miraggio.
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