È tornato, ma non l’ha cercata: non un cenno che sapesse di nostalgia.
È colpa mia, si è chiesta. L’ho tradito?
Poi un corvo si è posato ai suoi piedi; nel becco, un cartiglio d’avorio.
Non mi riconoscerai e sarà un castigo meritato, ma non è quel che mi nasconde ai tuoi occhi. Il bottino di guerra non è solo reliquia, questa volta, e voglia la tua saggezza indicare un cammino più giusto della spada.
Frigga ha chiuso gli occhi e arso nel palmo la prova di un tradimento.
Il suo, perché ho veduto.
Il mio, perché dividerò quel peso.
N.d.A.: mi scuso con i lettori de Il tempo rubato, ma l'aggiornamento che avevo previsto per la serata di oggi salta a causa delle mie adorate matricoline. Il corollario di tenere lezioni molto popolari è che mi hanno fatto lasciare la facoltà alle 19.00 e sono troppo sfranta per tutto. Il puffino vi aspetta domani ;-P |