Racconto12 - New Year's Eve.
Capitolo 1.
New Year's Eve.
“I lost control today. Everything I keep inside came rushing to the surface.
I’m simply not able to resist her.”
(Paul Wesley - The Vampire Diaries 1x01)
Appena aveva varcato le soglie della Stanza delle Necessità, palesemente e strategicamente in ritardo di solo un’ora, si era reso immediatamente conto che qualcosa non andava: quelle poche ed intime
persone che si aspettava di trovare, si erano trasformate in una
baraonda comprendente mezza Hogwarts, i cui corpi andavano a definire
una fitta trama labirintica. Certamente, quello che si presentò
ai suoi occhi fu senz’altro uno spettacolo che avrebbe ricordato per tutta la vita.
Nonostante il frastuono
fosse a dir poco assordante e sperando vivamente che la miriade di
bottiglie alcoliche sparse sul pavimento di pietra fossero soltanto
frutto della sua più fervida immaginazione, si avvicinò
incuriosito ad un gruppetto - piuttosto folto - di ragazzi, esattamente
posizionati al centro della sala. Erano tutti accomodati su dei
divanetti di pelle nera, con l’aria imbambolata di uno che ha
preso un Bolide in testa, intenti a fissare senza alcun ritegno uno
stupido tavolino e proprio non riusciva a capirne il motivo. E poi,
eccola: comparve esattamente come un’apparizione. Una magnifica apparizione, per essere più precisi.
Ballava a piedi nudi sulla
solida superficie di plastica scura con le braccia tese verso
l’alto, i lunghi capelli rossi che le ricadevano sulla schiena in
dolci boccoli e si divertiva a scuoterli in un modo alquanto buffo. Gli
occhi color cioccolato erano un po’ lucidi e aveva le guance
arrossate, forse sintomo di un qualche bicchiere di Whiskey Incendiario
di troppo. Si muoveva a tempo e in maniera sensuale, sorridendo
maliziosamente e scoppiando - di tanto in tanto - in una risata
cristallina. Avrebbe potuto rimirarla per ore intere. Oh, se avrebbe voluto.
Quei due coglioni di Blake
e Shane si erano aggregati a lei, e Scorpius potè giurare di
sentire il povero tavolino cigolare in maniera alquanto sinistra.
Stavano ballando appassionatamente e, forse, fin troppo vicini tra loro
ma d’altronde - tra i tre - non avrebbe saputo affermare con
certezza chi fosse quello messo meglio. Sophia, esattamente sotto di
loro, saltellava sul posto tenendo una delle mani di Lily e, ogni
tanto, si lanciava in urletti di incoraggiamento nei confronti dei tre
performer. Albus era sparito chissà dove, mentre Adam, invece,
si stava premurando di risistemare il casino creato con un veloce colpo
di bacchetta. Grazie a Merlino qualcuno ancora normale lì dentro, c’era. Era stata tutta colpa di Zabini e della sua folle trovata di organizzare una spettacolare festa di Capodanno ad Hogwarts. “Un party come Merlino comanda”, così aveva detto.
La bella Grifondoro scese
dalla sua postazione - o meglio, quasi cadde - e si avvicinò a
lui, che li fissava appoggiato ad una colonna di marmo bianco, con le
braccia incrociate al petto e un’espressione a metà tra il
palesemente irritato e il divertito.
« Scorpius, dai,
vieni anche tu! » urlò, cercando di farsi udire al di
sopra della musica, chiamandolo con gesti concitati. Quando, poi,
capì che non ci sarebbe stato verso di smuoverlo da lì,
lo afferrò per un braccio e tentò di trascinarlo in mezzo
alla pista.
Era sicuramente brilla, perchè da sobria non avrebbe mai osato chiamarlo per nome.
La squadrò con un sopracciglio inarcato, non potendo fare a meno di pensare a quanto fosse dannatamente bella.
« Sei ubriaca, Potter? »
« Forse solo un pochino
» mimò il gesto con una mano e scoppiò in
un’altra risata. « Eddai, non puoi restare qui - tutto solo
- la notte di Capodanno! »
« Tra poco scatterà
la mezzanotte » le fece notare, non riuscendo a staccare gli
occhi dai suoi. « E poi, devo assicurarmi che tu
non combini alcun disastro. Altrimenti, poi, tuo fratello chi lo sente?
» le lanciò una breve occhiata accusatoria.
« E va bene, resta pure qui
ad auto-commiserarti » scandì animatamente le parole,
accompagnandole con un gesto secco della mano, dopodichè si
lanciò addosso a Sophia che - colta totalmente alla sprovvista -
si resse in piedi per miracolo, rischiando che entrambe cadessero sul
pavimento.
Sì, era tutta colpa
di Blake. Ah, ma gliel’avrebbe fatta pagare - in un modo o
nell’altro - questo è poco ma sicuro. Incrociò le
iridi color giada di Adam e, dentro quello sguardo, riuscì a
cogliere perfettamente tutte le parole taciute nei mesi precedenti.
« Manca soltanto un
minuto alla mezzanotte, gente! » tuonò allegramente Shane,
sollevando una bottiglia di champagne al cielo e ottenendo grida
entusiaste in risposta. Probabilmente non era ancora così del tutto sballato come credeva.
Con passo furtivo, Blake si
avvicinò frettolosamente a Sophia che lo respinse in malo modo,
gli voltò le spalle e si diresse a ballare assieme ad Eric
Huddertone. Adam strappò, dalle mani dell’amico, la
bottiglia alcolica e la portò ad una notevole distanza di
sicurezza, cominciando poi ad aprirla. E lei?
Che fine aveva fatto? Possibile che non l’avesse tenuta sotto
controllo per un secondo e - nell’arco di quel breve lasso di
tempo - fosse riuscito a perderla di vista?
I suoi occhi plumbei scrutarono
preoccupati l’orizzonte, ben soffermandosi sugli angoli bui
più appartati, ma - a causa della moltitudine di luci - non
riuscirono in alcun modo a trovare una chioma rosso scuro nè
tantomeno, il ragazzo, percepì la sua risata contagiosa.
« Cercavi me, per caso? » gli soffiò divertita una voce calda, all’orecchio. La sua voce.
Si voltò ed eccola
lì: ancora con indosso quel vestitino rosso così elegante
che - aveva affermato qualche ora prima - era sicura non avrebbe mai
messo.
Sfoderò il suo
migliore ghigno di scherno, mentre dentro di sè tirò un
enorme sospiro di sollievo. « In realtà, Potty, speravo
che te ne fossi già andata »
Sbuffò, facendo sollevare
leggermente una ciocca di capelli, ed incrociò le braccia al
petto, sfoderando un’espressione imbronciata semplicemente
adorabile. « Se vuoi, sono sempre in tempo per farlo »
La sua mano partì da sola,
arpionando il suo braccio con una delicatezza inaspettata, cosa che
sorprese persino lui stesso.
« Resta, Lily »
Meno cinque.
Lo guardò, mentre
nei suoi occhi color cioccolato spuntava una nuova luce. Una qualche
emozione che Scorpius non seppe definire, nè in quel momento
nè in futuro.
Meno quattro.
L’ombra di un sorriso
spuntò sulle sue labbra rosee e, soltanto in quel momento, il
ragazzo, si accorse di essere così vicino a lei da poter
riuscire a contare perfettamente le miriadi di lentiggini che
puntellavano il suo viso di porcellana.
Meno tre.
Le sue narici vennero
solleticate dal suo profumo. Era dolciastro e decisamente buono,
stranamente non era affatto nauseante. Un profumo che si stampò
nella sua mente e si fece largo fino al suo cuore. Un profumo che, in
seguito, avrebbe sempre e solo ricollegato a lei. Profumo di gigli.
Meno due.
Era strano che proprio lui,
Scorpius Hyperion Malfoy, il “Re delle Serpi”, - come
alcuni amavano definirlo - provasse tutta quelle serie di emozioni che mai
si sarebbe aspettato di sentire per una ragazza. Il fastidioso
sfarfallio nello stomaco e una percepibile accelerazione del battito
cardiaco. Insomma, era pur sempre l’erede della prestigiosa
casata dei Malfoy! Quindi le soluzioni possibili erano banalmente due:
o era improvvisamente diventato una femminuccia, oppure si era
semplicemente innamorato.
Meno uno.
Ci doveva essere
senz’altro una spiegazione ben plausibile per quell’evento.
Una situazione del genere era soltanto paragonabile alla collisione di
un asteroide contro la Terra o all’estinzione dei dinosauri dal
pianeta. Vide chiaramente la distanza tra i loro volti annullarsi e
aveva già socchiuso gli occhi, quando sentì un dito
sottile premuto contro le sue labbra.
« Non è ancora
mezzanotte » disse lei, forse in preda ad un attacco di
lucidità. Ma ciò sarebbe stato impossibile,
poichè, se fosse stata cosciente, non si sarebbe mai azzardata a
fare una cosa del genere. E con mai, si intende proprio mai: eppure, stava accadendo davvero.
« Al diavolo le tradizioni
» sussurrò con voce roca, prendendo il viso della ragazza
tra le proprie mani e poggiando finalmente le labbra sulle sue.
Mezzanotte.
Aveva voluto disperatamente assaggiare quelle labbra al sapore di ciliegia. Anzi no, ne aveva avuto un folle e ostinato bisogno.
Come se ne andasse della sua stessa vita. Sentiva le piccole mani della
ragazza sulle proprie e non potè provare gioia più grande
nel sentirle ricambiare il bacio, quasi come se anche lei non avesse
aspettato altro.
Sì adesso che c’era
lei, si sentiva completo. Lei che, con il suo odio sviscerato, era
riuscita sempre a tenergli testa, facendosi spazio in lui, fino a
raggiungere il suo cuore, la sua vera essenza. Ma Lily era fatta
così: una volta che entrava a far parte della tua vita, non
potevi fare a meno di amarla.
« Buon anno, Lily » mormorò, posandole un dolce bacio sulla fronte.
« Buon anno anche a te,
Scorpius » sorrise, le labbra leggermente gonfie e i capelli
scompigliati ma, per lui, non c’era spettacolo più bello
al mondo.
Fissò quelle iridi
cioccolato per quelle che gli sembrarono ore, anzichè pochi
minuti. Erano così profonde che, ogni volta, vi restava
invischiato, affogandoci.
La ragazza si alzò sulle
punte e gli diede un ultimo bacio a fior di labbra, prima di
allontanarsi dagli altri senza - però - smettere di tenere gli
occhi allacciati ai suoi.
Angolo dell'autrice.
Giuro solennemente di (non) avere buone intenzioni.
* Si affaccia timidamente da
un angolino nascosto * Ehm... Salve a tutti! :) Dunque, come avrete
avuto modo di notare, non è da molto tempo che sono iscritta in
questo fantastico mondo parallelo che è EFP (abbiate, quindi,
pietà di me e munitevi di tanta, taaaanta
pazienza). Era da almeno un annetto buono che continuavo a scrivere
storielle per conto mio e, finalmente, dopo attente riflessioni, sono
giunta alla conclusione che fosse arrivato il tanto atteso momento di
pubblicare ciò che la mia mente contorta e malata riusciva a
partorire. Ho scoperto questo sito per puro caso e - praticamente fin
da subito - ne sono rimasta colpita e affascinata (la Potteriana che
è in me non si è ancora rassegnata alla conclusione di
una saga così bella ed avvicente). Più che altro mi sono
sorpresa nel vedere che altri, proprio come me, non accettavano
determinate coppie "scelte" (parlo sia di Harry Potter ma anche di
differenti saghe e telefilm/film) e, grazie alla loro immaginazione,
sono riusciti a creare altrettante storie meravigliose, che mi hanno
totalmente catturata durante alcuni dei miei oziosi pomeriggi estivi.
Anyway, non voglio tediarvi troppo! :) Per prima cosa, voglio scusarmi
per la "presentazione" all'inizio della mia pagina: so che è un
qualcosa di obbrobrioso ed è alquanto stringata
ma al momento non ho la più pallida idea di come descrivere me
stessa in modo soddisfacente (sono una persona piuttosto puntigliosa e
precisina su determinate cose T.T). Magari, col tempo, la
riaggiusterò un poco (giusto per evitare che tutti la guardino e
scappino via urlando) ma - principalmente - preferisco che si capisca
qualcosa di me dalle mie storie :). Posso però affermare con
totale sicurezza che l'immagine della Kath dance resterà praticamente per sempre, visto che la trovo un personaggio formidabile (io AMO Nina Dobrev).
Okay, sto parlando davvero troppo (e di cose abbastanza inutili). Passiamo, quindi, a discutere di qualcosa decisamente più importante, ossia il capitolo!
* Lancia una miriade di coriandolini colorati * Allora, questo è il primo della long-fic: "La paura del nome non fa che aumentare la paura della cosa stessa" ed è più che altro una sorta di prologo, in quanto comincia dalla "spettacolare festa di capodanno ad Hogwarts"
(che - ovviamente - sarà ripresa e spiegata meglio più
avanti). I protagonisti sono Lily Luna Potter e Scorpius Hyperion
Malfoy (che io shippo da morire *.* Spero che non me ne vogliano tutte
le amanti delle Rose/Scorpius) che, per una volta, riescono a mettere
da parte i mille risentimenti e si lasciano andare alle loro vere
emozioni (che poi la nostra Lily sia ubriaca è irrilevante. In
vino veritas, no? u.u). É una storia incentrata prevalentemente
su questa coppia ma, intorno a loro, ci saranno anche i vari problemi e
casini degli svariati amici e parenti. Magari nel prossimo capitolo
inserirò una parte completamente dedicata a loro, da come li
immagino io (ossia chi reputo perfetto per interpretarli), alle Case di
appartenenza (per evitare di confondere le idee. Sì, ho fatto questa follia e vi assicuro che ci ho lavorato su una serata intera. Però ne è valsa la pena!). Vorrei chiarire una miriade di cose ma al momento non mi viene in mente null'altro di abbastanza sensato (se avete delle domande, chiedete pure eh! :D) e, soprattutto, non vorrei fare un romanzo in questo spazio riservato al mio commento
(cosa che invece - a quanto pare - ho già fatto T.T * Chiede
umilmente perdono *). Scusate se mi sono dilungata tanto ("Miseriaccia se l'hai fatto!")
ma ci tenevo a spiegare più o meno per bene alcune cosette :).
La bella notizia è che ho già pronti i prossimi sei
capitoli quindi, - molto probabilmente - salvo imprevisti di vario
genere, dovrei riaggionare la prossima settimana.
Un bacio a tutti e grazie a chi leggerà! ♥
Fatto il misfatto.
Giorgia.
PS: * Si copre per evitare padellate di vario genere *
Ah, quasi dimenticavo: per chi volesse, o fosse interessata/o, sono iscritta anche su Pottermore e il mio nickname è SunLight25635 :) Se volete aggiungermi, sarò ben lieta di accettarvi :)
Questa volta me ne vado per davvero. Adìos! ☀
|