Storia
partecipante alla challenge Trentasei titoli per
song-fic indetta da darllenwr sul forum di Efp
Nota legale:
Harry Potter © 1997, J. K. Rowling.
Il qui presente
intreccio è da considerarsi proprietà esclusiva
dell'autrice; pertanto, non può essere riprodotto
- totalmente o parzialmente - senza il consenso di quest'ultima. Titolo
© Of Wolf and man, 1991, Metallica. Canzone © It's
never too late, 2007,Three Days Grace.
Avvertimenti: angst, (pochi) limoni.
Note:
Wolfstar.
Cioè, sentite come suona figo.
Of
wolf and man
Ascoltateli.
I figli della notte...
quale dolce musica emettono.
(Dracula di Bram Stoker)
Dopo quel plenilunio, Remus scomparve.
Non passò
nemmeno in dormitorio per prendere le valige. Se ne andò,
semplicemente, rapido come un battito di ciglia.
Sirius
passò le settimane successive a cercare di mantenere gli
oggetti dell’amico nel perfetto ordine – tipico di
lui - in cui li aveva lasciati, sbraitando, quasi ringhiando, contro
James ogni volta che inciampava nelle alte pile di libri di Lunastorta.
Era passato più di un mese e la luna piena –
vecchia amica, severa maestra - era riapparsa.
«Quando
tornerà, te la vedrai tu con lui» ebbe un tremito
nella voce calda.
Il cuore non si
arrendeva.
Even if I say
It’ll be
alright
Still I hear you say
You want to end your life
Now and again we try
To just stay alive
Sirius
ritrovò Remus tre mesi dopo, in un pub babbano deserto nella
periferia di Londra.
Gli si sedette accanto.
«Sai,
Silente ha risolto tutto. Nessuno ricorda niente, ormai» una
pausa, un respiro profondo, inspirare, espirare «Le
porte di Hogwarts sono ancora aperte per te».
Remus contrasse il
volto in una smorfia dolorosa, le dita spasmodicamente strette intorno
al manico del bicchiere « Non capisci, Sir? Ho attaccato un
ragazzo. Potevo ucciderlo, potevo … renderlo come
me» .
Rabbia, dolore, paura?
Cosa c’era nello sguardo dell’altro, Felpato non
riuscì a comprenderlo.
«Quello non
eri tu, non è colpa tua. Puoi tornare, andrà
tutto bene».
«No, non
posso. La vita che ho avuto non può essere mia di
nuovo» un sorriso amaro «Ma tu puoi
restare».
The world we knew
Won’t come back
The time we’ve
lost
Can’t get back
The life we had
Won’t be ours
again
Remus si
rigirò nel letto, avviluppandosi tra le coperte e andando ad
incontrare il corpo caldo del compagno.
«Non
andartene» aveva detto la sera precedente, Sirius si era
seduto senza parlare e aveva ordinato un whisky , sbuffando sonoramente.
L’ultimo
ricordo era un sussurro rauco.
«Smettila
di autocomiserarti e di rimuginare. Ora pensiamo soltanto a
rimanere vivi. A essere vivi»
Poi c’erano
state bocche che cozzavano, odori nuovi che stuzzicavano le narici,
suoni, emozioni amplificate all’ennesima potenza,
così forti da far girare la testa.
Energia stillante dai
loro corpi sudati, percepibile ovunque, nell’aria, tra le
lenzuola.
Remus aprì
un occhio.
Un lupo e un cane.
Da qualche parte un
cervo e un topo.
Un branco quanto mai
insolito.
No one will ever see
This side reflected
And if there’s
something wrong
Who would have guessed it
And I have left alone
«Credevo che
nessuno avrebbe mai visto il riflesso del mostro in me, è
per questo che sono partito da solo.
Tu invece
sei rimasto. È troppo tardi per chiedere scusa?»
«Non
è mai troppo tardi. E ricorda che i cani sono fedeli ai loro
padroni».
Che lo diventino anche
i lupi?
Maybe
we’ll turn it all around
‘Cause it’s not too late
Quella
notte, due ululati infransero la religiosa quiete delle tenebre.
La Luna sorrise.
Maybe we’ll turn it
all around
‘Cause
it’s not too late
It’s never too
late (It’s never too late)
It’s not too
late
It’ s never
too late
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