Questi
personaggi non mi appartengono, ma sono di
proprietà di J.K. Rowling. La storia è stata
scritta senza alcuno scopo di lucro.
La storia
pertecipa al contest: "Di prompt e di raccolte" di RosmaryEFP.
“Nell'angolo
più remoto della mia anima, io esistevo ancora e credevo nei
sogni.”
(Paulo
Coelho)
I
Urla.
Sirius si strinse due
ciocche di capelli con tutta
la forza che aveva. Cominciò a dondolare avanti e indietro
al ritmo di una
canzone volgare che aveva sentito in una bettola babbana da giovane.
Un
altro urlo.
Era l’inferno.
Se fosse sopravvissuto a quello,
avrebbe potuto affrontare tutto. Aveva già un piano in
mente, ma doveva
conservare tutta la sua lucidità.
Ancora
grida.
Pensò a James
e Lily. A Remus: l’avrebbe
riabbracciato una volta uscito da lì.
Pensò a Harry.
Doveva farlo per lui; sarebbero
potuti andare a vivere insieme, un giorno.
Riprese a canticchiare.
Doveva
fuggire da Azkaban.
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parole]