Era una tranquillissima e calda domenica di Settembre, e Nozomi si stava preparando un tè bello fresco. Viveva felice in una casa tutta sua, bella e accogliente, insieme al suo bel maritino Kokoda, il re di Palmier. Ma quel giorno era sola, poiché Kokoda era dovuto tornare al Regno per sbrigare alcune faccende. All'improvviso si sentì male, e per l'ennesima volta, si chiuse in bagno a vomitare. Era qualche settimana che le capitava questo: giramenti di testa, nausee, mal di pancia, voglie di tutti i tipi.
Dopo aver finito di vomitare, si sedette per terra, e comincio a cercare nel cassetto sotto il lavandino i test di gravidanza. Né aveva sempre qualcuno, nel caso sia successo qualcosa. E infatti, proprio quel giorno, capitò l'inaspettato: era incinta.
Subito chiamò Rin, ma a causa del lavoro non era in città, come anche Urara e Karen era a Londra per un master. L'unica disponibile era Komachi, e provò a telefonare lei.
- Ciao Komachi, sono Nozomi. Visto che oggi non ho niente da fare, perché non vieni un po' da me? Dovrei dirti anche una cosa molto importante.
- Certo, con molto piacere - rispose la ragazza.
- Va bene, a tra poco allora. Grazie - detto questo attaccò.
Si guardava e riguardava tra le mani il test, ma il pensiero di portare dentro di sé il bambino suo e di Kokoda la rallegrava. Uscì finalmente dal bagno, e torno in cucina a preparare un po' di tè e dei tramezzini per l'amica in arrivo. Dopo un po' ecco che suonò il campanello, e Nozomi si ritrovò davanti La ragazza dai capelli verdi.
- Ciao Nozomi, com'è va tutto bene?
- Si, tutto benissimo, grazie. Vieni accomodati - e le fece segno due entrare.
Le due si diressero in cucina, e dopo aver parlato un po', Nozomi prese coraggio e raccontò quello che le era successo all'amica.
- Komachi... devo dirti una cosa, ed è estremamente importante.
- Dimmi tutto.
- Komachi... ehm... sono incinta - e tirò un sospiro di sollievo.
- Davvero??? Ma è un notizia bellissima Nozomi! Congratulazioni! Kokoda lo sa?
- Ancora no, non lo sa nessuno, al di fuori di te, ma appena tornerà da Palmier glielo dirò.
- Ottimo ragionamento. E adesso come stai? Ti serve qualcosa?
- Sto molto bene grazie, e grazie per la tua disponibilità, ma non mi serve niente, se non un favore.
- Quale?
- Non dirlo a nessuno, per favore, alle altre lo dirò io.
- Con me puoi stare tranquilla.
- Grazie ancora Komachi!
- E di cosa. Scusami, ma ora devo andare. Per qualsiasi cosa non esitare a chiamarmi.
- Va bene. Ciaoo - la salutò e questa andò via.
Proprio quando Komachi ebbe varcato la soglia della porta, ecco che il telefono squillò.
- Pronto, casa Koji.
- Amore mio, sono io, Kokoda.
In quel momento a Nozomi mancarono le parole, ma poi fece un bel respiro e disse:
- Ciao tesoro, coma va, tutto bene a Palmier? Io sto bene, va tutto benissimo, non è successo niente, è appena andata via Komachi.
- Hei, Nozomi, calmati. Volevo sapere come stavi, ma mi hai già risposto. Io tornerò non prima della prossima settimana.
- Va bene, Kokoda. Ti aspetto. Ciao amore.
Prima che il marito potesse salutarla attaccò. Era troppo agitata per parlare. Per calmarsi si stese sul divano e si mise a riposare un po'.
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