Fading.

Era lì, ne era certo. Non c'era altra spiegazione... Ma allora perché non la trovavano?

Il sole stava tramontando, il Dì di Durin finendo.

La mappa era chiara: "...e il risolutivo raggio nel Dì risplenderà nel buco della serratura."

Il sole stava calando troppo velocemente, nessun segno, nessuna indicazione sopraggiungeva.

"Cos'ho sbagliato?"

Era sull'orlo delle lacrime. Il suo cuore batteva velocemente, il suo corpo tremava di sconforto. Come poteva essere possibile?

"Abbiamo perso la luce..."

La luce. La luce c'era stata, ma nessun risolutivo raggio. Niente di niente. L'impresa di riconquistare una patria, riavere un regno, riavere una casa, era svanita nel nulla proprio come il sole era sparito dietro le montagne.

Thorin guardò ancora in direzione del muro di pietra. Allungò una mano a sfiorare la Montagna. Era così fredda...

Non vi era più motivo di rimanere lì. Non vi era più un motivo per nulla. E per il Principe dei Nani, non vi era più alcun motivo per vivere.

Aveva sognato quel giorno per secoli, perfino durante il viaggio gli era capitato di vedersi in sogno, mentre girava la chiave nella toppa e apriva una strada per tornare a casa.

Ora quel sogno si era spento, proprio come un fuoco lasciato a se stesso, ed era svanito, come il fumo che si innalza dalle ceneri e viene portato via dal vento.

Thorin cadde in mille pezzi. La sua anima si era sgretolata come fosse fatta di gesso e un peso enorme l'avesse schiacciata.

Volse un ultimo sguardo ad Erebor e se ne andò con un peso sul cuore. Un peso che sapeva non avrebbe potuto più sopportare.