Il mio incubo

di Smile Boy
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Seconda storia, mi è venuta in venti minuti e si vede.
 

Comunque, buona lettura.

 


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Buio, troppo buio, è notte.
Fame, troppa fame, non mangio da giorni.
Solo, troppo solo, non c'è nessuno qui.

 

Vago senza meta in questa landa radioattiva.

 

Ho bisogno di carne, carne fresca, non ricordo quanto è passato dall'ultima volta che ho mangiato.

 

 

Sto soffrendo.

 

 

Ho male ovunque.

 

Sempre.

 

Ho paura a guardare il mio corpo.

Sono diventato un mostro.

 

Sono ancora convinto che quella faccia consumata dalle radiazioni non sia la mia.

 

Vomito, vomito troppo.

Esce fuori una sostanza fosforescente, chissà cos'è.

 

 

Ce ne sono altri qui, come me.

Hanno paura, come me.

Hanno fame, come me.

Anche se siamo un grosso gruppo ci sentiamo soli.

 

Persi.

 

 

Questa non è più una vita, questo è un incubo.

 

 

 

 

 

Passi, poco lontano da me. è un umano.

 

 

Sta esaminando le macerie di quella vecchia casa, non si è accorto di me.

 

Bene, è la mia occasione.

 

Mi lancio all'attacco facendomi coraggio con un urlo che spezza il silenzio.

 

 

No, si sta alzando, tiene qualcosa fra le mani.

 

 

Solo ora capisco che non uscirò vivo da questo scontro.

 

 

Lampi, tuoni, dolore.

 

 

Mi ritrovo a terra, coperto di buchi che grondano copiosamente sangue.

 

 

 

Sto morendo.

Finalmente.

 


L'incubo è finito.

 


Rivedrò la mia famiglia, mi mancano così tanto.
Cos'è questa cosa che mi bagna la guancia? Sangue?
Oh, è una lacrima.

Una sensazione mai provata.





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