Nota
legale: Supernatural
© 2005, Eric Kripke.
Il qui presente
intreccio è da considerarsi proprietà esclusiva
dell'autrice; pertanto, non può essere riprodotto
- totalmente o parzialmente - senza il consenso di quest'ultima.
Avvertimenti: stupidità, fangirl.
Note: Niente, mi sento
completa♥
Fangirl
Hugh
Jackman: 'ello.
Fangirl: SQUEEEEEE! *immediately attaches to Jackman's leg*
Jackman: Security!
(Urban Dictionary)
Chuck si ritiene un
uomo paziente.
Incredibilmente
paziente, ben disposto verso l’umanità –
a patto che resti chiusa fuori da casa sua –, è
una specie di profeta e, da quel che gli risulta, ciò
significa che è molto vicino alla definizione di
“santo”. O di qualcosa indubbiamente legato alla
sfera religiosa.
Ora come ora,
però, la sua arteria succlavia – e già
il fatto che si ricordi queste poche nozioni basilari del Liceo
è un segno divino – sta pompando sangue ad una
velocità che è un filino sopra la norma, la sua
fronte si sta corrucciando e vorrebbe solo sbattere la porta e mandare
al diavolo – Oh Chuck, come sei divertente! – Becky
che sta sbraitando con la sua vocina acuta in salotto da una
mezz’ora buona.
È sempre
stata una sua fan, ha letto tutte le altre porcate che ha scritto e
adesso osa anche lamentarsi di quella che considera la sua opera
migliore.
Non che ci volessero
poi chissà quali requisiti per occupare il posto, ma
tant’è.
«Perché
ti diverti a rovinare la mia OTP? Chi sarebbe questo
Castiel?».
Sono lacrime quelle
che vede?
«Becky,
tesoro» si ritrova a squittire, perché, con il
labbro inferiore tremulo e gli occhi lucidi, la ragazza gli sembra un
affarino piccolo e tenero e bisognoso di attenzioni «te
l’ho già spiegato: non sono io che decido cosa
scrivere, sono i tuo amati fratelli Winchester a cacciarsi in avventure
incredibili. È il loro business di famiglia».
Becky si è
finalmente calmata, chiudendo il libro sulle ginocchia, e Chuck non
è mai stato così fiero di se stesso.
Tronfio del successo,
le si siede accanto sul divano scassato, avvolgendole le spalle con il
braccio «E poi questo Castiel non mi sembra male come
personaggio. Beh, il trench potrebbe anche toglierselo una volta tanto,
ma mi sta comunque simpatico».
Non l’avesse
mai detto.
«Tu. Non.
Capisci.» sibilo «È uno sfasciafamiglie,
Chuck! Tutto va alla grande, Dean è tornato
dall’aldilà, il futuro si prospetta roseo e piomba
dal cielo questo sconosciuto, portando con sé una
quantità di tensione sessuale che farebbe impallidire uno
stuolo di fangirls. Io già mi immaginavo tutte le bellissime
storie Wincest con rating NC17 che avrei potuto scrivere: nella prima
Sam avrebbe potuto chiedere al fratello di insegnargli qualcuno dei
“giochetti” che ha imparato all’Inferno.
Sarebbe stato
perfetto!».
Chuck non sa se essere
più inorridito, divertito o esasperato: essendo anche un
emerito bastardo, nonostante le apparenze da bravo ragazzo tutto
occhioni e barbetta da tagliaboschi, sente il dovere morale di
condividere il suo stato d’animo.
«Senti
cara» il suo sorriso si ampia «Se questo angelo ti
preoccupa così tanto, che ne dici di chiamare Dean e
avvertirlo del pericolo? Ho il suo numero di cellulare».
Sfila il blackberry
dalla tasca dei jeans sdruciti e lo lancia in grembo alla fidanzata,
che durante il monologo aveva camminato per la stanza finendo per
sedersi sulla poltrona davanti al camino.
«Pronto
Dean? Hai già tradito tuo fratello?»
Becky, entusiasta, si
eclissa in cucina.
E
pensare che le ha dedicato il libro.
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