Capitolo Due
"Ma è un'idiozia bella e
buona!" Ron guardò i presenti come se fossero appena usciti dal reparto di
igiene mentale del San Mungo e assunse l'espressione più burbera che potesse
mai avere.
Hermione ed Harry si scambiarono un'occhiata e il ragazzo, con estremo coraggio,
si fece avanti per convincere l'amico.
"E' a fin di bene Ron. Ci aiuterà solo a ricevere punti per la nostra
casa..." disse con un sorriso rassicurante. Ron sembrò una caffettiera
pronta ad esplodere al minimo tocco di gas ed Harry sembrò più gassoso che mai
in quel momento.
"Non mi infinocchierete! Non stavolta!" direzionò lo sguardo
assassino verso Hermione "Io le calzamaglie non le metto? E' chiaro? Andate
a quel paese!"
Detto questo sparì verso la scalinata che portava al dormitorio maschile,
lasciando gli amici pietrificati.
Hermione sospirò pesantemente e si lasciò cadere sulla loro poltrona
preferita, quella di fronte al caminetto. Harry seguì il suo esempio
poggiandosi sul bracciolo e osservandone l'espressione sconsolata.
"Dovevo immaginarlo. Ron non ha la minima sopportazione per nulla. Tutto
deve andare come dice lui, tutto deve essere fatto secondo le sue regole. Ma
quando si tratta di fare un piacere a noialtri..."
Harry le passò la mano sul braccio, carezzandoglielo "Dai 'Mione. Sai
perfettamente che buona parte delle cose che fa sono istintive. Semplicemente
parla senza pensare. Vedrai che domattina sarà più arrendevole, e noi ci
riproveremo"
La ragazza gli sorrise, anche se non totalmente convinta, e puntò lo sguardo
nel fuoco.
Tutto era cominciato quella mattina, quando la McGranitt aveva convocato lei,
Draco Malfoy, Susan Hossass e Ernie Macmillian nel suo ufficio.
Un gruppetto alquanto "importante", almeno agli occhi degli studenti
più giovani.
La Professoressa li attendeva con un sorriso materno, le dita incrociate
lasciate poggiare sulla scrivania color noce. I ragazzi si scambiarono
un'occhiata interrogativa, essere chiamati dalla McGranitt in ufficio, ad una
così stramba ora del mattino, era di per se strano. Se poi sul suo viso non
erano dipinti astio e delusione, era ancora peggio.
La donna attese che tutti prendessero posto e li scrutò uno ad uno.
"Sono stata molto colpita da questa iniziativa e dall'interesse rivolto ad
Hogwarts in questo ambito, quindi non meravigliatevi se ve ne parlerò in
termini così entusiastici. Avrò una spiegazione per tutto"
Hermione e Susan si scambiarono un'occhiata sgomenta. L'essere enigmatica era
un'altra qualità della McGranitt mai venuta a galla.
Malfoy sbuffò sonoramente e prese a fissarsi le punte delle dita quasi in segno
di ribellione. La professoressa gli rivolse un'occhiataccia prima di continuare
il discorso "La Gazzetta del Profeta ha deciso di dedicare uno speciale
alla nostra scuola. Una sorta di *prova* che ci terrà impegnati fino al mese
prossimo" tutti si scambiarono occhiate piene di curiosità e ci furono
molti scricchiolii di sedie.
La McGranitt proseguì, con tono compiaciuto "Ha decretato Hogwarts come la
scuola qualitativamente migliore, in Europa. Per questo l'ha selezionata, e per
questo dovrete dare il meglio di voi per rappresentarla degnamente"
Ernie fece per dire qualcosa, ma la donna lo bloccò quasi subito con un gesto
della mano "Sono stati richiesti quattro tipi di rappresentazioni, quindi,
uno per ogni Casa. E, col Preside, che non ha potuto convenire a questa riunione
per impegni urgenti, abbiamo deciso di assegnare ben 80 punti alla Casa che si
distinguerà per impegno e buona volontà. Altri punti extra saranno assegnati o
sottratti a seconda delle occasioni"
Draco Malfoy alzò lo sguardo verso l'anziana donna "E che tipo di
rappresentazioni, sarebbero?" chiese freddamente, fissandola negli occhi.
La donna estrasse dalla scrivania quattro volumi dalla copertina rigida ed
elegante.
"Rappresentazioni teatrali, Signor Malfoy. Rappresentazioni di quattro
grandi opere della letteratura inglese, babbana si intende" Draco ostentò
un'espressione terrorizzata, ma cercò di riprendere subito l'antica
spavalderia.
Passò un dito sulla copertina del libro in cima "C'era proprio bisogno di
scegliere autori Babbani?" digrignò tra i denti.
"E' una regola impostaci dal curatore del progetto. Se non le sta bene
Signor Malfoy può ritirarsi anche subito. Questa iniziativa non ha nulla di
obbligatorio anche se..." borbottò la donna cercando di reprimere un'altro
sorriso di soddisfazione "...sarebbe un'ottima pubblicità per Hogwarts.
Senza parlare del rispetto che la Gazzetta nutre per questo impianto
scolastico"
Gli altri tre, al contrario, sembravano abbastanza entusiasti della cosa.
Hermione si alzò e scrutò da vicino i libri "Abbiamo un mese per
prepararlo, vero Professoressa?"
La McGranitt annuì e la ragazza passò in rassegna dei vari titoli. Nel
frattanto Susan sfogliava il volume di Orgoglio e Pregiuzio con grande
interesse "Credo proprio che sceglierò questo! Mia madre lo ha letto da
ragazza e a casa ne abbiamo una copia! Ne ho letto qualche passo e pare
interessante"
Gli occhi di Hermione si posarono sulle parole incise sul trafiletto dell'ultimo
libro della pila. Aveva una copertina salmone e le scritte, in un dorato
lucente, avevano un vago accento gotico.
Afferrò il volume prima che gli altri due la battessero sul tempo e si voltò
verso la McGranitt che, piuma e pergamena alla mano, attendeva le scelte dei
ragazzi per appuntarle e comunicarle a chi di dovere.
"Scelgo questo" esclamò la ragazza in un sorriso, sfoggiando eccitata
il tomo di Romeo e Giulietta.
*
"Via, Ron. Si tratta solo di
una volta. La tua reputazione non andrà mica a farsi friggere per questo! E non
è detto che tu abbia una parte come attore"
Hermione pensò di risolvere il problema mettendola su questo piano ma, a quanto
pare, lo peggiorò. Il rosso la guardò stizzito "Credi che io non sia
capace?"
La ragazza sperò mentalmente che Ron si affogasse con il suo uova e bacon e si
limitò ad alzare gli occhi al cielo, sconsolata. Harry le venne in soccorso,
inghiottendo più in fretta che poteva "Tu attore? Ne saresti capacissimo
Ron! Quindi ti aggiungiamo alla lista dei partecipanti? Saresti un Romeo
perfetto, secondo la mia modesta opinione"
Ron non tradì alcuna emozione ma dai suoi occhi si leggeva chiaramente che era
compiaciuto. Dimenticò in un attimo la storia delle calzamaglie, del pubblico e
delle battute smielate e guardò l'amico con convinzione.
"Va bene. Accetto." fu la laconica risposta. Harry ed Hermione si
scambiarono un'occhiata sprizzante di gioia ma Ron parve non badarci.
La ragazza estrasse la pergamena ed appuntò il nome dell'amico in fondo alla
lista.
"Bene" sorrise alzandosi e infilandosi l'enorme borsa sulle spalle
"stasera ci sarà una riunione per determinare i ruoli, alle 19 in Sala
Comune. Non tollero ritardi!"
I due la osservarono sgusciar via in silenzio.
"Mi sono fatto buttare dentro, eh Harry?"
Lui gli poggiò una mano sulla spalla, alzandosi anche lui "Per Hermione
questo ed altro, amico"
*
La Sala Comune non era mai stata
così rumorosa. Erano circa in 30, tutti troppo eccitati per riuscire a
contenersi in quella stanza troppo piccola.
Harry cercò di moderare il chiacchiericcio mentre Hermione si posizionò su di
un baule, con in mano uno scatolo dall'aria piuttosto losca.
Ci vollero buoni quindici minuti perchè tutti rivolgessero l'attenzione verso
di lei e altri cinque per permettere a Neville di spegnere il suo pantalone, dal
momento che Seamus e Dean vi avevano spalmato su una buona razione di Crema
Infiammabile di Zonko.
"Hem hem..." esordì Hermione "...siamo qui riuniti, come
saprete, perchè *pretendiamo* che quei succosi 80 punti vadano al
Grifondoro!"
Bastarono queste poche parole per scatenare tripudio generale. Lavanda e Calì
improvvisarono anche un balletto propiziatorio.
"Non tutti ne saranno informati, ma insceneremo il noto dramma
Sheakesperiano *Romeo e Giulietta*" molti dei presenti guardarono Hermione
come se dicesse un mucchio di idiozie, ma lei non si lasciò condizionare
"per chi non lo conosce...beh, non c'è assolutamente problema.
L'importante sarà il pacchetto finale e credo che riusciremo a fare un buon
lavoro se ci sarà collaborazione"
Al che Hermione agitò la scatola, dalle rifiniture bronzo, che teneva sotto il
braccio. Si piegò leggermente e ne mischiò il contenuto "Qui dentro ho
racchiuso tutte le mansioni che ci occorreranno per svolgere il progetto. Vi
chiamerò uno per uno e voi pescherete un pezzo di pergamena con su scritta
quale tocca a voi"
Tutti composero una fila alla benemeglio e restarono in attesa che Hermione
desse il via "Comincio io per prima, tanto per toglierci il pensiero"
biascicò sorridendo imbarazzata ed infilò la mano in una fessura estraendo un
pezzo giallastro appallottolato.
"Attrice...Giulietta Capuleti..."
Nella Sala si levò un fischio acutissimo. Tutti sembravano impazziti ed
Hermione si rese conto solo in quel momento della sua attuale posizione.
L'eventuale Romeo e lei sarebbero stati molto in imbarazzo nei giorni a venire,
senza contare il fatto che lei sperava in una mansione del tipo cucire gli abiti
di scena o curare le scenografie.
Accettò il suo destino senza battere ciglio e decise che era meglio non
prolungare l'attesa, e scoprire con chi avrebbe dovuto condividere la scena.
Cominciarono, uno alla volta, a pescare dalla scatola.
Ginny rimediò il ruolo di Baldassarre, servitore di Romeo, e sembrò
divertitissima della cosa. Harry invece ebbe l'arduo compito di impersonare il
padre della Capuleti. Lavanda, con enorme disappunto, fu smistata al reparto
*sartoria* mentre a Calì fu affidata la parte della moglie di Montecchi.
Montecchi padre capitò a Seamus che, in un ghigno divertito, già escogitò
come prendersi gioco dell'amica.
Ron raggiunse sofferente Hermione in cima al baule, ed allungò la mano, come se
la cosa gli costasse enorme fatica.
"In bocca al lupo" gli strizzò l'occhio Hermione. Lui rispose con un
sorrisino ironico e si accinse a scartare la sua pallottola di pergamena.
"Attore..." esordì inizialmente con aria totalmente annoiata poi
spalancando quasi subito gli occhi e incollandoli al foglio, quasi sperando di
aver preso una svista.
Il silenzio cadde sulla Sala e l'attenzione si concentrò precisamente
sull'espressione di Ron. Sembrava mummificato.
Harry gli si avvicinò e gli strappò il bigliettino di mano, leggendo ad alta
voce per conto suo.
"Attore...Romeo Montecchi"
***********************************************************************************************
CONTINUA
***********************************************************************************************
I Pg della saga non sono miei,
ma appartengono a JK Rowling!
Questa miniserie, di 3 capitoli, l'ho scritta un pò di tempo fa, con il preciso
scopo di non pubblicarla mai ^_^;
In primis mi rendo conto che è alquanto patetica, in secondo luogo nacque come
prova narrativa, dato che ho sempre cercato di immaginare i personaggi della
Rowling alle prese con una recita o qualcosa di simile.
Alla fine stasera ho ceduto, ed eccola qui ^_^.
Per chi me l'ha chiesto ((e come sempre vi ringrazio dell'interessamento :*** se
non fosse per voi avrei smesso di scrivere da eoni)) Soffio si concluderà col
capitolo 8, se tutto va secondo i miei piani, mentre Trouble si avvarrà
all'incirca di una ventina di capitoli, o perlomeno così ho deciso per ora.
Di entrambe sono quasi pronti i nuovi capitoli, che sicuramente posterò entro
fine settimana ^_^!
Che dire, grazie per aver letto le mie inutili chiacchiere, bacioni a tutti!
:*****
Sanae
Hogwartstoryline
|