Effie Trinket indossava un abito in tinta con la sua parrucca verde acqua, mentre sculettava e faceva rumore coi tacchi sull'asfalto. 

All'inizio era indecisa fra blu oltremare ed il colore che aveva scelto, perché aveva dovuto attraversare l'oceano per arrivare fino a quella nazione e tutto per una sedicenne mestruata.

Entrò nella bottega del falegname e si sedette ad aspettare affinché il proprietario la invitasse nel suo studio. Vicino a lei vi era un giovane uomo alto e robusto, dai capelli biondo cenere, vestito di pellicce e con una busta di carote in mano. Si scambiarono un cenno educato in segno di saluto ed ad Effie ricordava di averlo visto da qualche parte.

« Mogano, giusto? » domandò l'uomo, facendola sobbalzare, visto che aveva interrotto il flusso di pensieri concentrati su di lui. « E' stata la Ragazza di Fuoco, o come la chiamano? L'ho visto in tv. »

Improvvisamente all'accompagnatrice venne l'illuminazione. L'aveva visto per forza! Sapeva che se voleva del buon mogano doveva andare ad Arendelle ed aveva letto sui giornali che un certo Kristoff, un ex-venditore di ghiaccio, si sarebbe dovuto sposare presto con la Principessa Anna.

Si voltò verso di lui, a guardarlo, ed annuì con la testa per confermare le parole del biondo. 

« Ed a te, invece? » domandò a sua volta.

Kristoff sospirò. « Mi ha rotto la slitta » parlò, come se sapesse che l'altra l'aveva riconosciuto. « Poi me l'ha ricomprata, ma le faccio fare dei controlli. »

Effie annuì nuovamente e poi calò il silenzio nella sala, spezzato solo da un orologio a cucù in legno appeso alla parete.

Fu Kristoff a prender parola. « Era veramente così bello quel mogano? » chiese.

« Uno dei migliori » ammise Effie, tristemente. « Era stato fatto importare proprio da qui. »

« Ti capisco, condoglianze. »

« Anche a te. »

« Grazie. »