Stanno entrambi sorridendo

di sesshy94
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Io l’avevo detto, ricordi? L’avevo detto che saremmo morti insieme.  Anche se, a quel tempo non pensavo che ci avrebbero uccisi, pensavo che ci saremmo uccisi a vicenda, perché non potevamo farne a meno.

Ho sempre pensato che saremmo morti vicini, magari guardandoci negli occhi; che stupido sentimentalista che sono stato eh, Sasuke?

Eppure guardaci, Madara ha sconfitto entrambi. Io, il forte Naruto Uzumaki, che sognava di diventare Hokage e che faceva promesse più grandi di lui, e tu, il vendicatore Sasuke Uchiha, che voleva  riscattare il proprio clan. Guardaci Sas. Che cosa siamo?  Nient’altro che due corpi stesi a terra, prossimi ad esalare il nostro ultimo respiro.

Sento il chakra di Sakura-chan fluire dentro di me, ma lo, so che è inutile. Io morirò, come ogni Jinchuriki al quale è stato estratto il Biju.

Vorrei solo…vorrei solo essere vicino a te. A fatica apro gli occhi, e incontro quelli verdi di Sakura; vicino a me c’è anche Gaara, è preoccupato, sono entrambi preoccupati per me.

Sakura-chan, Gaara, per…” tossisco.

“Per favore, portatemi da Saske.” Riesco  mormorare. Vedo lo stupore sui vostri volti, ma poi capite la mia decisione.

Se c’è una persona accanto alla quale voglio morire, quella sei tu Sasuke.  L’unico, il solo.

Sento le palpebre che si fanno pesanti e la coscienza che comincia a fare brutti scherzi; lo so, lo so perfettamente quello che accadrà tra poco e per questo prego che si sbrighino a portarmi da te.

Sento che la nuvola di sabbia si è fermata e che quattro braccia mi sollevano e poi mi stendono a terra; molto faticosamente apro di nuovo gli occhi e un debole sorriso si fa largo fra le mie labbra.

Con molta fatica allungo il braccio e finalmente riesco a prendere la tua mano. Tu non dici niente, ma stringi la mia e sorridi leggermente, anche tu allo stremo delle forze.

“Ho sempre pensato, saputo, che saremmo finiti così, Usuratonkachi.” Mormori.

“Che scena patetica.” Sbotta Madara, poco lontano da noi, ma non ce ne curiamo; non esiste più  nulla se non le nostre mani e i nostri sorrisi e la consapevolezza che stiamo morendo, ma stiamo morendo vicini.

Vicini come non lo siamo mai stati.

“Ehi, teme, ci avresti mai pensato? Che saresti morto tenendomi per mano?” chiedo.

Tu ridacchi, con non so quale forza.

“No dobe, la mano non l’avevo prevista. Ma…è una bella variante.” Dici, mentre gli occhi ti si chiudono.

E, mentre anche i miei di occhi si chiudono, sorrido a questa tua ultima affermazione.

 

ANGOLO AUTRICE

Eh bè…Kishimoto ancora non li ha ammazzati, ci penso io ovviamente. Scusate, scusate veramente, ma considerando che non vedo il loro futuro molto roseo, niente me so messa a scrivere sta mazzata qui.

So che rischio il linciaggio, ma se mi volete lasciare un commentino io sarò felice! Ovviamente un grazie immenso va alla mia socia e batatrice hebi, che ha avuto il coraggio e la pazienza di betare tutto!!! sesshy





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