QUELLO CHE ACCADE è UNA GRANDE NOVITÀ
Quando quella mattina gli abitanti di Storybrooke si
svegliarono, trovarono la cittadina coperta da un soffice manto di neve che ne
confondeva in contorni rendendola ancora più magica e incantata di quanto già
fosse. Ogni suono giungeva attutito alle orecchie di chi camminava per le vie
innevate e le automobili circolavano lentamente.
Quando Belle e Mr Gold uscirono di casa, era ancora molto
presto. La città era semideserta e l’unico rumore che si sentiva era il lieve
posarsi della neve sulla tela dell’ombrello che Mr Gold aveva appena aperto.
Belle si aggrappò al suo braccio, rivolgendogli un sorriso, e lui la osservò
con una leggera aria interrogativa.
Non era abituato ad essere trattato con tanta gentilezza,
non era abituato a ricevere simili attenzioni, e i piccoli gesti di affetto che
Belle spesso gli rivolgeva riuscivano ancora a lasciarlo interdetto.
Dopo qualche secondo Gold ricambiò il sorriso e, tirando a
sé il braccio al quale la giovane era attaccata, fece in modo di avvicinarla
per riuscire a ripararla meglio con l’ombrello mentre lo sguardo limpido di
Belle, che risultava ancora più innocente per via di tutto quel candore che li
circondava, gli scaldava il cuore.
Si incamminarono, quindi, verso il negozio dell’uomo,
lasciando lungo le strade una serie di impronte profonde e regolari.
Alcuni minuti dopo arrivarono davanti al negozio. Belle
picchiò la suola degli stivali sull’asfalto e, mentre controllava che la neve
si fosse staccata del tutto, le cadde lo sguardo sull’orlo dei pantaloni
dell’uomo che era intento ad aprire la porta.
« Ma guarda, ti sei bagnato tutto! » gli disse con
apprensione.
Gold abbassò lo sguardo sui pantaloni, poi un sorrisino gli
si allungò sul viso: « Non preoccuparti, dearie! » e dopo aver schioccato le
dita apparve una fiammella rossa che, volteggiando attorno ai pantaloni, li
asciugò in un istante. Gold sollevò un sopracciglio e osservò Belle
soddisfatto.
Belle sorrise: « Ok, ok, devo smetterla di sottovalutarti! »
esclamò ridendo. A quel punto si abbassò e raccolse una manciata di neve che
schiacciò tra le mani per renderla compatta.
« Quindi, » riprese « non penso che ci siano problemi se ora
io… » lasciò volutamente la frase in sospeso tanto che Gold, come Belle si era
aspettata, si voltò verso di lei come per incoraggiarla a parlare. Fu in quel
momento che la giovane ne approfittò e lanciò la palla di neve che teneva in
mano dritta in faccia a Mr Gold.
Per qualche secondo l’uomo rimase immobile, quasi scioccato,
teneva gli occhi spalancati e la bocca semi aperta. Aveva neve ovunque, anche
tra i capelli, e quando sbatteva le palpebre alcuni cristalli facevano su e
giù, appoggiati sulle ciglia.
Belle si coprì la bocca con una mano, nel tentativo di
nascondere il sorriso divertito che le era spuntato sul viso. Aveva paura di
osare troppo, non avrebbe voluto che Rumple pensasse che lei si stesse
prendendo gioco di lui: il suo voleva essere solo un innocuo scherzo.
Ma in quel momento accadde l’imprevisto, ciò che la donna
non si sarebbe mai aspettata.
« Ah è così, mh? » domandò Gold aggrottando la fronte «
Bene… »
Diede uno sguardo attorno a sé per sincerarsi che non vi
fosse nessuno, ma la strada era deserta a quell’ora. Si chinò, davanti agli
occhi increduli di Belle, e raccolse una enorme manciata di neve che lanciò
verso la giovane. Lei, nonostante la sorpresa, non si fece cogliere impreparata
e si scansò appena in tempo per evitarla, prima di chinarsi e raccogliere una
nuova palla di neve che lanciò a Rumple colpendolo a una spalla. Le risa della
giovane erano talmente contagiose che anche sul volto di Gold comparve un
sorriso.
Rumple raccolse un’enorme palla di neve con entrambe le mani
e stava per lanciarla, ma sentì qualcuno ridacchiare alle sue spalle e non si
trattava di Belle. Si distrasse e volse lo sguardo nella direzione da cui aveva
sentito provenire il suono, quando inaspettatamente la giovane gli lanciò una
nuova palla di neve, colpendolo in pieno viso e destabilizzandolo al punto da
fargli perdere l’equilibrio e cadere a terra. Tutta la neve che il signor Gold
aveva raccolto gli finì sulla giacca, inzuppandola.
Solo in quel momento anche Belle si accorse delle due
spettatrici che stavano assistendo alla scena e si bloccò, leggermente
imbarazzata ma ancora col sorriso sulle labbra.
Dall’altra parte della strada, Emma e Mary Margaret li
salutarono. La prima aveva gli occhi spalancati e un’espressione incredula
dipinta sul volto, mentre Snow li salutava dolcemente con la mano e un sorriso
soddisfatto.
Belle rispose al saluto e, solo quando Rumple borbottò
qualcosa, la giovane parve ricordarsi che era appena caduto a terra.
Gli corse accanto e gli diede una mano a rialzarsi, cercando
di trattenere le risate, e non appena Rumple fu in piedi entrarono insieme nel
negozio accompagnati da una serie di borbottii da parte dell’uomo.
Quando furono dentro, l’espressione divertita negli occhi di
Belle non lasciava dubbi sul fatto che stesse per scoppiare a ridere da un
momento all’altro.
« Non è stato divertente… » cominciò Gold, mentre schioccava
le dita e faceva apparire una nuova fiammella che gli asciugò i vestiti.
« Oh avanti Rumple! Non dirmi che non ti è piaciuto giocare
con la neve, ridevi anche tu. »
Il signor Gold storse il naso: « Non mi riferivo a quello,
ma a ciò che è avvenuto dopo e a quelle due che ci hanno visto. »
Belle sorrise e gli schioccò un bacio sulla guancia.
« Quel che conta è che tu ti sia divertito il resto non
importa, gli altri lascia che dicano. »
Gold le prese le mani e la osservò a lungo in quegli occhi limpidi
e felici.
« Sono gelate! » mormorò.
« Beh sai, la neve è fredda… » disse lei con un sorrisino
divertito, poco prima che dalle mani di Rumple provenisse un tepore delicato.
Intanto, fuori dal negozio…
Mary Margaret si voltò verso Emma.
« Cosa c’è? » le domandò osservando l’espressione scioccata
della figlia.
« I-io… tu… hai visto? »
« Sì, e allora? »
« Go-Gold!
» esclamò Emma.
Mary
Margaret sorrise.
« Lo so, lo so… Quello che accade è una grande novità!
»
E detto questo, di fronte all’espressione ancora scioccata
della figlia, la prese per un braccio e la invitò a seguirla lungo le strade
bianche di Storybrooke, nel silenzio del primo mattino.
Ciaoooo!!
J
Questo
è quello che succede quando si ha appena visto Frozen e pensando alla neve ti
viene in mente la scena della Bella e la Bestia in cui Belle e la Bestia sono
in cortile e giocano a palle di neve…
Il
titolo e la frase finale di Snow sono una frase di quella canzone.
Beh,
spero che la fanfiction vi si piaciuta, anche perché è la prima che scrivo in
questo fandom, quindi spero almeno di essere rimasta abbastanza IC.
Grazie
per aver letto! J A presto!
Eowyn
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