Crusaders!!!

di Kaito Dark
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Alfonso, appena scese la notte, uscì dal rifugio e, muovendosi nell'ombra evitando di essere individuato dai soldati, arrivò di fronte alla scalinata che conduceva alla casa di Domenico. a sbarragli la strada, tuttavia, c'era un cancello:
" maledizione, è chiuso....... ora che faccio??? provo a forzare la serratura.....".
Alfonso estrasse lo stiletto e, inserendolo nella serratura, riuscì a forzare la serratura. arrivò nei pressi della casa. a sorvegliare l'entrata c'erano diverse guardie. Alfonso estrasse il suo fucile ma poco prima di sparare, si fermò a riflettere:
" se adesso faccio fuoco, il rumore dello sparo farà accorrere tutte le guardie qui...... devo escogitare un altro piano.......".
dopo averci riflettuto per qualche secondo, Alfonso raccolse da terra un sasso e lo scagliò contro un un tetto fatto con delle lamiere di metallo. il rumore che ne scaturì, fece accorrere le guardie davanti a quella casa, liberando la strada al giovane. Alfonso si introdusse nell'edificio ed iniziò a cercare la cassaforte. quando la trovò, entò di scassinarla:
" allora, Milena ha detto che la combinazione è 18 12 18.".
la cassaforte si spalancò ed il giovane trovò i documenti che cercava:
" bene, è stato facile, non mi resta che andarmene.".
Alfonso si alzò in piedi ma, appena si voltò per andarsene, si ritrovò davanti ad una ragazza della sua età con i capelli biondi e gli occhi profondi come l'oceano:
" un intruso! guardie! guardie!!".
in quel momento nella stanza accorsero cinque soldati che circondarono Alfonso:
" chi sei tu!? perchè hai rubato quei documenti!?".
il capitano delle guardie si avvicinò al giovane per riprender i documenti che aveva in tasca. all'improvviso, però, Alfonso reagì di scatto colpendo con un calcio il soldato. il ragazzo imbracciò il fucile e sparò diversi colpi, ferendo alcuni soldati. i soldati,tuttavia, risposero al fuoco e il giovane venne ferito per ben tre volte alla spalla, al petto e allo stomaco. il suo giubbotto antiproiettili, per fortuna, attutì tutti i colpi ed i proiettili si fermarono in superficie. Alfonso, resistendo al lancinante dolore, sparò ancora qualche colpo, mettendo in fuga i soldati. la ragazza che aveva chiamato le guardie rimase lì, ferma, impaurita dalla possibilità che Alfonso le facesse del male:
" in qualche modo me la sono cavata...... ma devo sbrigarmi........ sto perdendo sangue e il fucile è scarico.....".
in quel momento il giovane udì delle voci avvicinarsi:
" abbiamo sentito dei colpi d'arma da fuoco! venivano dalla stanza del boss!"
" maledizione! mi hanno trovato!!!".
Alfonso venne preso dal panico ma, ricordando il consiglio che Jack gli aveva dato, estrasse lo stiletto e prese in ostaggio la ragazza:
" mi spiace ma, se voglio uscire vivo da qui, non ho altra scelta.....".
stringendo la giovane, Alfonso si diresse verso l'uscita. quando le guardie lo videro, gridarono:
" getta l'arma!!!"
" non mi seguite o le taglio la gola!".
i soldati, per paura che Alfonso facesse del male alla ragazza, lo lasciarono passare. trascinando la ragazza, il giovane tornò di corsa al rifugio. appena entrato, lasciò andare la ragazza e ripose lo stiletto:
" mi spiace di averti presa in ostaggio, puoi andartene......".
la giovane colì con un pugno Afonso allo stomaco, facendolo cadere a terra. fece per scappare ma, quando si accorse che il ragazzo perdeva sangue dal petto, si fermò:
" ehi, stai bene?"
" si..... sto bene...... ora vattene, o rischi di non poterlo più fare dopo....."
" ma tu chi sei?"
" io sono Alfonso, ultimo discendente della famiglia Aragona......".
sentendo il cogno Aragona, la ragazza si impaurì ma, tentando di dissipare la paura, esclamò:
" il mio nome è Angelica, figlia di Domenico Mastronardi.".
Alfonso si stupì di sentire chi fosse ed esclamò:
" è meglio che tu vada via, in fretta!"
" perchè!?".
in quel momento giunsero sul posto Milena e Jack. l'uomo si caricò in fretta e furia Alfonso sulle spalle e lo trasportò in infermeria. la donna, invece, si rivolse ad Angelica e disse:
" tu sei la Angelica Mastronardi, la figlia del capo dei Devils?!!!"
" Devils???"
" non fare la finta tonta. mi spiace ma non posso lasciarti andare via.".
Milena prese Angelica per un braccio e la portò via.

dopo qualche ora, i medici avevano finito di ricucire le ferite di Alfonso, che per fortuna erano meno gravi del previsto. il ragazzo fu presto in grado di rimettersi in piedi. andò immediatamente a parlare con Milena riguardo alla sua missione:
" ecco i documenti."
" bene, hai superato il test. domani inizieremo il tuo addestramento."
" e riguardo alla ragazza..... che fine ha fatto?"
" sai che è la figlia del capo dei Devils.... non possiamo permetterle di tornare a casa, rivelerebbe la posizione del nostro rifugio ai nostri nemici....."
" dove si trova adesso?"
" si trova in una casetta, nella parte ovest del rifugio. Jack la sta sorvegliando.....".
in quel momento Alfonso ebbe un brivido, ricordando le parole che l'uomo gli aveva detto:
" non importa quante persone dovrai uccidere......... per vincere questa guerra bisogna essere spietati e privi di compassione......"
il ragazzo si mise a correre verso la casetta dove si trovava Angelica, preoccupato per ciò che Jack avrebbe potuto fare. quando arrivò, tuttavia, scoprì che le sue paure erano infondate: Angelica si trovava dentro la casa mentre Jack era seduto di fronte all'entrata, assicurandosi che la ragazza non uscisse e che nessuno entrasse. quando vide Alfonso, gli si avvicinò esclamando:
" allora pivello, come vanno le ferite?"
" sto meglio, grazie. è proprio necessario tenerla chiusa lì dentro?"
" si, altrimenti rischiamo che tenti la fuga......"
" posso entrare, dovrei parlarle....".
dopo aver fissato Alfonso negli occhi per quasi un minuto, Jack rispose:
" va bene..... stai attento però.....".
Alfonso entrò nella casetta. Angelica era seduta su un sedia, perplessa e un po' spaventata su quale sarebbe stato il suo futuro:
" ciao."
" salve........ posso sapere perché mi tenete rinchiusa qui? vorrei tornare a casa."
" mi spiace, ma credo che per un po' non potrai....."
" perché?" 
" Milena e Jack temono che tu parli a tuo padre di noi....."
" ma chi siete voi, e chi sono questi Devils? quella donna ha detto che io li avrei potuti avvertire ma non so chi sono!".
Alfonso rimase stupito dalle parole della giovane:
" davvero non sai chi sono i Devils o i Crusaders?!"
" Devils? Crusaders? non so di cosa parli....."
" i Devils sono i membri di una società segreta che ha conquistato l'Italia, portando morte e distruzione sul loro cammino; e, che tu ci creda o no, tuo padre è uno di loro.".
Angelica si infuriò, ritenendo impossibile che suo padre fosse un criminale:
" non è possibile!!! non ti credo!!!".
Alfonso, ignorando le parole della ragazza, continuò:
" noi siamo i Crusaders, un gruppo di rivoltosi che si oppone ai Devils e che vuole scacciarli dall'Italia e restituire la libertà alla popolazione."
" non è vero!!!"
" se non vuoi credere alle mie parole, sei libera di farlo......... ma ai fatti dovrai crederci!".
Alfonso si voltò di spalle e si tolse la maglia; Angelica rimase sconvolta nel vedere sulla schiena del giovane le cicatrici causate dalle frustate, dalle bruciature e dalle altre torture subite quando era ancora prigioniero a Ventimiglia:
" è questo ciò che i Devils fanno a coloro che non si piegano al loro volere; lo torturano, lo colpiscono finché non è più in grado di reggersi in piedi.........".
Angelica si convince della veridicità delle parole di Alfonso ed in lacrime disse:
" mio padre è un mostro.........mi ha mentito da quando sono nata......ha ucciso molte persone e ne ha torturate altrettante..........".
la ragazza si sciolse in lacrime..... pianse....... pianse.....finché non le rimasero più lacrime...
dopo quasi un'ora, Angelica, rivolgendosi esclamò:
" non tornerò mai più a casa.......... diventerò anche io una Crusaders!!!".




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