Forse avrò un po' di felicità

di asjarosa
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Stavo attraversando come sempre la via che conduceva all’associazione hunter insieme a mia sorella maggiore Natasha. Arrivammo in breve tempo ai cancelli dove ci attendevano alcuni componenti della squadra armata che disattivarono tutti i marchingegni per uccidere un sangue puro. “ ma dico io,sapevano che dovevamo venire perché non disattivano prima le trappole e cose varie! “ guardai Natasha con un po’ di compassione. Avendo solo tredici anni quindi l’associazione non mi ingaggiava mai dopo la mezzanotte mentre a mia sorella che ha sedici anni le fanno fare di tutto,quindi spesso rischia di non chiudere occhio per un’intera giornata. “ la prossima volta gliene dico quattro al direttore Cross “ continuò a borbottare fino a quando non entrammo in un grande salone con un tavolo al centro dove c’erano seduti tutti i componenti più importanti dell’associazione. Come sempre ci fissarono finche non ci sedemmo ai nostri soliti posti. Iniziò la riunione che io non ascoltai minimamente. “ quindi dovremmo mandare qualcuno che i nostri cari sangue puro non conoscano,e li sceglieremo con il sorteggio a caso,cosi nessuno avrà da ridire “ il mio sguardo cadde sulla sciarpa rosa che indossava il direttore,mi faceva quasi vomitare tanto era a femminuccia. Dopo un po’ vidi che Cross prese in mano un bigliettino e lo apri. “ bene,Natasha e Sakura eseguiranno questa missione “ a volte la casualità porta brutte conseguenze, e questo lo capii sentendo quelle semplici parole. Io e Natasha ci alzammo e andammo a prendere le nostre armi per dirigerci nel luogo di incontro. “ ma posso sapere dove stiamo andando? “ chiesi sottovoce a mia sorella che camminava come uno zombie. “ andiamo a villa Kuran mia cara,proprio quella villa da cui nostra madre ci ha avvertito di non avvicinarci mai troppo,e ovviamente la nostra sfortuna ci perseguita come tutte le altre sere “ sentivo un po’ di astio nella voce ma non ci badai,anzi ero troppo stanca per contraddire il suo modo di fare e poi non ero abituata a scontrarmi con mia sorella,lei era l’unica famiglia che mi rimaneva e non l’avrei sprecata. Dopo un venti minuti ad aspettare fuori al cancello della villa Kuran,esclamai: “ basta,non ce la faccio più,è inutile rimanere qui al freddo ad aspettare un cretino che non viene “ arrabbiata e infreddolita mi voltai per andarmene insieme a mia sorella,ma mi scontrai contro un corpo freddo e robusto. Alzai lo sguardo e vidi due occhi color ruggine che mi scrutavano,ne rimasi completamente e totalmente ammaliata. Era la prima persona che aveva gli occhi identici ai miei.




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