New Year's Eve

di seasonsoflove
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Before


 

 
Il sole era appena sorto quando Rumple e Belle arrivarono davanti a casa di Mary Margaret. Faceva freddo ed entrambi erano avvolti in due pesanti cappotti impermeabili; i loro piedi affondavano nella neve.
“Avremmo dovuto restare a casa” borbottò Rumple di malumore.
Aveva un cappello con il pompon in cima calato sulla testa e ciuffi di capelli gli spuntavano ai lati della faccia. Belle lo prese sotto braccio e sorrise.
L’orologio di Storybrooke segnava le sette e venti.
“Vedrai, sarà divertente. Ci sarà tutta la famiglia” gli disse lei.
“Dovrebbe essere una cosa positiva?”
“Cosa volevi fare, restare a casa e cenare tutto da solo la sera di Capodanno?”
“Non sarei stato da solo.” Rumple sorrise. “Ci saresti stata tu. E poi avremmo potuto, ecco, dedicarci a un po’ di quelle attività che dopo cena ci vengono tanto bene.”
“Rumple!” Belle si fermò e gli si mise davanti. “Chi dice che quelle attività non potremmo farle lo stesso? Ora sta’ fermo: ti si è storta tutta la cravatta. Ecco. Regina!”
Regina era arrivata barcollando dal fondo della strada; trascinava un’enorme valigia rossa nella neve fresca e aveva in testa un ridicolo paio di paraorecchie gialli.
“Belle” sbuffò. “Gold. Mattinata stupenda.”
Mollò la valigia accanto al portone di casa Blanchard e ci si lasciò cadere sopra a sedere.
“L’avevo detto che avremmo potuto vederci alle otto. Tanto sono tutti in ritardo. Lo sapevo io. Qualcuno ha suonato a Mary Margaret?”
Rumple e Belle si scambiarono un’occhiata.
“Noi siamo appena arrivati.”
Regina alzò gli occhi al cielo. “Devo sempre fare tutto io.”
L’orologio batté le sette e mezza e Henry svoltò l’angolo correndo seguito da Emma in tuta da scii e borsone militare.
“Mamma! Signor Gold!” gridò Henry.
“Ehi” salutò Emma.
Era in forma smagliante, riposata e piena di energia, e così era Henry. Vedendoli, Regina scattò in piedi e smise subito di lamentarsi. Anzi, azzardò persino una piccola corsa nella neve verso di loro.
Belle diede una piccola pacca sulla spalla di Rumple e andò a suonare alla porta di Mary Margaret.
“Starà ancora dormendo” borbottò Rumpel. “Starà russando nel suo perbenismo.”
Lei lo zittì.
Driiiiiiiiiiin
Il suono del campanello di casa Blanchard riecheggiò nella quiete della mattina.
Emma, Regina ed Henry si avvicinarono a Rumple e a Belle.
"Dove sono tutti gli altri?" Domandò Emma perplessa.
"In ritardo" Regina era decisamente scocciata.
Dalla casa di fronte a loro non proveniva nessun rumore.
"Credete che stiano bene?" Belle era vagamente apprensiva.
"Scommetto che non hanno sentito la sveglia..." borbottò Regina e si preparò a picchiare coi pugni sulla porta. Poi urlò:
"SNOW WHITE! TU E IL TUO PRINCIPINO VEDETE DI MUOVERVI AD USCIRE! VI STIAMO ASPETTANDO DA MEZZ'ORA"
In realtà non erano neanche cinque minuti, ma detto così era tutto molto più d'effetto.
La porta si aprì e Charming mise fuori la testa con espressione preoccupata e anche un po' seccata.
"Non si urla così Regina!"
"Muovetevi! Dobbiamo ancora passare a prendere gli altri!"
"Emma, tua madre non sta bene"
"Cos'ha?" chiese la bionda preoccupata.
"Ecco...ehm...diciamo che...beh" si guardò intorno imbarazzato.
Rumple era svogliatamente appoggiato al muro e lo guardava scuotendo la testa.
"Ha qualche problema di stomaco. Tutto qui"
"Cosa intendi esattamente con qualche problema di stomaco?"
"Beh...vieni tu stessa a vedere."
Dieci minuti dopo Emma uscì dalla casa di sua madre con un'espressione profondamente disgustata.
"Sta male. Influenza intestinale. Ora David le ha dato del Plasil..."
"Ottimo" batté le mani Regina "Direi che loro due stanno a casa, e noi possiamo partire..."
"Ma mamma...io voglio i nonni!" disse Henry.
"Ce l'hai già un nonno, vero Gold? Guardalo che bello che è, che bei capelli soffici che ha. Non ti viene voglia di abbracciarlo? " disse lei indicando Rumple "Ora andiamo" concluse poi sbrigativa.
Li raggiunse Hook correndo a perdifiato, insieme a Tinkerbell.
"Siam-ho pr-honti" ansimò tenendosi il petto per la fatica. Con sé aveva solo uno zaino mezzo rattoppato.
Tinkerbell invece trascinava un bel borsone verde foresta, si fermò e guardò interrogativa il resto della comitiva.
"Dove sono David e Mary Margaret?"
In tutta risposta la porta di casa Blanchard si aprì e ne uscì una sofferentissima Mary Margaret, imbacuccata fino alla testa, e un apprensivo David.
"Cosa fate qua?" chiese Regina.
"Siamo pronti per partire."
"Lei non può venire in queste condizioni!"
"Mamma...sei sicura di sentirtela?" chiese Emma.
"Non preoccuparti, ha preso delle medicine che dovrebbero farla stare bene per tutta la durata del viaggio. Vero tesoro?" intervenne Charming.
Mary Margaret annuì. La sua faccia era di uno strano colore giallo-verdognolo.
"Io non ce la voglio quella là! Ci contagerà tutti!" protestò Regina.
"Ma no! Basterà prendere le giuste precauzioni! Dai, siamo tutti pronti, possiamo andare! Dai che dobbiamo anche fare la spesa!" Belle era entusiasta.
Rumple invece era dubbioso.
Infatti appena Belle si girò egli fece un rapido incantesimo di protezione su di lui e sulla sua amata. Voleva essere assolutamente certo che avrebbero potuto godersi il Capodanno senza spiacevoli incidenti di percorso.
E così tutti insieme si avviarono verso la macchina.
Avevano deciso di viaggiare sul fuoristrada di Charming. Non era abbastanza capiente per portarli tutti, ma Regina lo aveva opportunamente modificato con la magia in modo da poter contenere comodamente nove persone.
Emma aveva chiesto a Regina di modificare il suo maggiolino giallo, ma ella non aveva acconsentito.  
Il principe si sedette al volante, mentre gli altri si stiparono negli altri posti nel seguente modo.
Accanto a lui Emma e il piccolo Henry, quest'ultimo entusiasta di vedere il nonno guidare e fargli compagnia.
Subito dietro Rumple, Belle e Regina, e per ultimi Hook, Tinkerbell e Mary Margaret, che si era accasciata in un angolo morente. Tink in cuor suo si chiedeva perché avesse accettato di partecipare a quella folle vacanza insieme a quella folle famiglia.
 
Il viaggio iniziò subito in modo turbolento.
Quando Charming girò la chiave di accensione il motore del fuoristrada emise un brontolio sommesso, sputacchiò e si spense. A nulla valsero i tentativi seguenti: sotto al cofano il motore ansimava come una vecchietta asmatica e ripiombava ogni volta nel silenzio.
“Accidenti” brontolò Charming.
Mary Margaret raccolse le poche forze che le rimanevano e chiese: “Che succede, tesoro? Cosa c’è che non va?”
Charming si girò verso di loro. “Non parte.”
Regina alzò gli occhi al cielo. “Lo vediamo tutti che non parte.”
“Ma non capisco, ieri funzionava. Ho riaccompagnato Hook a casa dal bowling, ti ricordi Hook?”
“Dev’essere finita la benzina” lo interruppe Regina.
“Ma ieri c’era la benzina.”
“Guarda il contatore.”
“Perché eri al bowling con Hook ieri sera, tesoro?” si intromise Mary Margaret. “Avevi detto che avevi da lavorare fino a tardi.”
“Guarda il contatore!” ripeté Regina, che cominciava a scaldarsi.
“Ma ti ho detto che ieri c’era la benzina!”
“David!” gridò Mary Margaret.
“Sta’ buona, mamma” disse Emma. “Non è il caso che ti agiti, hai un colorito…”
“Non mi dire di stare buona!”
“Emma, non dire di stare buona a tua madre!” ripeté Charming per abitudine.
“Qualcuno vuole guardare il maledetto contatore?” chiese Rumple, che era bloccato, schiacciato tra il borsone militare di Emma e il giaccone di Belle.
“Zitto!” gridarono contemporaneamente Emma, Mary Margaret e Charming.
Andò a finire che Regina per l’esasperazione si slacciò la cintura e si issò a sedere sulle ginocchia di Rumple per sbirciare oltre alla spalla di Charming: la benzina, effettivamente, era finita.
Sgomento generale.
In tutto ciò Rumple era l’unico a non essere del tutto scontento.
“Almeno così possiamo stare a casa nostra stasera” bisbigliò all’orecchio di Belle. “Pensaci un attimo: magari i letti a casa di Regina hanno le molle che cigolano o le lenzuola con le tarme. Ti ricordi cos’è successo quando ci abbiamo provato sul divano di Mary Margaret con le molle che cigolavano: in vita mia non ho mai visto Granny così sconvolta.”
Ma nessuno sarebbe tornato a casa sua quella mattina: dopo tutta quella fatica, Regina non aveva nessuna intenzione di arrendersi. Almeno non davanti a Emma.
“Forza, fuori tutti!” gridò all’improvviso. “C’è una stazione di servizio a due isolati da qui. Fuori tutti e spingete!”
“Ma Regina!” esclamò Rumple. “Ci sono meno dieci gradi lì fuori! E trenta centimetri di neve!”
“Muovi quelle chiappe e vedrai che ti scaldi. Fuori! Anche tu Mary Margaret!”
Tutti quanti a parte Charming, che ottenne il privilegio di restare seduto a manovrare il volante, scesero dalla macchina sbuffando e cominciarono a spingere il fuoristrada dalle portiere aperte.
Emma e Regina lavoravano vicine, l’una con le maniche del pile arrotolate sui bicipiti, l’altra con un berretto da caccia in vero pelo di marmotta calato sulla fronte. Rumpel e Belle continuarono a lanciarsi palle di neve di soppiatto da sopra al tettuccio fino a che Mary Margaret non li minacciò di farli dormire fuori in balcone una volta arrivati a casa di Regina.
 
Tra una spinta e l’altra la compagnia riuscì ad arrivare alla stazione di servizio e a fare finalmente il pieno. Lo fece Emma al distributore fai da te; Regina la guardò per tutto il tempo, nascosta dietro a un distributore di gomme da masticare al gusto di mango. Era così intenta nel suo lavoro di stalkeraggio che non si accorse che per tutto il tempo Mary Margaret stava guardando lei, con gli occhi furiosi e scintillanti di sospetto che solitamente riservava solo a suo marito e a Hook.
Dopo numerosi sforzi riuscirono quindi a ripartire.
Il viaggio proseguì senza spiacevoli incidenti fino a tre quarti della strada.
Rumple e Belle si infilarono gli auricolari e si accoccolarono vicini.
Regina, seduta accanto a loro lanciava occhiate di disapprovazione e disgusto alla coppia.
Mary Margaret fissava con sguardo vitreo la strada, cercando di respirare regolarmente e profondamente, masticando una travel-gum contro la nausea. Hook si era addormentato. Al momento russava forte e aveva un rivolo di bava che gli colava da un lato della bocca. Tinkerbell aveva cercato di mettere più distanza possibile tra lei e il pirata.
Tutto procedeva per il meglio quando all’improvviso un capriolo sbucò dal nulla e si lanciò in piena modalità suicida in mezzo alla strada.
David fu costretto ad inchiodare bruscamente, e questo scatenò una serie di reazioni poco piacevoli. Hook, svegliatosi all’improvviso imprecò forte ed Emma fu costretta a tappare le orecchie ad Henry.
L’iPod di Rumple venne schiacciato tra il proprietario e il sedile davanti, e si ruppe con un sonoro crack. Seguirono quindi anche gli insulti di Rumple, mentre Belle cercava di calmarlo.
Regina era furibonda
“Ci siamo fermati per un capriolo!?”
“Volevi ammazzarlo!?”
“Beh, potevo spostarlo con la magia!”
“E allora dovevi farlo! Stai sempre a lamentarti!” si inserì Emma.
La loro discussione venne interrotta da un rumore soffocato.
Si girarono tutti verso Mary Margaret, che si teneva la gola in modo eloquente.
“ODDIO ADESSO VOMITA!” Strillò Regina istericamente.
Aprì la portiera e si getto nella neve fresca, seguita da Rumple e da Belle.
“Amore cosa succede” disse David allarmato. La moglie più che verde era diventata viola.
“Ma certo! La travel-gum!” Esclamò Tinkerbell.
Spinsero Snow fuori dalla macchina, dopodiché Tinkerbell le strinse forte l’addome e le fece sputare la gomma da masticare.
Lo sforzo però fu decisamente troppo per la povera Mary Margaret, già duramente provata dal viaggio e dall’influenza: crollò a terra esanime.
David e Hook la afferrarono e la adagiarono nuovamente sul sedile. Chiusero la portiera, e ripartirono.
Rumple era di pessimo umore, e continuava ad accarezzare il suo iPod.
“Tesoro, non preoccuparti…ne compreremo uno nuovo” gli disse Belle.
“Ma io voglio ascoltare la musica adesso” borbottò lui.
“Possiamo chiacchierare con Regina…vero Regina?”
“No” rispose lei inespressiva.
“Oh…ehm…”
“Potrei aggiustarlo con la magia” iniziò Rumple dubbioso.
“Abbiamo stabilito niente magia per questo Capodanno, e niente magia sarà”
Hook da dietro sbuffò.
“Figuriamoci se resiste senza magia”
“Ho sempre i pugni per picchiarti” rispose Rumple aggressivo.
“Ragazzi…calmi. Dai, siamo quasi arrivati” disse Emma.
E infatti pochi minuti dopo la macchina accostò vicino ad una meravigliosa e grande baita immersa nella neve alta. Il bosco silenzioso si estendeva tutto intorno alla proprietà.
Henry urlò di gioia e schizzò fuori dall’auto, lanciandosi nel metro di neve che circondava il parcheggio.
“Calma ragazzino, ci sarà tempo. Ora andiamo su in casa e sistemiamoci” disse Emma scompigliandogli i capelli.
Regina uscì dalla macchina e mise dubbiosa un piede nella neve.
“Fa freddissimo” commentò criticamente, e si calò in testa il berretto di pelo e i paraorecchi gialli. Voleva essere sicura di non ammalarsi.
Hook invece si appoggiò alla macchina, con la sua giacca di pelle aperta, e si accese un sigaro. Tinkerbell lo guardò disgustata, afferrò la sua borsa e si avviò verso l’ingresso.
David svegliò Snow, ancora in coma profondo. Dopodiché ognuno afferrò i propri bagagli, e tremando leggermente per il gelo, entrarono in baita.
 
Regina cominciò subito ad aprire tende e tapparelle mentre Hook frugava in giro in cerca dell’armadietto degli alcolici. Rumple era ancora molto triste per il suo Ipod. Sprofondò a sedere sul divano ancora tutto vestito e con i capelli elettrici e spettinati.
Mary Margaret aveva la faccia di uno strano colorito verdastro, ma decise comunque di prendere in mano la situazione e tirò fuori dalla tasca un foglio di carta.
“Allora” cominciò. “David e io ci siamo presi la libertà di decidere il menù per stasera. Pensavamo di iniziare con qualcosa di leggero, tipo una zuppetta di porri, farro e verdure”
Rumple e Belle si scambiarono uno sguardo schifato.
“Poi pensavamo ad una bella insalatona, con broccoletti, indivia belga, radicchio cotto e finocchi”
“Che cosa?” chiese Regina, disgustata.
“E volendo delle tartine spalmate di aglio e paté di fegato casalingo.”
“E le patatine?” chiese Henry.
“I tacos e il formaggio fritto?” gli fece eco Emma.
“La torta di mele? E le MIE lasagne!?” chiese Regina.
Mary Margaret fu irremovibile. “Pieni di schifezze e conservanti. Facciamo così: aggiungiamo le rape rosse e un bel pesce-gatto così rimaniamo comunque sul sano ma aggiungiamo qualcosa di più saporito, va bene?”
“No!” esclamò Rumple.
Mary Margaret lo ignorò e spuntò qualcosa sulla sua lista. “E questa è fatta. Ora ci occuperemo della disposizione delle camere. Per scoraggiare i comportamenti inadeguati (ricordatevi che abbiamo qui con noi un bambino) direi di sistemarci in modo da non creare tentazioni: Regina, tu dormirai con me. Rumple con Hook; Tink con Belle e Emma; David, tu con Henry. Ci sono domande?”
Tutti quanti si scambiarono un’occhiata furiosa.
Il povero Charming sedeva con gli occhi bassi e un’espressione da cane bastonato. Regina era orripilata dalla prospettiva di passare tutta la notte in un letto matrimoniale con Mary Margaret che russava e sbavava al suo fianco.
“Non sono sicura che sia una buona idea” provò a dire. “Tu hai l’influenza intestinale, ricordi?”
Mary Margaret le mise una mano sulla spalla.
“Non ci faremmo certo scoraggiare da questo: metterò una bacinella accanto al letto in caso ne avessi bisogno.”
Regina impallidì.
Rumple rivolse un’occhiataccia furibonda a Belle,che era altrettanto arrabbiata.
“Non ti preoccupare coccodrillo” gli disse Hook all’orecchio, e indicò un’ignara Tink che gli sedeva accanto. “Ho dei programmi anch’io per questa notte. Posso stare fuori dalla porta finché tu… e avvertirti se sta arrivando Mary Margaret.”
Rumple diventò tutto rosso e scosse la testa. “No! Non se ne parla neanche!”
Hook si strinse nelle spalle.
“Inutile dire che non compreremo fuochi d’artificio di nessun tipo al supermercato” aggiunse Mary Margaret, poi sorrise. “E allora, che la festa abbia inizio, su, andare a sistemarvi! Poi faremo un salto in paese a prendere le provviste.”
Uscì dalla stanza con David e salì al piano di sopra per appropriarsi di una camera.
L’atmosfera che si lasciò alle spalle in soggiorno era a dir poco funerea.
“Mamma?” disse Henry guardando sia Emma che Regina. “Ma dobbiamo proprio mangiarlo il pesce-gatto?”
“Tua nonna ha detto così, ragazzino” cominciò Emma, ma Regina la interruppe.
“Non se ne parla. È casa mia e comando io: noi non mangeremo nessun pesce-gatto.”
“Ma l’hai sentita Mary Margaret!” disse Tink. “Lo sai che le piace avere tutto sotto controllo.”
“Niente fuochi, niente patatine, niente alcool, volete davvero passare un capodanno così? Io sono una persona salutista e prudente, ma ogni cosa ha un limite”
“E poi la disposizione delle camere” buttò lì Rumple.
“Esatto” disse Hook “Lo sappiamo tutti cosa volete fare tu e Belle questa notte, Mary Margaret non deve mettersi in mezzo!"
Regina si inserì "Emma, come genitrici di Henry ritengo che sarebbe meglio che noi stessimo in camera insieme questa notte.”
Emma venne colta un po’ di sorpresa dalle parole di Regina, ma alla fine decise di assecondarla, se non altro perché il piano di ribellarsi un po’ alle regole di sua madre cominciava a piacerle.
Inutile dire che Regina ne fu entusiasta.
“Voi altri potete mettervi in camera come volete, l’unica cosa che mi interessa è che non mi rovesciate nulla sui mobili e soprattutto sul divano. I mobili di questa casa costano più di tutti i vostri appartamenti messi insieme; il primo che rompe qualcosa verrà trasformato in Mary Margaret”
“Se solo potessimo usare qualche magia potremmo trasferire velocemente la nostra spesa nella dispensa prima senza nemmeno dover andare al negozio” disse Rumple.
“Oh, no” lo interruppe Belle. “Abbiamo detto niente magia. Andremo al negozio senza farci vedere da Mary Margaret e David.”
“Ma come facciamo?” chiese Tink.
“Potremmo convincere Mary Margaret a rimanere qui” propose Rumple.
“Potremmo purgarla giusto un pochino” disse Regina, ma Emma la ammonì:
“Non esageriamo: è sempre mia madre.”
“Andiamo con lei al negozio con la macchina, poi mentre lei sceglie quale tipo di carciofo biologico comprare per la cena noi compriamo tutte le altre cose e ce le nascondiamo negli zaini. Io posso restare con lei e distrarla, non si accorgerà di nulla” propose Belle.
“Sei proprio perfida quando vuoi, per questo ti ho sposata” dichiarò allegro Rumple.
“Bene, allora siamo tutti d’accordo” Emma si strinse nelle spalle.
Tutti si avviarono nelle loro camere a disfare le valigie, e si prepararono per andare a fare la spesa.
 
Un’ora dopo si fermarono davanti al supermercato del paese.
Mary Margaret conduceva la fila, tenendo in mano la lista della spesa. Charming si ergeva accanto a lei, fiero della tempra di sua moglie, che nonostante la malattia riusciva a tenere in piedi il gruppo.
Belle, Regina, Rumple, Tink e Hook confabulavano in un angolo, mentre Emma ed Henry li osservavano apprensivi.
“Allora ricapitolando. Quando siamo davanti allo stand delle verdure io inizio a lamentarmi di un articolo che ho letto riguardo la presenza di pesticidi nella lattuga. Così la distraggo, e voi intanto vi avviate verso il reparto del junk food. Emma intanto distrarrà suo padre” disse Belle molto determinata.
“Esatto. Poi ti ci raggiungerai qui, nel reparto della pirotecnica” disse Rumple, indicando un luogo in rosso su una piantina approssimativa del supermercato “E Tink ti darà il cambio lamentadosi dei conservanti nei vari tipi di pesce”
“Intanto io mi occuperò degli ingredienti per la mia torta di mele” si inserì Regina. Per lei era proprio indispensabile.
“Ed io mi intrufolerò nel reparto alcolici” disse Hook.
“E qui entra in gioco Emma, che deve fingere di avere un malore poco prima della fila per la cassa, in modo che Mary Margaret sia costretta ad uscire e noi possiamo pagare tutto senza che ci veda e nascondere le provviste negli zaini” Concluse Regina.
Il piano era perfetto.
Tink fece il segno del pollice verso ad Emma, che annuì brevemente.
Entrarono al supermercato.
 
 
Come previsto Mary Margaret si diresse subito verso il reparto delle verdure.
Emma ed Henry si avviarono immediatamente verso David.
Il resto della comitiva si divise cercando di non farsi notare.
Belle si avvicinò con nonchalance a Mary Margaret; Rumple, Regina e Tink si avviarono lentamente verso gli scaffali dai quali occhieggiavano tacos e patatine.
Hook si nascose dietro il banco dei surgelati ed iniziò a strisciare verso l’enoteca.
“Però sai, io non prenderei quella” iniziò Belle indicando l’insalata che Mary Margaret teneva in mano.
“Come mai?”
“Mi interesso molto di argomenti come salute, nutrimento…e ho letto su un giornale che quel tipo di insalata è pieno di pesticidi”
“COSA?” disse l’altra allarmata.
“Sì! Non so se sia vero ovviamente, però sembrava piuttosto grave la cosa, e non vorrei che rischiassimo, insomma, Henry è ancora un bambino non può mica ingerire queste cose!”
Mary Margaret si girò allarmata per consultarsi con suo marito, che però era impegnato a parlare con Henry ed Emma (la quale si era inventata una commovente storia di come lei ancora non avesse superato il fatto che Neal fosse tornato a NY).
“Ma quindi? Ora come facciamo!? Niente insalata?”
“Ma no, cerchiamone di un altro tipo…vieni, diamo un’occhiata!”
Iniziò a frugare tra tutti i tipi di lattuga, raccontando mirabolanti storie inventate su ognuna di esse.
Regina intanto si era impossessata di un carrello piuttosto grande. Raggiunse Tink e Rumple.
“Ma sei pazza!? Metti via quel coso! Diamo troppo nell’occhio!” disse Tink agitata.
“Non ce la facciamo a portare tutto a mano!” sibilò l’altra furiosa.
“Ma basta fare rumore! Datemi qua” Rumple prese il carrello e iniziò a spingerlo verso un angolo remoto del supermercato.
“Lo lasciamo qui. E lo riempiamo man mano. E’ così difficile!?”
Regina sbuffò “Devi sempre fare il saputo!”
“Andiamo a scegliere il cibo” li interruppe Tink, vedendo che Rumple stava per rispondere in modo bellicoso.
Hook era riuscito a raggiungere i suoi amati liquori. Ne prese il più possibile, dopodichè con le braccia cariche si avviò verso il resto della comitiva passando per il reparto dei latticini, ma fu una mossa decisamente poco saggia.
Proprio in quel momento Mary Margaret decise che era il caso di prendere alcuni yogurt.
Belle vide come a rallentatore Hook, con le braccia piene di bottiglie, camminare baldanzoso per la corsia. Orripilata afferrò un barattolo enorme di yogurt greco e chiamò forte Mary Margaret.
“Cosa c’è?”
“Prendiamo questo!”
“Ma quello non è da mangiare!”
“Ma certo che lo è…è solo un po’…amaro”
“Non ci conviene prendere quelli già zuccherati?”
“NO! Pieni di conservanti!” urlò Belle disperata.
Poi Hook sparì dietro al banco della carne e lei tirò un sospiro di sollievo.
Le cose proseguirono lisce, a parte qualche litigio davanti allo scaffale dei fuochi d’artificio. Emma continuava a parlare con suo padre. Tink aveva raggiunto Mary Margaret, dando il cambio a Belle come previsto.
Stava andando tutto liscio.
Hook strizzò l’occhio ad Henry che tirò una gomitata ad Emma che iniziò a lamentare un improvviso senso di vertigine e un forte mal di pancia.
Rumple sgattaiolò verso il carrello della spesa, abbandonato nel reparto della cura personale. Il fato volle però che proprio in quel momento David stesse accompagnando Emma fuori dal supermercato, mentre Mary Margaret si era appena ricordata di aver dimenticato lo Scottex.
Si diresse verso la stessa corsia nella quale Rumple aveva preso possesso del carrello.
I due si incrociarono e il mago ebbe un mezzo infarto.
“Rumple? Che cosa fai qui, non dovresti essere in fila? Stiamo pagando!”
Lui mollò la presa sul carrello come se si fosse scottato e agguantò una confezione a caso dallo scaffale.
“Prendevo questa” e indicò il prodotto.
Si accorse con sommo orrore di avere in mano una scatola di crema depilatoria.
Mary Margaret alzò le sopracciglia perplessa.
“Non…è per me” balbettò l’altro subito.
“Ehm…”
“AMORE” Charming giunse di corsa “Ascolta, Emma sta avendo una crisi di panico. E’ da mezzora che mi parla dei suoi problemi e io…non capisco cos’abbia. Ti prego, ha detto che ha bisogno di te!”
Mary Margaret lo guardò allarmatissima e senza una parola corse fuori dal supermercato lasciando Rumple da solo con il carrello e la crema depilatoria.
 
 
 
 
 





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Salve popolo! Qui è Seasonsoflove che parla e…ha portato con sé un’amica.
Quest’amica si chiama ABCris, ma non pubblica mai qui su EFP, benchè il suo account esista ma sia silenzioso.
Questo delirio è scritto interamente a quattro mani, perciò se dovete recensire, amarci, odiarci e tirarci gatti morti…ricordatevi: parlate al plurale, qui le responsabili sono due! 
La FF sarà strutturata in tre capitoli, e racconta una versione inedita del Capodanno dei nostri amati eroi, versione che purtroppo i produttori di OUAT non ci mostreranno mai; ovviamente tutto ciò è assolutamente SENZA PRETESE, perciò non scandalizzatevi troppo. E' da un po' che avevamo in mente questo progetto, e finalmente siamo riuscite a mettere nero su bianco!
Questa storia verrà inserita in una serie insieme a Blame it on the alcohol (hanno un filo conduttore comune, lol), anche se…beh, sarà un po’ diversa, e leggermente più disastrosa!
Tutto qua.
Speriamo che vi piaccia, che vi diverta, o anche no, però dai, lasciateci un commentino! :)
 
ABCris & Seasonsoflove




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