Era abbastanza triste lasciare la loro vecchia casa. Era triste ma necessario.
Jack aveva deciso che il traserimento era inevitabile perché ormai quella casetta, nel cuore di New York, stava cadendo a pezzi. Le attrezzature erano state spostate grazie anche all'aiuto di Grunt (che nascose la commozione durante il trasporto degli oggetti), a Jessica e papà Kong.
Eddie, invece, era contento della novità: aveva sempre avuto un po' di disagio a stare in quella casa, e ora che aveva l'opportunità di lavorare in una casa un po' più rassicurante, per lui era il massimo.
Jack rimirò la casa prima di chiudere la porta d'ingresso: era proprio bella quella casetta, in fondo in fondo. Era bello svegliarsi la mattina e ammirare il caos della città mentre dentro si stava tranquilli, una piccola oasi "fantasmagoricamente felice", come diceva lui.
Benfri era giù di morale quanto Jack ma aveva capito che, di lì a poco, quella casa sarebbe stata abbattuta. Non c'era più posto per una casa del genere a New York.
La nuova base degli "Acchiappafantasmi" sarebbe stata più spaziosa, luminosa e avrebbe accolto molti più mezzi avanzati e tecnologie più moderne.
-Addio, vecchia mia- disse Jack.
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