Lei

di Sofy_9634
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Lei
 
È spesso disinteressata, stanca, tutto la disgusta.  È emotiva, non c'è dubbio. Avverte un forte disagio, gli altri la incuriosiscono, gli altri la intimoriscono...  Tuttavia cerca un contatto con loro, un po' di comprensione, affetto. Gli uomini sono come i lupi, nascono per stare in branchi, per collaborare, per essere felici insieme. Lei ama la gente, ama gli abbracci, le lacrime t, i baci rubati e i fiori regalati, lei ama le persone, le ama così tanto da odiarle tutte, tutte quante compresa lei. Osservandola ho capito che chi da tanto amore senza riceverlo è destinato a morire nell'odio, a marcire, e lei si sente così, un frutto che è stato troppo al sole, un frutto di cui nessuno vuole cibarsi. Si sente abbandonata e le dipendenze la consolano, quelle non la lasciano, quelle le stanno addosso vomitandole in  tutta la merda che esista. Lei ride con una violenza che inonda più di uno tzunami, se vi capiterà di udire quel pianto soffocato vi sentirete tremare le ossa, l'anima vi uscirà fuori dal corpo e andrà ad affogarsi in quelle lacrime represse che voi, tutti voi, avete generato. È spesso confusa, ha tendenze suicide, capitela, lei credeva nella bontà nel mondo... Ha crisi emotive, attacchi di panico, soffre di claustrofobia, si sente prigioniera in una realtà che non puó contenerla. Ha manie di persecuzione, di controllo, si vorrebbe controllare, vorrebbe la pace e mentre la cerca si sente impazzire. Lei è il mostro che avete creato, lei è il frutto di una società malata.




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