Parliamo di Natt.
Natt è un sicario. Un tipo tranquillo, lavora da solo e se
la diverte parecchio.
Ha 36 anni e un giro d’attività illecite che fa rizzare i
capelli ai poliziotti di mezzo mondo.
Corse clandestine, combattimenti
fra cani, incontri sporchi di boxe..volete
scommettere su una giocata vincente? Chiamate Natt.
Il lattaio non vi rifornisce la mattina perché avete fatto i
cattivi e non avete risciacquato bene la bottiglia, il giorno
prima? Chiamate Natt.
Buoni o cattivi, Nathaniel se li fa tutti. Basta che
paghiate. Non importa il perché o il percome. Lui fa il suo lavoro e basta.
Un’unica cosa : non chiedetegli di uccidere
donne o bambini, perché vi farà secco all’istante.
E’ un sicario con un’etica.
Non si alzano le armi su creature innocenti o incapace di
difendersi.
Perché ne parliamo?
E’ appena arrivato in città e si vuole divertire un po’.
Parcheggia la grossa Trail Blazer in mezzo alla
strada bloccando il traffico, mentre compone un numero sul cellulare.
Gli occhiali da sole neri riflettono il pallido sole
mattutino. Sono praticamente inutili, ma Natt li
adora..gli danno quella certa aria da cattivo ragazzo
che fa’ impazzire le donne.
O almeno, questo è quanto che gli
ha detto la sua ultima conquista, una portoricana dal sangue caliente.
Guarda davanti a sé, poggiando sul tettino della macchina il
braccio inguainato dal cappotto nero, lungo fino ai piedi. Sorride a due
ragazzine che passano e lo indicano..Già mi piace questa città!
Jesus sta leggendo dei fax, un sommesso mormorio esce dalle
sue labbra leggermente aperte mentre rilegge per l’ennesima volta la richiesta
assurda che gli hanno fatto.
Cristo, ma in questa città non c’è nessuno che non voglia
morto il vicino di casa?!
Mogli fedifraghe, mariti assenti..ma sono motivi buoni per spegnere
qualche lumino prima del tempo?!
Dio santo, sono completamente fuori! Pensa incredulo posando
il foglio con sguardo perplesso. Il cellulare che squilla interrompe le sue elucubrazioni,..questa è Maret con qualche
scusa nuova!
“Non t’inventare niente.. devi
lavorare” esclama senza neanche guardare chi è.
Odia avere mille suonerie.. è un
tradizionalista su certe cose. Dovrebbe ricordarsele una per una..tutto
tempo sprecato!
“Ehilà chico, come te la passi?”
“Natt?”
Jesus si solleva inconsciamente dallo schienale imbottito
“Natt - il lardello?” sghignazza divertito ripensando al ciccione di 130 kg che
conosce da una vita.
“Figlio di puttana come sempre..
dove vengo a raccattare le tue secche chiappe?!” esclama l’uomo ridendo.
Ha una bella risata, Natt. Quando sorride si riflette negli
occhi neri…come li aveva definiti quella ragazza, nel
pub di Manchester?
Ah si..‘due tizzoni ardenti ’!
Jesus sente il rumore di macchine
e di clacson che strombazzano incessanti. Conoscendolo si sarà fermato in mezzo
alla strada bloccando il traffico, come era solito
fare quando lavoravano insieme a Londra.
“Ti do l’indirizzo, ce la fai a scriverlo o la ciccia ti impedisce di tenere la penna in mano?” continua a
canzonarlo con un largo sorriso stampato in faccia.
“Scherza poco bello, ti do una pista con le donne adesso!”
lo avverte facendo un gestaccio ad un’automobilista che sta gridando da dentro
la macchina “ora mi sposto, idiota! Non vedi che sono al telefono?!” sbraita
nel cellulare forando un timpano a Jesus che non riesce trattenere le risa
immaginando la scena.
“Ma che casino in questa città!”esclama all’amico sentendo
le risate soffocate “ho sentito che hai messo su un bel giro..ce l’hai qualche bellezza
che lavora per te?” domanda interessato.
“Qualcuna..” risponde vago..le viene in mente Maret all’istante : lo prenderebbe a
calci per cinque stati, se ci provasse con lei come era solito fare con le
irlandesi di Dublino, quattro di anni fa.
“Suona su sto cazzo,
stronzo! Parcheggio dove mi pare!“ lo sente urlare di nuovo.
L’incarnazione della classe.. pensa
Jesus scuotendo la testa.
Natt si appoggia alla Trail Blazer
che splende come una gemma sul velluto di un gioielliere, per nulla
intenzionato a spostarsi.
La portiera aperta gli dà l’occasione per mettersi in posa : solleva un piede e lo poggia sulla soglia dondolandosi
leggermente.
”Ehi,..bambolina..vieni
da papà..” lo sente sussurrare Jesus al telefono,
seguito da un fischio di ammirazione che gli lede il timpano per la seconda
volta. Con calma cambia orecchio, aspettando con il mento poggiato su una mano che
la sequela di oscenità proveniente dall’altra parte,
cessi del tutto.
“Dicevamo?” gli domanda l’amico dopo un po’.
“Perchè non ti togli di mezzo?
Magari la faccenda si sistema magicamente da sola” gli propone
scostando le tende dalla finestra. Intravede la figuretta
esile di Ariel avvicinarsi alla villa; la ragazza solleva
lo sguardo e gli fa un cenno di saluto, quando lo scorge dietro il vetro.
“Ma si…” mormora con fare sornione “preparati a piangere..un
fisico così te lo sogni, chico!”
Esclama Natt chiudendo il cellulare con uno scatto.
Si volta verso il poliziotto che gli fa cenno di sgombrare e
impreca fra i denti..città del cazzo!.
Un violento bussare fa trasalire Ariel,
mentre Jesus le spiega i dettagli della missione. Non fa neanche in
tempo a pronunciare un ‘avanti’
che la porta si spalanca e un pazzo vestito di nero da capo a piedi si
catapulta nel suo ufficio, con un sorriso a 36 denti stampato in faccia.
“Ha ordinato un killer express?!” esordisce simpaticamente il
nuovo arrivato, avvicinandosi con lunghe falcate alla scrivania di Jesus che
stenta a riconoscere ‘Natt- il lardello’
nell’affascinante uomo che ha appena messo piede nel suo studio.
“Ma che hai fatto?!” esclama
incredulo guardando il fisico scolpito e asciutto dell’uomo.
“Dieta ferrea e un sacco di moto!” risponde abbracciandolo e
dandogli delle forti pacche sulle spalle “Allora?! Come butta fratello? Stai mettendo su rotoli, eh?” lo prende in giro divertito, pizzicandogli
un fianco con forza.
Solo in quel momento nota Ariel che lo guarda con fare
perplesso.
“Ehi ehi ehi…”
sussurra guardandola. Si gira del tutto verso di lei e si toglie gli occhiali,
puntandole addosso due occhi neri come la notte.
Ariel è imbarazzata : siede nella
poltrona con le gambe incrociate sotto di sè e le
mani unite in una sorta di preghiera. Jesus l’aveva gia notato : lo fa sempre quando le spiega le cose. La maglietta che
indossa è leggermente scesa su una spalla e rivela la spallina rosa del
reggiseno. Tira su la manica arrossendo un po’, sotto lo sguardo insistente
dell’uomo.
Natt si volta verso Jesus che si sta ricomponendo e lo
guarda divertito.
“Che bambolina..quasi quasi mi metto pure io in affari con te..” gli mormora piano indicando Ariel
che si è insaccata ancora di più
nella poltrona.
“Leggi le labbra..no!N-O!” lo redarguisce serio “non ti azzardare..non cominciare a provarci con le mie dipendenti!”
Natt sbuffa sollevando le spalle…figurati se un no lo ferma!
Si siede di schianto sulla poltrona accanto ad Ariel. La
ragazza lo guarda di sottecchi e si rivolge a Jesus con due occhioni
imploranti “posso andare adesso?”
“Devi aspettare Maret, devi andare con lei” la informa in
tono dispiaciuto, squadrando Natt che continua a mettere in soggezione la
ragazza.
“Natt! Allora?” lo sgrida tirandogli un foglio di carta
appallottolato.
“E una bambolina come te fa la
killer? Scherziamo?” dice ad Ariel lanciando la
palletta al precedente proprietario.
“Io..ci provo” afferma imbarazzata.
“Mh” l’uomo annuisce accendendo un
sigaro pestilenziale “beh..uno deve pur cominciare”
“Ancora quella marca di merda?”
esclama Jesus alzandosi per aprire la finestra.
Natt non lo ascolta, concentrato com’è sulla ragazza …e
adesso chi lo stacca più di dosso quella poverina? Pensa Jesus osservandolo : il tempo l’ha migliorato..tranne
nei modi! Ha due anni più di lui e il cervello atrofizzato quando si tratta di
donne..ma
nel campo è uno dei migliori.
Un vero asso.
L’uomo si volta verso l’amico e apre la giacca “allora, che
ne dici del mio nuovo look?”
Jesus lo guarda con una smorfia sarcastica
“ sembri appena uscito da Matrix” commenta laconico.
Natt batte una mano sul bracciolo imbottito e si sbraca
scompostamente nella poltrona “l’effetto deve essere quello!”
Si gira verso Ariel che lo sta analizzando “che dici.. va bene?” le domanda in tono caldo.
Oddio.. è la fine! Quando tira
fuori quella voce da Humphrey Bogart
non c’è salvezza!
“Quanti anni ha?” gli domanda di punto in bianco guardandolo
intensamente.
“E tu quanti ne hai, piccolina?” le
rigira la domanda con fare sornione.
“22 ”
“Un fiore appena sbocciato!” esclama Natt
sorridendo “diciamo che ne ho parecchi più di te, tesoro..e molta più esperienza”
le dice sporgendosi verso di lei. Jesus sta seguendo la scena
incredulo..è peggiorato..decisamente
peggiorato!
Ariel scuote la testa dolcemente “ lo chiedevo perché mi
ricorda tanto il mio papà che non c’è più”
Il silenzio cala nella stanza all’improvviso.
Natt resta congelato sulla
poltrona, non riuscendo neanche a muoversi…papà?!
“Sa..è morto giovane..lei quanti anni
ha? 45? 46?” continua a chiedergli Ariel con quel tono carino che non gli fa
più arrapate gli ormoni ma lo manda nel panico da pre
-anzianità!
Jesus resta senza parole! Cavolo..mica ce la faceva così
lesta di lingua! Le manca la giusta dose di sarcasmo e di cinismo ed è tale e
quale a Maret!
No, lei non sarebbe stata così sottile :
gli avrebbe ficcato la pistola in bocca!
A proposito di Maret ..
Prende il cellulare, trattenendo le risa e guardando il suo
amico che non spiccica più parola e fuma in silenzio. Ariel se la ride fra i
denti, cercando di non farsi notare mentre gongola per la vittoria sofferta.
Uno squillo solo e la voce della ragazza gli rimbalza nell’orecchio violentemente “Sei in ritardo!” sbraita
cercando di sovrastarla.
“Guarda idiota che sono arrivata, ma il viale è bloccato dal
gippone di uno stronzo!!” esclama nervosa Maret,
cercando di fare manovra per aggirare la Trial Blazer.
Jesus chiude il telefono sospirando..perchè ha l’ impressione
che sta per succedere una catastrofe di proporzioni immani?!
Maret scende infuriata dalla
macchina prosegue il tragitto a piedi..guarda la Trial e le chiavi in mano e sorride malignamente.
Dopo 5 minuti, entra sparata nell’ufficio di Jesus,
trovandolo parecchio affollato rispetto al solito. “Cos’è? Si fa festa?” chiede
irritata guardando le due poltrone occupate ..e questo
chi è?
“Lui è Natt..” le
dice Jesus sospirando e preparandosi ad un massacro fra titani.
La ragazza guarda il tipo smilzo che le porge la mano senza
neanche alzarsi dalla poltrona ”ciao bella” esordisce lo sconosciuto, girando
appena la testa di lato e guardandola dal basso verso l’alto.
Maret è sconcertata..cristo santo..sono uguali!
L’uomo che se ne sta seduto scompostamente sulla poltrona di
pelle, con una gamba penzoloni e fumando
come un turco è la fotocopia di Tommy, il grande amore di Maret.
Jesus notando la sua aria meravigliata, aggrottò le
sopracciglia..che le è preso?
Maret non riesce a staccargli gli occhi di dosso..è
identico! I corti capelli neri, leggermente incolti..gli occhi scuri..Tommy..
‘ Ma
perché non li tagli, Tommy? ’ aveva chiesto la piccola Maret al ragazzo, mentre
passeggiavano sulla stradina assolata, in un caldo pomeriggio di giugno.
‘naa..sono più belli così..i poeti e i
sognatori li portano in questo modo’ le aveva
risposto allegramente, passandosi una
mano in mezzo e scompigliandoli ancora di più.
Maret aveva riso
divertita e gli aveva schioccato un bacio sulla guancia..lui l’ aveva
abbracciata..
“Tommy..” sussurra appena Maret,
stentando ad allungare una mano per toccarlo.
L’uomo si voltò sorpreso e la guardò da capo a piedi “Natt..è corto, non ci vuole molto
ad impararlo” rispose in tono canzonatorio, osservando la ragazza che lo fissava
in modo strano.
Maret lo scruta intensamente..quello sguardo
penetrante..
‘Non sembro un vecchio
pirata con quest’ espressione cupa?” le aveva chiesto mentre si recavano ad una
festa mascherata.
“Naa!”aveva
esclamato Maret picchiandolo sul cappello da pirata con la sua bacchetta dorata
‘vieni qui angioletto..’ le aveva sussurrato stringendola con forza
‘sto così bene con te..non ci lasceremo mai vero?’
‘mai’ aveva risposto lei
al settimo cielo.
Sottoposto a quell’esame prolungato, Natt s’interessò alla
nuova arrivata sempre di più.
Ripresosi dallo smacco di Ariel,
ora era attratto da Maret che sembrava essersi imbambolata.
Si rivolse a Jesus che la guardava a sua volta incuriosito
“fissa sempre tutti così, chiappe d’oro?” sghignazzò, spegnendo il sigaro quasi
sul bordo del portacenere.
Si girò verso la ragazza che non accennava a togliergli gli
occhi di dosso e glielo allungò con un sorrisetto
sarcastico “ehi bambola, fammi un favore..svuotalo”
Maret si riscosse all’improvviso.. bambola? Chiappe d’oro?! “Senti pezzo di merda..se non vuoi rimetterci la
pelle, attento a come parli!” esclamò infuriata in faccia all’uomo.
“Ehh..come
se la prende, la pupattola!”
Natt si alzò con un balzo elegante dalla poltrona e si
avvicinò al cestino della carta stracolma “mi sa che ti devi prendere una
cameriera” disse a Jesus usando un tono familiare.
“Eh? Ah si..” mormorò
staccando gli occhi da Maret..che strana espressione..e poi chi era Tommy? Un amico? Un ex? Pensò un po’
infastidito.
La goliardia di Natt non aveva ancora raggiunto l’apice e
quando si rivolse nuovamente a Maret Jesus pensò che lo avrebbe defenestrato.
“Ehi bellezza! Perché invece di
andartene in giro a sventolare la pistola, non ti metti una bella crestina su quell’adorabile
testolina e non ripulisci un po’ sto porcile che JC continua a chiamare
studio?”
Natt le sorride sarcastico, appoggiandosi alla finestra e
aspettando la reazione violenta della donna.
Maret distolse a fatica lo sguardo da lui “ma è amico tuo..JC?”
domandò minacciosa, sedendosi sulla poltrona che aveva ospitato il killer.
“Diciamo di si..un
vecchio amico..” rispose cercando di capire chi
diavolo fosse quel Tommy e che rapporti avesse con lei.
“Aaahh… ma che razza di
presentazione!” esclamò l’uomo mettendosi seduto sulla scrivania di fronte a
Maret e togliendo la vista a Jesus “ Nathaniel Kluge,
faccio il sicario, se non l’avessi capito e me la diverto, a differenza di st’idiota qua dietro che pensa solo al lavoro!” con un
gesto del pollice, indicò Jesus che guardava la sua schiena, leggermente
infastidito dalle libertà che si stava prendendo il suo amico.
“Natt per gli amici” le porse la mano con un sorriso aperto.
Maret lo guardò perplessa “sei identico a uno che
conoscevo..mi stai già sulle palle” gli rispose acida
allungando la mano e stringendola con forza, cercando di fargli male.
E che diavolo!si poteva vendicare
su di lui della relazione finita male!
“Bene! Un ottimo passo per una sana e fruttuosa amicizia!
Non so tu, ma io credo nella lussuria a prima vista!” sottolineò
quelle parole con un lungo sguardo di ammirazione al corpo di Maret. Si
soffermò sul seno e fece un fischio di ammirazione
“che bocce, bellezza! Mi fanno venire voglia di giocare a bowling...tutta la
notte” mormorò con voce bassa e suadente, trattenendo la mano di Maret che si incazzò notevolmente!
“Se ti azzardi di nuovo a dirmi una cosa del genere ti..”
La minaccia che stava per fare finì nel vuoto : con un veloce movimento Natt la tirò verso di sé e le
stampò un bacio sulle labbra che la prese alla sprovvista e le impedì di
reagire.
Ariel e Jesus li guardarono
sconcertati, restando a bocca aperta.
Natt la staccò da sé dopo un attimo sorridendole “Mmhh..che labbra..se è così tutto il resto spero che la nostra amicizia si
approfondirà presto!” mormorò in tono morbido, accarezzandole la vita con le
mani.
Maret restò a fissare sconcertata la fotocopia del suo ex
che le sorrideva invitante e si sentì strana..Tommy..