Dolce Luna

di yuzuki chan
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Una lieve brezza sfiorava l’erba color smeraldo e i capelli ramati sparsi su questa. Mi svegliai accolta dal tiepido calore che contraddistingue il sole primaverile. Accarezzai l’erba soffice su cui ero sdraiata, mentre ascoltavo il lento e dolce suono dello sciabordio di un fiume in lontananza. Assaporai questo momento idilliaco fino a che nella mia mente non iniziarono a sorgere particolari domande. Che cosa ci faccio qui? Come ci sono arrivata?
Solo a questo punto mi accorsi di un forte dolore interscapolare. I petali di ciliegio presenti sugli alberi in fiore attorno a me cominciarono a cadere, roteando come piccole ballerine. Li sospingeva piano il vento, che andava però rivelando la sua vera natura, divenendo sempre più impetuoso. Provai a girarmi di lato, ma non appena i muscoli iniziarono la loro contrazione il bruciore alla schiena si acuì, divenendo intollerabile. Abbandonai il mio intento, tornando supina sull’erba, non più così confortevole.
Un petalo rosa pallido cadde sul dorso della mia mano. Lo osservai per qualche secondo, poi provai, incurvando leggermente il busto, a raggiungere con le dita la fonte del dolore. Ci riuscii. La pelle risultava liscia e morbida ma ad un certo punto venni a contatto con qualcosa di diverso, un liquido viscoso. Avevo paura ma continuai ad esplorare quella zona, assetata di conoscenza. Ad un certo punto arrivai dove il dolore era più intenso e non trovai né la pelle né il liquido.
Urlai.
Tutti gli alberi erano ormai spogli, solo un bocciolo resisteva ancora allo sferzare del vento.
Ritirai la mia mano e la osservai. Era ricoperta di una sostanza rossa. Sangue.
Osservai per qualche secondo il fiore superstite cadere e depositarsi delicatamente sulle mie dita, assumendo nuove venature ad impreziosire la sua naturale bellezza. Il dolore scomparve per pochi secondi, ma riprese nel momento in cui cominciarono a staccarsi i petali.
Lo spazio intorno a me divenne allora di una tinta unica, il nero, il nero senza fondo, il nero privo di speranza. Entrai in una dimensione d’atarassia, che lentamente avvolse la mia coscienza e la mia intera esistenza.








Nota dell'autore: Salve a tutti :) Dopo varie esperienze nel fandom di Fairy Tail ho deciso di pubblicare una storia mia, nata l'anno scorso, sospesa e ripresa da pochi giorni :) Scusate se l'introduzione può essere un po' cruda, vi assicuro che non ci saranno più parti del genere :) Spero di avervi incuriositi con questo prologo, anche perchè non sono in grado a scrivere una trama accattivante ^^" Vabbè detto questo spero che questa storia vi piaccia e sono apertissima a commenti e proposte per migliorare il mio stile, quindi recensite in tanti ;)
Cercherò di pubblicare minimo un capitolo a settimana, se non riesco vi prego di perdonarmi ^^"
~yuzuki




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