Una lotta esagerata

di Nora_K_Cooper
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Il sabato mattina è il giorno delle pulizie e io, fortunatamente, ne sono esonerata perché sono a scuola. I miei genitori, però, mi lasciano sempre qualcosa da fare per il pomeriggio, una volta mi fu dato l'incarico di pulire la stanza di mio fratello e in quel momento pensai che in un quarto d'ora avrei finito. Ma quanto mi sbagliavo! Scoprii il mio errore solo quando aprii la porta. La scena che mi si presentava davanti agli occhi era peggio di un'intera città distrutta dalle bombe e conteneva più cose da buttare che le discariche di cinque metropoli messe insieme. E se tutto questo non fosse bastato per far scappare un intero esercito il più lontano possibile da quel posto, ci avrebbe pensato l'odore acre di cibo andato a male e della muffa che ricopriva le pareti.
Respirai profondamente e, preso il coraggio necessario, iniziai a prepararmi per questa battaglia contro la sporcizia. Forse non avrei mai visto la guerra, ma avrei fatto tutto il possibile per vincere questo scontro: la liberazione di quella stanza!
Per prima cosa mi munii di un secchio e di uno scatolone, nel primo avrei buttato le cose inutilizzabili mentre nel secondo quelle salvabili.
Iniziai col comodino dove c'erano, gli uni sopra gli altri, bollette, documenti, caricabatterie, telecomando, libro e infine il suo casco; era come la torre di Pisa inclinata verso destra e a rischio di cadere. Il cassettino non era, certo, messo meglio! Era così pieno che non si apriva nemmeno e quando, dopo innumerevoli tentativi, si sbloccò, dentro ci trovai cose impensabili! Peggio della borsa di una donna direbbe lo stesso proprietario della stanza.
Svuotato il comodino, passai al letto che assomigliava a un supermercato devastato da un uragano. A quella vista mi venne da svenire, non credevo esistesse un posto così disordinato come quello. 
Mi buttai in quel mare senz'acqua e cercai disperatamente di venire a capo di quell'intrico di vestiti, cibo e oggetti mezzi distrutti e non ben identificati. Buttai il cibo e gli oggetti nel secchio e i vestiti nella lavatrice, sperando che questa non si rompesse.
La scrivania sembrava messa molto meglio, bastava passare con uno straccio sui soprammobili e la cosa finiva lì, ma quando misi una mano sul  banco, per vedere meglio le statuette, sentii il piano di legno appiccicoso e umido. Notai allora la bottiglietta di coca cola giacere orizzontalmente, e capii che era stata versata e mai ripulita. Pulii anche questa e mi avvicinai  all'armadio sperando che fosse un portale per un posto dove non esisteva lo sporco, perché sinceramente non ce la facevo più, ero troppo esausta! E, come per un  desiderio mai espresso, l'armadio si rivelò vuoto.
Così passai al mio prossimo compito: togliere la muffa dagli angoli delle pareti. Presi il mio caro amico amico antimuffa, come mostrava la pubblicità, infatti, bastava spruzzarlo sull'intruso e questi in un battito di ciglia sarebbe scomparso. 
Dopo questa operazione rimisi a posto tutte le cose salvabili: i soprammobili, alcuni fogli non macchiati da qualche bevanda e i vestiti sopravvissuti alla lavatrice.
Questa missione mi ha fatto capire quanto è importante non rimandare le pulizie della propria camera per non rischiare di dover combattere contro uno dei mostri di Stephen King, il scrittore horror.   

---------------angolo autrice-----
Hey! Ciao a tutti quelli che hanno avuto la curiosità di leggere questo testo. Spero vi sia piaciuto e anche se questo non è stato, datemi una recensione! Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate e come posso migliorare.




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