I love you

di Wolfgirl93
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Era inutile, per quanto si sforzasse Daiki non riusciva a farle cambiare idea, agli occhi azzurri di quella bionda lui era solo un ragazzino e lei non perdeva nemmeno un momento per ricordarglielo.
Ormai era diventato anche il suo soprannome, difficilmente lo chiamava Daiki o semplicemente Aomine, per lei era solo il “ragazzino”; Daiki si arrovellava giorno e notte cercando di trovare un modo per farsi vedere adulto ai suoi occhi, aveva perfino messo la testa apposto: ora si allenava regolarmente e andava anche bene a scuola, eppure quello non bastava.
Alexandra era stata una meta irraggiungibile fin dall'inizio, l'avevano fatto alcune volte, cavolo Daiki non riusciva a togliersi dalla testa quelle sere sfrenate in cui lei era diventata un puma famelico pronta a papparselo in un boccone, si era sentito così inerme di fronte a lei: la pantera dentro di lui si era prostrata e aveva miagolato di fronte a quella belva che quasi ogni notte lo appagava e lo faceva godere come non mai. Eppure il ragazzo sapeva che non era solo una questione di sesso, lui era innamorato di Alex, avrebbe voluto urlarlo al mondo intero ma le parole faceva così fatica ad uscire quando lei lo guardava. Lei era troppo perfetta per lui, sapeva giocare a basket e sapeva anche essere colta senza però risultare noiosa, Daiki era cotto di lei e lei nemmeno se ne accorgeva.
Arrivò un'altra di quelle notti, come sempre si erano spogliati e aveva dato inizio a quella che sembrava una notte di sesso sfrenato, eppure Daiki non voleva fare sesso con lei, lui voleva fare l'amore. La guardò negli occhi e con un movimento veloce le tolse gli occhiali, il viso di Alexandra si spense, i suoi occhi vagarono in lungo e in largo come se non vedessero nulla, ed era proprio così. Alex non riusciva a vederlo, o meglio riusciva a distinguere solo i contorni sfuocati della figura che aveva di fronte, in quel momento vide che quel puma tanto superbo e fiero era in realtà un piccolo gatto che cercava di ringhiare come un grande felino; il cuore di Daiki ebbe un sussulto, sentì di amare quella donna, sentì che quel sentimento andava oltre l'aspetto che voleva mostrare, lui l'amava così com'era: amava le sua paure, i suoi capricci, le sue stupidaggini, tutto, lui amava lei.
“Ti amo...” Fu solo un sussurrò ma la bionda di fronte a lui sussultò, era sorpresa da quelle parole, sorpresa che qualcuno potesse amarla; allungò le mani fino a toccare quelle del ragazzo e prese i propri occhiali, dopo averli inforcati riuscì a vedere nitidamente il volto arrossato del giovane e le sfuggì un sorriso divertito. Era strano ma anche lei sentiva di tenere a lui, non era la stessa sensazione che sentiva nei confronti di Taiga o Tatsuya, non gli voleva bene, no lei lo amava, lo amava proprio come lui amava lei.
“Ti amo anch'io... Daiki.” Entrambi si sorpresero, mai quel nome era uscito dalle labbra della donna, entrambi sorrisero imbarazzati poi suggellarono quel momento con un bacio, un bacio dolce e sentito che fece tremare i loro cuori.





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