Libra

di AliceVolevaMorire
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Carissimi, metto quest'opera qui perchè è la sezione che mi è più cara. Dopo anni di onorato servizio mi congedo definitivamente, e forse avreste sperato in un fuoco d'artificio, mentre questo è solo l'ultimo grido stanco e roco per la mia Musa.
Vi lascio perchè non ce la faccio più. Sono davvero stanca, troppo stanca.
Forse ci rivedremo, ma se così non sarà, vorrà dire che è andato tutto storto.
Ma non preoccupatevi, chi dice che il giusto sta nel dritto?
Con l'auguro di non ridurvi il cuore in poltiglia mai,mai, mai nella vostra vita
Alicevolevamorire (prima come adesso)

Libra


C'è una foto impressa a stampa nel mio cervello
rinchiusa in un cellulare che non funziona più
l'ho buttato sul fondo di un cassetto
ma a volte non resisto e
ci sei tu con un cappuccio in testa
il cappuccio di una felpa verde che
un giorno dormì anche nel mio armadio
e una maglia nera con una scritta gialla
me lo ricordo, era quella
ma per uno scherzo di luci e pieghe
porta scritto "buio"
invece di Nirvana
e dimmi tu adesso come cazzo è possibile

Tu che ti giri verso di me
e sorridevi me lo ricordo
le mani in tasca
il collo teso per baciarmi
e intorno nero metropolitano
in un parcheggio deserto.

Ma sai cosa
la nostra città è una puttana
cresciuta per sbaglio sul mare
come un'erba infestante
Si struscia addosso e non va più via
puzziamo di pesce da chilometri, ci riconoscono ovunque
Una volta tornavo da Firenze
sarà stato giugno, c'era caldo
e scesa dal treno un libeccio marino
mi ha investito e sedotto
Ma ti pare che si sente l'odore di pesce, di mare, di morte
anche su alla stazione
che è in collina

E forse neanche lo sai che adesso studio là
non sai dei progetti per Milano
Non sai che fra poco qui nessuno mi vedrà più
seduta su uno scalino attaccata alle mie sigarette
non sai che ho i capelli rosa elettrico
e che ho scritto sulla porta
se per favore puoi tornare a farmi respirare
perchè guarda non resisto proprio più a farmi uscire
gli occhi dalle orbite
e a sognarti tutte le notti sino a svegliarmi e vomitare
Perchè sono anni, capito
E non c'è verso di fermare
il frastuono di vecchie parole nelle vene

Sai come fanno le vecchie zie quando scuciono gli orli
acchiappano un pezzo di filo e tirano via tutto
e allora scucimi via l'anima,
Non la voglio più
non voglio più
uscire di casa
Non voglio più
inventare storie
Non voglio più
mangiare
Voglio solo
dormire

Mi distruggo le dita a morsi e penso
alle castagne nei boschi in autunno
ma
nessuno racconta mai di anni passati aspettando la fine
quietamente seduta
sulla sedia bianca del salotto
a fissare il vuoto






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