Hunger Games del Mondo Emerso

di FreDrachen
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CAPITOLO 10

DISTRETTO 9:POPOLO

Pov Mathon

Vi siete mai chiesti come sia l'aldilà?
Beh,io si. Almeno quando ero in vita. E possodirvi per certo che è magnifico. Per ognuno c'è una zona che gli ricorda la vita passata,un ricordo dolce a cui aggrapparti.
Per me negli ultimi tempi la pace arrivava quando ero seduto sulla mia comoda sedia a dondolo che mio figlio mi aveva costruito.
E il mio pezzo di aldilà comprende un caldo caminetto e la sedia a dondolo.
Il cambiamento, però, è improvviso.
I contorni già sfocati iniziano a mischiarsi tra loro prendendo una consistenza quasi uniforme.
Sento uno strano formicolio pizzicarmi la pelle.
Abbasso involontariamente lo sguardo sulle mie braccia.
Sbianco di brutto.
La ragnatela di rughe era scomparsa per lasciar posto a pelle tonica. Come quando ero giovane.
Mi guardo attorno.
Tutti sembrano aver ripreso sembianze giovanili. Molti dei visi che incrocio non li conosco. Non sono di Selva.
Una mano sulla spalla mi fa sussultare. È Pat mia moglie. Anche lei ha ripreso le fattezze della giovane lentiginosa di cui mi sono innamprato.
Mi accarezza la guancia resa ruvida dall'accenno di barba che mi ritrovo.
«Mathon...cosa...»sta per dire,ma un tremendo boato ci fa sussultare.
Davanti a noi appare una strana creatura dgli occhi rossi carichi di oscuri presagi. Solo un appassionato di leggende l'avrebbe riconosciuto,dato che a Selva non è mai stato avvistato un elfo.
Sento i peli delle braccia drizzarsi dalla paura.
L'elfo ci osserva come fossimo carne da macello.
«Mio caro popolo»dichiara con voce affettata. «non sono qui per fare grandi discorsi. Mi limito a dire che sono qui per estrarre due di voi cheverranno con me ad adempire al loro destino e al vostro».
Certo,capisco che sia un essere millenario Freithar-l'ho riconosciuto-ma delirare in questo modo è troppo anche per lui.
E non ci vuole un genio per capire che chi verrà estratto andrà incontro a morte certa.
Appare una conca. Freitar ci infila la mano dentro estraendo il primo nome.
«Renni».
Renni. Il mio compagno di giochi.
Un tipo fuorchè coraggioso.
Infatti lo vedo buttarsi a terra.
«Pietà Mio Signore. Farò qualunque cosa mi ordiniare. Ma risparmi la mia vita».
«Chiudi il becco Renni»mi ritrovo a mormorare con rabbia.
L'elfo fa un cenno con la mano e due creature inchiodarono Renni a terra che inizia a singhiozzare come una femminuccia.
«Taci,miserabile mortale»sibila l'elfo con disprezzo.
Non ne so molto di cultura religiosa,a parte Thenaar. Significa che colui che ci sta davanti è un Dio?
Inizio.a sudare freddo.
«Ora il secondo tributo». Estrae un biglietto.«Mathon».
«No!»urla mia moglie abbracciandomi disperata.«Non portatemelo via! Vi scongiuro!»
«Pat ascoltami»la riscuoto.«Andrà tutto bene»le assicuro,pur non credendoci io stesso fino in fondo.
Le creature mi strattonano lontano da Pat che cerca disperatamente di raggiungere la mia mano. Ma una di quelle creature deformi le blocca le braccia dietro la schiena.
Non ho il tempo di vedere altro che vengo sbattuto in una carrozza trasandata. Pochissimi secondi dopo mi ritrovo in compagnia di Renni che continua a tirare su con il naso e a mormorare una bassa litania.
Solo avvicinandomi riesco a capire cosa sta dicendo.
«È la nostra fine».








Angolo autrice:hola a tutti. E con questo finisce la presentazione dei Tributi.
Chi sono i vostri favoriti?
Anch'io ce li ho XD, ma nella storia cercherò di essere imparziale.
E vi siete già fatti un'idea sui possibili mentori?
Indizio:sono persone nominate nei vari capitoli ;)
Detto questo al prossimo capitolo:)

 




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