Buon compleanno, zio Goten! di LadyDreamer (/viewuser.php?uid=38381)
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"Pan! Vieni subito qui!"
ChiChi, che stava tranquillamente stendendo i panni in giardino,
improvvisamente si trovò davanti agli occhi uno spettacolo
piuttosto curioso: suo figlio Goten stava rincorrendo, le gote rosse
dalla rabbia, la sua nipotina di appena 4 anni, la quale stringeva tra
le manine paffute un cellulare.
"Pronto? Goten, tesoro, vuoi rispondermi?"
"Pan! Piccola peste, ridammelo! C'è Valese in linea!"
La bimba, divertita come non mai dalle urla dello zio, correva ancora
più forte con il prezioso oggetto in mano.
"Insomma, Goten!" La voce della ragazza al telefono era rotta dalle
lacrime "Non ti importa nulla di me? Volevo solo augurarti buon
compleanno e tu non mi rispondi! Sarai di certo occupato con
quell'altra ragazza, Mary! L'ho capito, sai? Non sono scema! Mi
tradisci! Mi d-dispiace ma non posso più s-sopportarlo...
addio, Son Goten, ti lascio!"
"No, Valese! Aspetta!"
Il ragazzo si fermò improvvisamente, con un'espressione
spaventata in viso.
Ecco, era finita, la sua fidanzata (una delle tante, a dire il vero)
l'aveva mollato... e tutto per colpa di quella dannata bambina!
Quel giorno era il suo compleanno e lui l'avrebbe dovuto trascorrere
con Valese: pizza e cinema, semplice ma perfetto.
Si era illuso di poter finalmente passare una giornata come si deve,
senza pensieri nè preoccupazioni, con una delle sue
morose... invece no! Era chiedere troppo, con una minaccia come Pan Son
in giro per casa.
"Sei un disastro!"
La bimba spalancò improvvisamente gli occhioni, ferita dal
tono arrabbiato dello zio.
"Mi stai rovinando la vita! Si può sapere perchè
proprio a me doveva capitare una nipote come te? Non ti sopporto, sei
un flagello, una maledizione, un peso! Sarebbe tutto più
semplice se tu non ci fossi!"
"Adesso basta, Goten." Disse ChiChi severa, passando un braccio intorno
alle spalle di Pan.
Grossi lacrimoni avevano preso a scorrere sulle guance della piccola,
le cui dita si erano aperte lasciando cadere il cellulare a terra.
"La stai spaventando. Non vedi che è solo una bimba?"
"E' un demonietto, altro che bimba! Ti stai facendo incantare dalla sua
espressione angelica, mamma!"
"Non ti sembra di esagerare?! Voleva solo giocare, poverina! Adesso vai
a studiare e lasciala in pace."
Il ragazzo borbottò qualcosa di incomprensibile e
rientrò in casa, senza però aver prima lanciato
un'occhiata di puro disgusto alla nipotina, la quale lo
fissò mortificata.
Goku, dopo un estenuante allenamento, si era teletrasportato a casa per
assaporare i deliziosi manicaretti che ChiChi aveva cucinato.
Stava per addentare un'invitante coscia di pollo, quando
sentì qualcosa che lo strattonava per la manica.
"Nonnino?"
"Sì, tesoro? Perchè sei così triste?"
"Ecco, io..."
Pan si fermò, con un'espressione sconsolata nel faccino. I
suoi occhioni neri erano tutti umidi, una gocciolina scendeva dal
nasino e il labbro inferiore era decisamente più sporgente
del normale.
"Lo zio Goten mi odia!"
Il saiyan la guardò, stupito. Da quando in qua a sua nipote
venivano certe idee?
"Ma cosa dici Pan, non è vero!"
"Invece sì!" La piccola prese a raccontare al nonno cosa le
era appena accaduto. Quando ebbe finito, lo scrutò
attentamente per vedere la sua reazione.
"Pan, lo zio Goten non ti odia... in quel momento era solo molto
arrabbiato e non è riuscito a controllarsi. Era tanto tempo
che aspettava questo giorno per trascorrerlo con la sua amica, sai."
La bambina lo guardò, singhiozzando.
Goku cercò di pensare ad un modo per consolarla.
"Ehi, tesoro... ti ricordi quando, qualche mese fa, hai fatto la festa
di compleanno? Ricordi com'eri felice quando hai ricevuto tutti quei
bei regali?"
La bimba annuì, tirando su col naso.
"Ecco, magari anche tu potresti tirare su di morale lo zio Goten con un
dono! Non è necessario che sia qualcosa di prezioso,
ciò che conta è il pensiero!"
Il viso di Pan si illuminò dalla gioia: il saiyan le aveva
appena dato una splendida idea.
"Grazie mille, nonnino!" Gridò schioccandogli un bacio sulla
guancia e volando fuori dalla finestra.
Goten era chiuso in camera, arrabbiato come non mai.
Adesso Valese lo detestava, e la colpa era tutta da dare a quel tornado
di nome Pan.
Da quando suo fratello Gohan e Videl avevano messo al mondo quel
cataclisma, per lui non c'era mai stato un attimo di
tranquillità: tra pannolini e orsacchiotti, ricordava con
terrore ogni volta che aveva dovuto farle da baby-sitter.
Appena compiuti i tre anni, poi, era iniziato il periodo peggiore,
quello dei dispetti.... lui a quanto pare era la vittima designata e
come tale non aveva avuto un attimo di tregua.
Però.... il ragazzo prese in mano una foto che ritraeva lui,
Gohan e Pan, tutti e tre sorridenti e felici.
Forse aveva esagerato. In fondo era solo una bambina...
"Accidenti!"
Il saiyan si buttò faccia in giù sul materasso,
sbuffando sonoramente, finchè uno strano rumore non lo fece
alzare.
Si affacciò alla finestra e ciò che vide lo
lasciò di stucco: Valese, alla guida della sua auto
sportiva, stava suonando il clacson per chiamarlo. Ciò che
lo sbalordì maggiormente, comunque, fu il vedere la nipotina
che sorrideva seduta al fianco della ragazza.
Scese le scale fino alla porta, troppo stupito per spiccicare parola.
Appena uscì sua nipote gli venne incontro, lo
strattonò per un braccio e gli sussurrò ad un
orecchio: "Le ho raccontato tutta la verità, così
ora farete pace! Buon compleanno, zio Goten!"
Il ragazzo, per la seconda volta in quella giornata, rimase
pietrificato... dalla sorpresa.
Non avrebbe immaginato mai che sua nipote, una mocciosa di 4 anni,
potesse fare una cosa del genere per lui, un ragazzo scontroso che non
faceva altro che urlarle addosso.
Pan rientrò in casa, sorridendo, orgogliosa di se stessa.
Aveva fatto proprio un bel regalo al suo zietto, e ora lui le voleva di
nuovo bene.
Nonostante gli facesse sempre i dispetti, infatti, la bimba era davvero
affezionata al fratello di suo padre, e ci era rimasta male quando lui
le aveva sbraitato addosso tutta la sua rabbia.
"Goten... scusa per oggi, mi dispiace davvero tantissmo! Non sapevo che
il cellulare l'avesse preso tua nipote!"
"Già..."
La coppia era seduta al cinema, e stava guardando un film
esageratamente sdolcinato.
"Però, è sveglia per essere una bambina!"
Il ragazzo sorrise, nella penombra della sala cinematografica.
"Avrà preso dallo zio..."
Ciao a tutti!
Ho una fretta
tremenda perchè ho solo 7 minuti per pubblicare questa fic
prima dello scadere della mezzanotte, e cioè del giorno in
cui vegeta4ever,
alla quale l'ho dedicata, compie gli anni!
Questa
è una fic senza pretese, fatta da una persona che trova
sempre più difficile scrivere nel fandom di Dragonball.
Spero che non
ne siate rimasti delusi, ciao! Baci!
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