Verso la speranza

di Lushia
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Scivola, nel tempo e nello spazio, disperso in un luogo oltre la realtà, in attesa del risveglio.
L'atmosfera svaniva in frammenti di memorie, istanti che sembravano lontani e intangibili, quasi come se tutto il tempo speso in quel luogo irreale fosse stato un sogno.
Un lungo e interminabile incubo, fatto di sangue e disperazione.

Eppure, una luce illuminava l'oscurità del suo cuore: una voce, un sorriso.
Tese la mano, tremante, voleva afferla nuovamente, voleva stringerla a sé, esprimere i suoi sentimenti, ma non riuscì a raggiungerla ed ella svanì.
Era solo, in mezzo al nulla, mentre osservava il suo sorriso sparire nelle tenebre.

"Andrà tutto bene, anche se non sarò qui."
La sua dolce voce echeggiò nell'etere e uno spiraglio di luce d'un tratto illuminò il suo viso.
Alzò il volto verso il cielo.
Un cielo terso.

"Grazie di tutto, Hinata-kun."

Si morse il labbro, respirò quasi a fatica, ma tentò di calmare il suo dolore.
Abbozzò un sorriso e chiuse gli occhi, rivolto verso la meravigliosa distesa celeste.

"Non ti dimenticherò, Nanami."

La luminosa speranza avvolse il giovane, trascinandolo via da quel luogo di disperazione, avvolto tra le braccia di un angelo.





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