La presentazione
Il consiglio si era riunito anche quella sera. Cuddy aveva
preso la parola e stava presentando a tutti il nuovo primario di
chirurgia:
-Swatt Louis sarà il nostro nuovo primario di
chirurgia-
Louis aveva l'aria da genio, sulla quarantina, due occhi
verdi, profondi e i capelli castani. Un sorriso che diceva tutto sul
suo conto... Era davvero attraente. Quando Cuddy lo aveva sottoposto al
colloquio era rimasta meravigliata dalle sue mani: erano da pianista. E
lui, come tutti, era intrigato all'idea di lavorare per un capo che
indossava simili tailleur.
2 settimane dopo
-House non puoi! Rischi la vita del paziente con un'operazione
così invasiva!- La giornaliera sgridata di Cuddy per House,
quando all'improvviso entrò il dottor Swatt ad interrompere
la discussione. Era rimasto sbalordito dal modo di fare del suo capo.
Sapeva sì, che era una donna forte, ma quella sicurezza in
lei, che non aveva riscontrato in altre donne prima d'ora, lo
affascinava. Subito lei, appena lo vide entrare cacciò fuori
House. Non voleva che il dottor Swatt la vedesse così
infuriata perché le era piaciuto fin dall'inizio,e sperava
che magari oltre a quei romantici sguardi mandati da lui e a quelle
occhiate al suo fondoschiena e alla scollatura della maglietta ci fosse
un uomo interessato a lei come persona.
-Scusa, spero non essere di disturbo- fece lui, avvicinandosi
a lei.
-No... dimmi pure.- gli sorrise come per tranquillizzarlo, era
arrabbiata con House ma non se la sarebbe presa con qualcun altro. Lui
era nuovo lì e non poteva saperlo. Quel giorno lei indossava
una gonna corta sul rosa e una camicetta bianca sbottonata nei primi
tre bottoni da cui si poteva intravedere il reggiseno di pizzo azzurro.
Lui, come House in precedenza, c'aveva sbirciato anche se con
più delicatezza.
Un'infermiera aprì di scatto la porta e lui che vi
trovava davanti saltellò di un passo facendo cadere le
cartelle che sorreggeva in mano. Uscirono fuori numerosi fogli,
così Cuddy si chinò in avanti per aiutarlo a
raccoglierli. L'infermiera era scappata via dall'imbarazzo. A un certo
punto i loro sguardi s'incrociarono e lei gli sorrise dolcemente.
-Dovremmo smetterla di andare avanti così- disse
lui serio.- Scherzo!- e si alzò insieme con lei da terra-
Solo che penso che tu sia una donna davvero molto bella ed
intelligente. Mi piacerebbe uscire con te, se ti va. Io domani sera
sono libero.-
-Ah- Non si aspettava una simile sfacciataggine da parte sua.
-Scusa, ti ho messa in imbarazzo. Alle volte sono troppo
impulsivo.-
-No. Solo che non me l'aspettavo. Domani stacco alle otto.-
Aveva smesso di andare a fuoco per la vergogna. Ormai si era decisa che
sarebbe uscita con lui.
-Perfetto! Allora passo a prenderti alle nove. Ti porto a cena
fuori. Cucina italiana.- Le fece l'occhiolino.
-Mi piace molto la cucina italiana.- E sorrise.
Appena lui uscì dal suo ufficio, lei si sentiva
così eccitata, avrebbe voluto chiamare la sua amica del
cuore per raccontarle tutto, proprio come un'adolescente. Ma quel
momento durò poco. Infatti entrò House sul piede
di guerra.
-Devo dire che parlare col tuo fondoschiena mi alletta molto.
Certo dal punto di vista medico sarà più
preparato di te!- Lui parlava realmente fissandolo, dato lei gli stava
dando le spalle.
-House è inutile che insisti! Non farai
quell'operazione!- Ma senza rendersene conto aveva un sorriso stampato
in faccia. E si era voltata.
-Sei felice di uccidere un paziente?- Si
avvicinò a lei con sospetto. Era così vicino da
diventare pericoloso.
-Sei tu che lo ucciderai!- Lei lo stava fissando dritto negli
occhi, ma sorrideva ancora.
-Appena uscito il dottorino con il bel culo... Avete fatto
sesso? Sorprendente! Sono mancato soltanto cinque minuti!Molto rapido.-
Aveva assunto un tono superficiale per evitare che lei si accorgesse
che lui aveva notato come quei due si guardavano da tempo e gli desse
fastidio.
-Se vuoi ti racconto i dettagli...- Disse lei squadrandolo.
-Troppo facile. Assecondandomi non mi dirai la
verità. Ti ha invitata a cena e tu hai accettato.- Lo aveva
detto come se stesse parlando di qualcosa già
conosciuta. Con una sicurezza infallibile.
-Non sono affari che ti riguardano- Disse lei allontanandosi.
-Guarda che è malato! é andato a letto
con tutte le infermiere e dottoresse. Adesso punta più in
alto.- Ormai era acido, non sarcastico.
-Cos'è House vuoi proteggermi? Oppure è
gelosia la tua?- disse lei prendendo in mano la discussione.
-Si- Disse andando via. Quel "si" pronunciato senza tono,
senza forma. E senza lasciar capire a cosa si riferisse.
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