ANGELO DI CITTA'
Risplendi, angelo di città,
quando il sole tramonta all'orizzonte;
risplendi, più luminoso di una stella cadente.
Assedia i nostri cuori, stella,
Venere dagli occhi d'ebano,
lascia le note danzare sul nostro pianoforte;
e non fuggire.
Oh, Dea, lascia che l'alba si riverberi nell'anima,
lascia che i miei pensieri siano liberi,
liberi di rimbombare in questo silenzio assordante.
Nella notte più nera,
tu ci sarai, a brillare come pietra preziosa,
come diamante, nascosto dalle onde di Oceano.
Mi troverai, naufrago tra i sogni,
approdare sulla tua sacra riva,
in cerca della tua sola presenza.
Mi vedrai vagare senza meta,
all'interno di castelli di carte,
distrutti dal vento di Amore.
Ma tu, dolce espressione di Dio,
tu, chiara immagine nella mia mente annebbiata,
continuerai a rifuggire noi mortali.
Perché questa oscurità che ci divide
non potrà rischiararsi,
questo Nulla lacerante
non potrà venir colmato;
perché nulla siamo,
se non foglie in turbinii confusi,
se non girotondi in percorsi asintotici.
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