IL MASSACRO.
PARTE
SECONDA.
La stradina si
diramava in altre strette strade ma Greg pensò che cambiare
strada ora non li avrebbe aiutati molto.
Dovevano
raggiungere casa sua al più presto, lì si sarebbero
barricati e sarebbero stati al sicuro.
Inoltre in
cantina aveva un grosso fucile e se fosse stato necessario l'avrebbe
usato.
In ogni modo
pensava che li avrebbe seminati prima di arrivare alla casa.
Lena si stava
riprendendo e aveva smesso di piangere non osando però
lasciare la mani di Joanna.
Deanna dal
canto suo ogni tanto si tamponava la ferita nonostante non
sanguinasse più come se sentire il dolore la aiutasse a
calmarsi.
Adam guardava
nervoso dietro cercando di calcolare quanto lontano fossero gli
indiani da loro.
“Cazzo
Greg sono troppo vicini!”
“Lo so!
Ma se cambio strada ci allontaneremo dall'unico posto che abbiamo per
nasconderci!” Il ragazzo guardò l'amico per un attimo il
quale annuì deciso.
“Si, hai
ragione, è l'unico modo.” Disse con voce roca mentre
stringeva nuovamente i pugni sulle cosce.
Il pick up
sembrava avvicinarsi sempre di più e Greg iniziò a
pensare che non ce l'avrebbero fatta.
La sera stava
calando velocemente e tra poco sarebbe stato buio rendendo ancor più
difficile guidare a quella velocità.
Mancava ancora
una ventina di minuti per arrivare a casa sua e pregò che
riuscisse a tenerli a quella distanza se non addirittura a seminarli.
All'improvviso
all'uscita della curva si trovò davanti una piccola utilitaria
che procedeva lenta costringendolo ad inchiodare per non tamponarla.
“Accidenti!”
Imprecò Greg mentre si apprestava a sorpassarla.
L'uomo alla
guida dell'utilitaria maledisse loro gesticolando furioso.
“Vai
vai!” Urlò Adam premendo con il piede un acceleratore
immaginario.
L'auto dietro
di loro suonò varie volte il clacson prima di sparire
velocemente dalla loro vista.
Sperò
con tutto il cuore che l'anziano servisse loro ad guadagnare un po'
di distanza in più.
Senza guardarsi
indietro premette ancor più a fondo sull'acceleratore mentre
Joanna pregava per l'uomo sulla piccola vettura, sentiva che gli
sarebbe capitato qualcosa di brutto.
Gli indiani si
avvicinarono a folle velocità all'utilitaria senza rallentare
minimamente e tamponandola con forza.
L'uomo cercò
disperatamente di mantenere il controllo dell'auto senza risultato,
la piccola auto sbandò speronata dal pik up e uscì
definitivamente di strada schiantandosi contro un grosso albero.
Per l'anziano
era ormai troppo tardi, il colpo risultò fatale.
Gli indiani
risero sguaiatamente osservando l'intera scena, tutti tranne quello
al volante che invece guardò davanti a sé con sguardo
spietato, aveva ben altri modi per divertirsi e presto avrebbe messo
le mani su quei ragazzi e allora si che sarebbe cominciato il vero
divertimento.
Lena prese a
guardare febbrilmente dal lunotto posteriore aspettandosi da un
momento all'altro spuntare il muso del pik up dietro ad ogni curva.
Joanna le
strinse ancora più forte la mano quasi a stritolargliela.
“Lena non
guardare, serve solo a perdere la testa. Vedrai che ce la faremo.”
Le sussurrò ormai incapace di trovare la voce necessaria.
La ragazza non
rispose e si limitò a volgere lo sguardo verso Deanna che
fissava il sedile anteriore dondolando leggermente come in trans.
Non poté
fare a meno di cercare di farsi forza se non per lei stessa almeno
per dare coraggio a quella ragazza così spaventata che avevano
trascinato via da quell'incubo prima che fosse troppo tardi.
Dio solo sa
cosa ne sarebbe stato di lei se non fosse riuscita a scappare.
Nella sua mente
rivide le teste spaccate, le gole squarciate e il rumore delle ossa
rotte.
Un brivido le
corse lungo la schiena alla sola possibilità che gli indiani
li avrebbero raggiunti.
Era ormai scesa
la notte e Greg aveva acceso i fari per poter vedere dove andava nel
buio pesto che li circondava.
Intorno a loro
solo vegetazione fitta che lasciava il posto ad una stretta strada di
campagna.
Nessuno fiatava
più da diverso tempo incapaci anche solo di formulare pensieri
logici.
Ognuno aveva in
testa pensieri diversi ma tutti erano impregnati di morte.
Dietro di loro
non si vedeva nessuno a parte un paio di fari lontani ma che
viaggiavano a forte velocità.
Tutti sapevano
che gli indiani erano ancora dietro di loro ma nessuno osò
dirlo a parole per non spaventare gli altri che comunque già
sapevano.
All'improvviso
Greg sterzò verso una stradina ancor più stretta
percorrendola fino in fondo dove due grossi alberi sbarravano loro la
strada.
“Ma che
cazzo fai?” Gridò Deanna con voce stridula.
“Ma
che...” Le fece eco Joanna interrompendosi quando Greg spense i
fari ed il motore.
“Se loro
proseguono senza vederci potremo finalmente seminarlo capite? So che
è rischioso ma da qui con questo buio è impossibile che
ci vedano.” Mormorò il ragazzo voltandosi per guardare
Joanna negli occhi.
Adam annuì
così come Joanna.
Lena sembrava
aver piena fiducia in quel ragazzo come se lo vedesse sotto forma di
eroe.
“Ha
ragione, è un modo per depistarli. Se proseguono basterà
aspettare un po' e dirigerci poi a casa sua senza essere in pericolo
mentre se andavamo avanti probabilmente li avremmo solo portati lì
e non saremmo stati al sicuro.” Decretò con voce decisa
senza la minima venatura di paura.
Ora era lei ad
essere la più forte insieme a Greg.
Deanna scosse
la testa impaurita rimettendosi a piangere sommessamente.
Joanna le
strinse un braccio intorno alle spalle sussurrandole che sarebbe
andato tutto bene anche se non ne era certo sicura.
In silenzio
scrutarono tra gli alberi cercando di cogliere il passaggio di un
veicolo.
Ad ogni minimo
movimento scattavano come colpiti da una scossa elettrica tesi quanto
una corda di violino.
Deanna
incrociava le dita come i bambini serrando gli occhi così
forte che macchie di colore le esplosero dietro alle palpebre.
“Vedo una
luce, si stanno avvicinando.” Balbettò nervoso Adam
stringendo più forte i pugni tanto da farsi male.
Trattennero il
respiro e fermarono ogni muscolo del loro corpo in attesa.
ANGOLINO
DELL'AUTRICE:
Ciao
a tutti ragazzi!
Eccomi
con un altro capitolo che spero vi piaccia.
Come
di consueto ho deciso di interrompere il capitolo proprio sul più
bello che ne dite?
Sono
una gran burlona eh?! :-)
Non
vi preoccupate perché presto saprete cosa ne sarà dei
nostri cinque ragazzi.
Saranno
riusciti a farla agli indiani o loro saranno più scaltri?
Lo
scoprirete nel prossimo capitolo.
Un
bacione dalla vostra Fly90.
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