MEW LOVE

di scorpio 17
(/viewuser.php?uid=502925)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Era notte, lui non riusciva a dormire, non riusciva a pensare che a Lei: ai suoi occhi color cioccolato, ai suoi capelli rossi, al suo sguardo innocente, al suo dolce aroma di fragola e soprattutto alle sue labbra, dolci, morbide, sensuali . . .
Quanto aveva desiderato quelle labbra, poterle avere ancora un’altra volta!
Un solo bacio si erano scambiati: un bacio rubatole prendendola alla sprovvista, un bacio veloce dato a fior di labbra per poi sparire leccandosi le labbra, un bacio dato quasi per gioco, ma quei pochi istanti erano bastati per condannarlo per tutta la sua esistenza.
Un’esistenza misera senza di Lei.
Perché in quell’istante si era innamorato.
L’immagine del suo volto da angelo era ancora vivida davanti a lui, il modo in cui rideva, il suo sorriso solare, le buffe orecchie e la coda da gatto che le spuntavano quando si emozionava, e pio ancora le sue labbra, delicate e al sapor di fragola.
Per un anno le aveva tanto agognate e per un anno il fato, avverso e spietato, aveva voluto negargliele.
Era un mese che non la vedeva più, ma gli era sembrata un’eternità.
Ora era lì, distante anni luce da Lei a rimuginare su una storia impossibile, si faceva pena da solo, ma non poteva farci niente: l’amava e non l’avrebbe mai dimenticata.
Sarebbe voluto tornare sulla Terra, incontrarla, parlarle o anche solo guardarla da lontano, perché la sua vita senza di Lei era spenta e vuota, il tempo non passava mai e lui si sentiva come se la sua forza vitale lo stesse lentamente abbandonando.
“Perché il cuore deve farmi così male?perché devo soffrire così tanto per amore?perché, perché, PERCHÉ?” si chiese straziato.
Rimase a guardare la Luna per chissà quanto tempo e ogni tanto una lacrima appannava i suoi occhi ambrati per poi cadere rigando il suo malinconico viso mentre pensava alla sua dolce gattina.
Fu allora che lo sentì: un tuffo al cuore, una dolorosa fitta al petto, la sensazione che stesse accadendo qualcosa di terribile.
Ne era sicuro: Lei, la sua bambolina era in pericolo ed aveva bisogno di lui.
Doveva raggiungerla.
 
 
Un grande ciao a tutti quanti. Questa è la mia fanfi sulle Mew Mew. Lo so, il capitolo è triste e un po’ melenso, ma non vi preoccupate, nel prossimo ci troverete un po’ d’azione. Spero di aver attirato la vostra attenzione e che recensiate, anche solo per dirmi che il capitolo è palloso: le critiche, in fondo sono costruttive.
P.S.: Voglio fare un sondaggio: Ghish (perché nel capitolo è lui, per chi non lo avesse capito Nd Me  Idiota, è ovvio! Nd Ghish  Zitto antipatico! Nd Me) lo preferite dolce e sensibile o malizioso e pervertito??? Vi prego rispondete con una recensione e fatemi sapere, è importante per la storia.
SCORPIO 17




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2677134