Misao's revenge

di Syugi
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Ah, l’odio! Che sentimento energizzante!
C’era voluto un bel po’, sì, per accumularne a sufficienza, perché lei era sempre stata una ragazzina sottomessa e ubbidiente (stupida fessa!), ma il seme della cattiveria aveva comunque trovato terreno propizio nell’anima triste della giovane dagli occhi bassi e piano piano era germogliato, in forza e bellezza  cresciuto e maturato e alla fine… ah, com’erano dolci i frutti che pendevano copiosi dai suoi rami!
L’amore era un sentimento così sopravvalutato. Lei non era stata amata, non era mai stata veramente amata, eppure quale opera di meraviglia aveva compiuto da sola, con le sue forze! E quella era opera dell’odio, non dell’amore!
Misao, la signora indiscussa della scuola maledetta, volgeva il suo sguardo onnisciente in ogni stanza e corridoio, gli occhi ambrati carichi di un’intensità e di una gaiezza quasi paragonabili a quelli di una madre che mira il figlio compiere i primi passi.
 Avrebbero pagato. Avrebbero pagato tutti!
Quell’oca di Saotome sbranata da un mostro.
Quell’infido traditore di Kudoh schiacciato da un’auto in corsa.
Quella bulletta di Yoshino squartata parte a parte da una motosega.
C’era ancora posto per un sacrificio. Sarebbe tutto finito così presto? Oh no! Una rapida agonia seguita da un’ancora più rapida morte non poteva essere una punizione appagante. Sarebbe passata a tormentare le loro anime, dovevano pentirsi, rendersi conto dei loro errori, comprendere quanta gratuita sofferenza le avevano inflitto!
Si sarebbe divertita con loro… per l’eternità.
 
 
 

Trovami…
Come il suo spirito si sentì lambito per l’ennesima volta dall’eco delle suppliche di Misao, Aki sussultò appena.
Basta tergiversare!
Afferrò decisa la mazza da baseball.
Strinse l’elsa con tutta la forza di cui era capace, come se servisse a raccogliere il coraggio di tutto il suo essere, e respirò a fondo.
– Ce l’ho quasi fatta, Misao, sto per liberarti… Tieni duro!
Era arrivato il momento di consegnare il quarto e ultimo sacrificio.
 
 
 
 

 

Misao non sarà bello e famoso come Mad Father, prodotto dello stesso creatore, ma è carino e un po’ di considerazione la merita.

Ringrazio anche solo chi legge.
 





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