Urfa era un tappeto.
Un tappeto super, grosso come una stanza e di quelli pelosi e morbidosi.
Tutti la amavano.
Nessuno resisteva al suo fascino e alla sua morbidezza.
Ma c'era un problema: Gino, il robot asprapolvere.
Infatti ogni volta che Gino veniva usato le passava sopra, rovinandola.
Era così infastidita che decise di compiere un gesto impensabile per tappeto come lei.
Capovolgersi.
La povera Urfa aveva valutato tutte le sue scelte, tra cui quella di essere cosparsa di salsa barbecue e mangiata da un cane, e questa le era sembrata la migliore.
Quindi, con un grande sforzo, tentò di ribaltarsi e ci riuscì.
Ma se ne pentì subito dopo: infatti stava sporcando il suo bel tessuto e quel paperosso alla finestra rideva di lei!
Ma un aiuto arrivò: la mamma la raccolse e la mise il lavatrice.
Il viaggio in lavatrice, 30° a secco, non sarebbe stato dimenticato facilmente.
E da quel momento fu sempre pulita e morbidosa.
Finché i genitori non decisero di comprare un alano di due metri.
Nota dell'autrice.
E dopo Gionny il frigo rieccomi qua!
Spero vi sia piaciuta, in tal caso recensite!
Io intanto litigo con mia sorella riguardo Favij e Yotobi.
Yotobi FOREVAHH!
Scusate lo sclero.
In ogni caso spero in recensioni e/o commenti!
Alla prossima!
-DoctorChi
|