Sirius si volto' incredulo verso
Bellatrix che stava scappando disarmata e vide Piton in un angolo con
ancora la bacchetta puntata nella sua direzione. Non fece pero' in
tempo ad aprire bocca che Lucy grido' dal dolore. Sirius si volto'
verso di lei e la sorresse "Forza tesoro. Adesso cerchiamo di tornare a
casa."
"Non ci riesco Sirius. Mi fa troppo male!"
Sirius si senti' strattonare per un braccio violentemente "Idiota!
Muoviti e portala al San Mungo! Vuoi farla partorire nell'ufficio
misteri?" Piton stava ancora scuotendo Sirius che era pietrificato
dalla paura.
"Si'... Io!" Sirius era nel panico piu' totale.
"L'ho sempre detto io che tu e i tuoi amici eravate degli imbecilli ma
non pensavo fino a questo punto!" e afferro' Sirius e Lucy e si
smaterializzo' con loro.
Sirius si ritrovo' nel reparto di ostetricia del San Mungo con Lucy fra le braccia e Piton sempre piu' nervoso.
"Ma guarda te questo scemo! Devo fare tutto io." disse tra se prima di
chiamare a gran voce "Infermiera presto! Questa ragazza deve partorire
e questo imbecille sta per svenire!" e indico' Sirius e Lucy ad una
strega piccola e grassa che si affretto' a mettere Lucy su una sedia a
rotelle.
"Qui ci penso io ora! E' lei il padre?" domando' la donna rivolta a Piton.
"Per fortuna no!" esclamo' Piton con la solita aria schifata.
"Allora lei venga con me!" la donna prese Sirius per un braccio e lo condusse in una saletta per assistere al parto.
Lucy respirava affannosamente ma rivolse uno sguardo a Piton per ringraziarlo "Grazie Severus."
Lui la guardo' facendo una smorfia che voleva essere forse un sorriso
prima che le porte della sala si chiudessero e gli impedissero di
vedere la coppia di futuri genitori. Si sedette su una sedia in
corridoio. In fondo, si disse, aveva tutto il diritto di essere il
primo a vedere il moccioso di Black.
Remus, Tonks ed Harry avevano assistito alla scena di Piton e Sirius al
ministero ed ora erano corsi al San Mungo per vedere cosa era successo.
Con loro grande sollievo vennero indirizzati al reparto di ostetricia.
Arrivarono di corsa appena in tempo per vedere Sirius, con un vistoso
cerotto in fronte, che usciva dalla sala parto con in braccio un
fagottino e Piton seduto vicino alla porta da cui era uscito Sirius. I
tre amici rimasero impietriti. Sirius era ancora intento a rimirare il
piccolo quando si accorse di Piton che lo guardava. Sirius si sedette
accanto a lui "Grazie Mocciosus. Se non fossi intervenuto ora non
saremmo qui ed io non sarei cosi' felice." Piton non guardava Sirius ma
fissava il fagottino fra le sue braccia. Sirius se ne accorse "E' un
maschio." aggiunse Sirius "Un altro Black pronto a farti impazzire
quando frequentera' Hogwarts."
Piton cerco' di rimanere impassibile "Come.. umh, umh" si schiari' la
voce che era uscita un po' troppo acuta "Come avete deciso di
chiamarlo?" domando'.
Sirius guardo' suo figlio che aveva aperto gli occhi e sembrava
fissarlo "James Severus Black" disse solennemente rivolto al bimbo.
"Questo e' il tuo futuro insegnante di pozioni." Piton per poco non
svenne. Sirius si volto' e lo vide arrossire leggermente poi si rivolse
di nuovo al bambino "Non e' poi cosi' cattivo. Solo che non ha ancora
imparato ad usare lo shampo. Ma tu vedi di combinargliene di tutti i
colori come abbiamo fatto io e gli zii Remus e James."
Piton ora era quasi paonazzo. Cerco' di riprendersi e fece per alzarsi
quando la voce di Sirius lo fermo'. "Mocciosus. Mia moglie ha chiesto
di te. Credo che ti voglia ringraziare per oggi." e continuo' a fissare
adorante il suo piccolo.
Piton si alzo' e si diresse rigidamente verso la porta oltre la quale spari'.
Remus, Tonks ed Harry avevano assistito alla scena a bocca aperta.
Sirius alzo' la testa e li vide. "Beh! Non venite a congratularvi con
me e a vedere il piccolo Black?"
I tre si diressero sorridenti verso Sirius.
"Oh Sirius! E' bellissimo!" trillo' Tonks prima di guardare Remus con
un espressione tipo 'Quando ne facciamo uno anche noi due?'.
"Speriamo che somigli sempre di piu' alla mamma." commento' Remus.
Harry guardo' il bambino e poi il suo padrino "Cosa si prova Sirius?"
"E' una gioia immensa. Ora capisco cosa provava James quando sei nato
tu. Io gli ho sempre dato del matto! Ma ti rincretinisce davvero questo
piccolo fagottino."
Dora guardo' con aria perplessa Sirius prima di chiedergli "E quel cerotto? Sei stato ferito al ministero?"
Sirius sobbalzo' e si guardo' intorno ma vide solo sguardi perplessi e
curiosi di sentire una risposta. Sbuffo' e poi, arresosi, rispose "Sono
svenuto in sala parto quando l'ho visto uscire."
I tre amici lo guardarono arrossire e poi scoppiarono in una fragorosa risata.
Lucy era stesa nel letto con gli occhi chiusi e la fronte ancora
imperlata di sudore per lo sforzo del parto. Senti' una presenza di
fianco al suo letto ed apri' gli occhi vedendo Piton che la fissava con
quegli occhi indecifrabili.
"Severus."
Piton non disse niente ma prese una sedia e si sedette di fianco al
letto di Lucy. Lei prosegui' "Se oggi non ci fossi stato tu
probabilmente sarei morta ed il mio bambino non sarebbe mai nato. Non
finiro' mai di ringraziarti."
Piton sembrava a disagio. La domanda che voleva farle gli usci' quasi spontanea dalle labbra "Perche'?..."
Lucy lo guardo' senza parlare ma invitandolo a proseguire. "Perche' l'avete chiamato cosi'?"
"Cosi' come?" Lucy sembrava perplessa. Non aveva avuto il tempo di decidere con Sirius il nome definitivo per il bambino.
"James come il suo migliore amico e poi.." un sussurro appena percettibile "Severus."
Lucy rimase a fissarlo con gli occhi spalancati poi si riprese e
sorrise "Evidentemente Sirius non e' quello che tu pensi ed ha voluto
ringraziarti in questo modo."
"Ma tu sei d'accordo?!" Piton era sempre piu' perplesso.
Lucy sorrise dolcemente "Non poteva scegliere di meglio. Te l'ho gia' detto che se non fosse per te non sarebbe mai nato."
Piton abbasso' lo sguardo e poi si alzo' per congedarsi riprendendo il
suo tono gelido di sempre "Ora e' meglio che vada cosi' anche gli altri
potranno entrare a congratularsi con te. Stammi bene." e detto questo
se ne ando'. Uscendo dalla stanza passo' vicino al gruppetto festante e
ad Harry parve di vedere sul volto di Piton l'ombra di un sorriso.
Fine.