50 shadows of sunset.

di GiordinHoran
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"Mi chiamo Ray, come raggio, il nome lo scelse mia madre perchè nacqui all'alba proprio come il sole, e beh, lei ama le metafore.
Avessi potuto sceglierlo io avrei aggiunto due semplici lettere e ne avrei cambiata qualcuna, Rainy. Piovoso.
Certo, sarebbe stato curioso chiamarsi come un aggettivo ma io amo la pioggia, credo di averla dentro, e non solo perchè sono nata in una periferia londinese, non credete agli stereotipi.
Ho quindici anni, e la gente preferisce non parlarmi. Non chiedetemi il perchè, non mi parlano quindi non saprei dirvelo. 
Sono un'abbastanza cronica, il trucco non mi tiene mai per più di dieci minuti e i capelli non mi stanno mai come dovrebbero, sono silenziosa e non faccio mai le prime mosse, lascio che accada.
Il fatto è che sono fortemente convinta che nella vita esistano persone in grado di sconvolgere totalmente le vite altrui.  E quando succede, chiamatelo caso, destino o fortuna. Chiamatelo come vi pare e piace. I più scettici le chiamano "coincidenze" io la chiamo "forza dell'amore."
Sono qui per parlarvi di come a volte uscire senza un ombrello puo' cambiarti le prospettive, intendiamoci, non sono una che si lascia abbindolare facilmente nè tanto meno una che rischierebbe la propria preziosa vita correndo tra i fulmini con chiunque.
Ma in quell'istante, in quel preciso istante, ferme sotto la pioggia io capii che lei accendeva in me un fuoco talmente forte che per quanto l'acqua potesse infrangermisi contro, mi avrebbe tenuta asciutta".
Oggi vi parlo di quello che successo un giorno lontano di tanto tempo fa, scritto tra le pagine di un vecchio diario che ancora conservo nascosto nei meandri della mia libreria. E ogni volta che lo rileggo è un tonfo al cuore, è un temporale, sono saette. Ora come una volta, queste parole scatenano in me un concentrato di turbolenti fenomeni atmosferici: e così come dal cielo, io precipito come allora.
Non so adesso dove sia, nè se i suoi capelli brillino ancora di quel rosso acceso come una volta, ma anche oggi vi parlerò di lei.


Da Ray, per Sam.
8 Maggio 1983.










 





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