L'importanza della luna

di Neko
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Capitolo 18:Acqua e vegetazione

 

Tutto si svolse come Serenity aveva ordinato.

Le guerriere radunarono nuovamente il popolo come meglio poterono, mentre i principi, con l’aiuto di Ami e Rei, decidevano il piano da attuare.

La distribuzione dell’acqua sarebbe cominciata quella sera stessa, ma i problemi non mancarono.

Il perimetro lunare era diviso in una ventina di quartieri, ognuno con una sola cisterna d’acqua utilizzabile. Dato la loro grandezza non eccessiva, portò le sailor a realizzare che, per quanti sforzi avrebbero fatto a lunga andare, quando sarebbero finite le scorte che ogni persona aveva in casa, non sarebbero riuscite a donare a tutti l’acqua necessaria per garantire la sopravvivenza.

Inoltre l’egoismo umano tornò nuovamente a galla e durante la distribuzione dell’acqua disponibile, alcune persone fecero di tutto pur di sottrarre acqua ad altri, per accaparrarsene il più possibile.

Era una situazione insostenibile e Usagi comprese che avrebbero dovuto trovare una soluzione alternativa, perché, oltre a non riuscire a soddisfare le esigenze di tutti, lei si stancava facilmente e questo non le consentiva di depurare più acqua di quanto avevano stabilito, senza che il suo corpo subisse danni eccessivi.

Infatti, continuando per quella sera con il piano deciso, alla ventesima cisterna la ragazza si ritrovò a essere sostenuta da Mamoru, il quale le impedì di cadere a terra a causa della mancanza di forze. Nonostante avesse utilizzato anche l’energia solare per resistere più a lungo, il costante utilizzo del cristallo che faceva per garantire la vita sulla luna, per guarire il pianeta terra e ora per la depurazione dell’acqua, le sottraeva parecchia energia.

Il ragazzo prese tra le sue braccia Usagi e la condusse, prima al castello e successivamente nella sua camera, sotto l’occhio attento di Kenji, che voleva assicurarsi che la sua bambina stesse bene. Tirò un sospiro di sollievo quando comprese che ella stava solamente dormendo.

Rimase sulla porta e guardò la scena.

Mamoru depositò Usagi nel letto e, dopo averla coperta amorevolmente, le diede un bacio sulla fronte.

“Sono carini, vero?” Chiese una presenza alle spalle di Kenji, il quale non si girò, riconoscendo la voce della moglie.

Kenji sospirò “Devo ammettere che quel ragazzo, comincia a guadagnare qualche punto!”

Ikuko sorrise “Pochi ragazzi sarebbero rimasti accanto alla propria amata, dopo quanto sta succedendo, e avrebbero fatto quello che sta facendo lui!”

Kenji però non si lasciò andare completamente e rispose “Ti ricordo che anche lui è immischiato in questa faccenda, quindi ci è dentro fino al collo. Forse se fosse un ragazzo qualunque, se la sarebbe data a gambe, facendo soffrire nostra figlia!”

“No, non credo! Non mi sembra quel tipo di ragazzo!” disse Ikuko convinta “E poi il loro amore è sopravvissuto a una guerra e alla morte secoli orsono e a tante battaglie nel presente. Dubito che il loro legame si possa spezzare facilmente!”

“Già, nemmeno le mie minacce funzionano!” disse Kenji sospirando e incrociando le braccia.

Ikuko si lasciò scappare una risata “Avanti caro, sapevi che prima o poi questo momento sarebbe arrivato. Prometti che proverai ad andarci d’accordo?”

Kenji guardò la moglie con un attimo di incertezza, poi abbracciandola e dirigendola verso la stanza accanto, le disse “Ci proverò tesoro, ma non garantisco che comincerà a piacermi!”

 

Durante la notte ci furono diversi disordini sul suolo lunare e le guerriere fecero non poca fatica a calmare gli animi agitati delle persone, tanto che non videro l’ora di andare a riposare.

Ikuko si apprestò a preparare un pranzo abbondante che desse la carica alle ragazze, dato che tutti ormai avevano saltato la colazione. Non avendo però a disposizione molta acqua, decidere cosa preparare fu abbastanza complicato, dato che anche una semplice insalata richiedeva l’utilizzo dell’elemento per essere lavata.

Mentre era alle prese con la cucina, sentì la porta della stanza aprirsi con un cigolio.

“Ciao tesoro!” disse la donna, vedendo Usagi entrare con uno sguardo assonnato, per poi sedersi al tavolo e  poggiando la testa su di esso.

Ikuko le si sedette accanto “Cara, sembri stravolta. Dovresti riposare!”

“Non ci riesco. Gli incubi mi perseguitano!” disse, per poi sospirare.

Ikuko si fece curiosa “Vuoi raccontarmi cosa hai sognato?

Usagi scosse la testa e chiese “Meglio se ne parlo con Mamoru. Che tu sappia sta ancora dormendo?”

“No, lui e tuo padre sono andati a raccogliere informazioni sugli abitanti, dato che dopo quanto successo le tue amiche non hanno potuto continuare!” rispose la donna.

“Cosa? Mamoru è con chi?” chiese incredula Usagi.

“Con tuo padre!”

“Mio padre!”

Ikuko annuì, per poi vedere la figlia alzare gli occhi al cielo e poi portarsi una mano alla fronte “Bene, non bastano i problemi che causa Kendra, ora devo pure muovermi per preparare un funerale per Mamoru!”

Ikuko sorrise divertita, ma rincuorò la figlia sulle sorti del suo amato.

 

Infatti il ragazzo rientrò un paio di ore dopo sano e salvo. Doveva dire che nonostante la presenza del suo futuro suocero lo mettesse a disagio inizialmente, collaborando insieme, era riuscito a sciogliere un po’ di quel ghiaccio che c’era tra di loro.

Percorse i corridoi per dirigersi verso la sala computer, dove avrebbe inserito i dati di ogni abitante nella macchina, in moto tale da facilitare il loro compito in futuro, ma quando entrò, trovò Usagi al suo interno che guardava lo schermo dove apparivano i dati su Sedna.

Usako, cosa ci fai qui?” chiese sorpreso “Pensavo dormissi!”

La ragazza sorrise “Controllavo che non ci fossero problemi con la base nemica, anche se leggendo i dati non capisco niente, né so dove mettere le mani per avere informazioni più chiare!”

Mamoru le si avvicinò e le accarezzò una guancia “Usako, questo è compito mio. Se ti occupi anche di sorvegliare il territorio nemico, io non servo a niente!”

La ragazza lo guardò perplessa “Cosa dici? Sei sempre stato prezioso per la squadra, per me soprattutto e questo lo sai! Io non sarei qui se non fosse stato per te, mi sei sempre stato di grande aiuto, sei la mia roccia, la mia ancora di salvezza e…”

“Si, ma…vorrei poter fare di più. Hai un grande peso sulle tue spalle, vorrei alleggerirlo!” disse sconsolato il ragazzo.

“Attento a quello che desideri!” disse Usagi, per poi parlargli delle sue intenzioni.

Usako, è troppo pericoloso!” disse Mamoru preoccupato.

“Ho usato molto più potere per sconfiggere i nemici!” disse Usagi alzando le spalle.

“Infatti il tuo corpo non ha retto il più delle volte!” le ricordò il ragazzo, che ancora aveva i brividi al solo pensiero di quando la stringeva tra le sue braccia a causa della sua debolezza o peggio…della sua morte.

Mamoru, hai visto anche tu. Ieri sera abbiamo distribuito l’acqua, ma non serve un genio per capire, che le cose andranno sempre peggio. A lungo andare sarò sempre più debole e riuscirò a depurare sempre meno acqua, ci saranno guerre tra gli abitanti e i più deboli periranno. Inoltre Kendra mi è apparsa in sogno questa notte. Quanto sta succedendo ora è solo l’inizio, ci saranno cose peggiori e se ho compreso bene quanto mi ha detto, il prossimo attacco coinvolgerà le piante. La fonte di cibo maggiore sulla luna è dovuta ai vegetali, in quanto non abbiamo molti animali a disposizione e quelli presenti servono per di più per il latte e uova, non sono da macello. Passeranno anni, prima che ci saranno abbastanza animali da poter aggiungere la carne come alimento base per tutta la popolazione.  Io non potrò trasformare l’acqua e curare le  piante per tutti, siamo troppi!” disse Usagi portandosi dispiaciuta le mani al petto.

“Allora permettimi di aiutati. Le piante che abbiamo provengono dalla terra, sono del mio territorio, posso usare il cristallo d’oro per garantire la nostra sopravvivenza!” disse Mamoru alzandogli il volto per guardarla negli occhi.

Usagi sorrise “è proprio qui che volevo arrivare. L’attacco alle piante è già iniziato. Adesso non si stanno nutrendo di acqua e delle sostanze minerarie della terra, ma di sangue e queste le ha già portate ad ingiallire e controllando il giardino del palazzo e le nostre riserve, ho visto che diverse cose sono già da buttare. Uniremo le nostre forze e insieme depureremo tutta l’acqua presente sul satellite e ridaremo energia alle piante. Cosa ne dici?”

“Se mi garantisci che non c’è pericolo per te, va bene!” disse Mamoru arrendendosi “Ma dovremo dirlo anche alle ragazze!”

 

“Cosa? Vi è dato di volta al cervello?” disse Rei alzando la voce.

“Abbassa la voce, Rei-chan!” disse Usagi mettendo il broncio.

“Non abbasso un bel niente. Eravamo d’accordo, tu non avresti fatto la pazzia di esaurire la tua energia a rischio della tua vita tutta in un colpo. Avevamo detto poco alla volta!” disse Rei incrociando le braccia.

“Però Usagi e Mamoru hanno ragione!” disse Ami “Forse non c’è alternativa!”

“Ma Ami, sei stata proprio tu a proporre la soluzione di depurare l’acqua poco per volta!” disse Minako.

“Questo è vero, ma mentre decidevamo il da farsi, avevo capito che questo sistema non funzionava e Rei, tu eri presente, quindi anche tu dovresti averlo capito!” disse la guerriera di mercurio, guardando la compagna.

Rei sbuffò, non potendo smentire quanto detto dalla ragazza.

“Io credo possa funzionare senza troppi pericoli per la principessa!” cominciò Michiru “Il principe l’aiuterà e ben poco sappiamo sul cristallo d’oro, non sappiamo quali siano i suoi reali poteri, potrebbe sorprenderci!”

“Inoltre se ci sono di mezzo anche le piante, poco possiamo fare. Fra una cosa e l’altra, Usagi corre comunque dei pericoli!” disse Haruka.

“Io appoggio la proposta. Continuando così, avremo anche i ribelli che si creeranno tra il popolo a crearci problemi e ne abbiamo già abbastanza!” disse Setsuna.

“Possiamo fare qualcosa per aiutarti principessa?” chiese Hotaru.

“Magari dandoti i nostri poteri!” disse Makoto speranzosa di poter essere d’aiuto.

“No, meglio di no. Come vi ho riferito prima, Kendra ha ancora intenzione di attaccarci. Non possiamo lasciare la luna e i suoi abitanti indifesi. Se io sarò troppo debole, dovrete pensare voi a contrastarla!” disse Usagi sospirando.

Hotaru, come mai voi non avete avvertito il pericolo? Di solito voi outher siete le prime a capire cosa sta succedendo!” disse Chibiusa curiosa.

“Si, abbiamo avvertito qualcosa e ho fatto anch’io un sogno che mi metteva all’erta, ma la principessa ci ha anticipato con informazioni più dettagliate, quindi…” disse Hotaru sbuffando.

“In genere sono i tuoi poteri quelli che maggiormente percepiscono il pericolo, come è possibile che sia Usagi quella che ha avuto più informazioni attraverso il sonno? Anch’io ho percepito poco leggendo il fuoco magico!” disse Rei confusa.

“La spiegazione è semplice. Quello che noi avvertiamo, arriva dai nostri poteri premonitori, mentre Usagi è stata contattata direttamente da Kendra, per questo tutto è più chiaro per lei, ma se la nostra nemica non le avesse fatto visita, avremo solo le nostre informazioni, che ci avrebbero fatto intuire solo che le cose stanno per peggiorare!” disse Setsuna.

“Io non capisco, perché non attacca in prima persona!” chiese Chibiusa spazientita.

“Anche gli altri nemici mandavano sempre degli emissari, per poi attaccare quando andavamo a stanarli!” disse Luna scodinzolando nervosamente.

“Allora perché non attacchiamo, sappiamo dove si trova. La eliminiamo e così sta storia avrà fine!” disse Minako spazientita.

“Sarebbe rischioso. Non conosciamo quali siano i suoi veri poteri!” disse Artemis.

“Non siamo mai certi dei poteri dei nostri nemici, eppure li abbiamo affrontati!” ribadì Minako.

Mamoru si fece sentire per la prima volta da quando era iniziata la riunione e disse “Sembra che attorno a Sedna ci sia un forte campo di forza. Se proviamo ad avvicinarci, rischiamo di essere sparpagliati nello spazio. Dovremo riuscire a indebolire la nostra nemica, in modo che questo campo cada e solo ad allora potremo affrontarla direttamente, sempre ammesso che non si decide lei a fare la prima mossa!”

“Fantastico. Qualche altra bella notizia?” chiese Rei  seccata.

Usagi si alzò e guardando i presenti disse “Io direi di concentrarci su di un problema per volta. Mamoru, se tu sei pronto io direi di cominciare!”

L’interpellato annuì e tutti si recarono verso la sala dove era stato posto il cristallo d’argento.

Esso volteggiava a pochi centimetri dall’ara su cui era depositato, segno che era perennemente al lavoro.

Usagi si avvicinò e lo prese con la mano sinistra. Quando lo afferrò sentì la sua energia invaderle il corpo e afferrando la mano del suo principe, lo guardò e annuì per dare il via al loro piano.

“Sta attenta figlia mia!” disse la regina Selene, presente nella sala, in quanto aveva deciso di tenere sotto controllo il potere della stirpe lunare.

Entrambi i reali chiusero gli occhi e si concentrarono. Pensarono intensamente a quello che volevano realizzare e silenziosamente innalzarono le loro preghiere ai loro cristalli.

Questi sembrarono prestare attenzione perché ricoprirono i loro custodi con un intensa luce. Questa luminosità si espanse sempre più, fin quando questa non invase anche l’esterno del palazzo reale, confondendo i cittadini che dovettero coprirsi gli occhi per evitare di restare accecati.

Quando questa si spense, diversi mormorii si diffusero tra la gente, i quali cercarono di capire cosa stesse succedendo. Avevano già visto la luce del cristallo d’argento e del cristallo d’oro al momento del loro teletrasporto sulla luna, sebbene meno intensa, e si domandarono cosa i loro sovrani stessero combinando.

Dato che il loro potere aveva già salvato loro la vita, molti sperarono vivamente che essi stavano cercando di risolvere il problema dell’acqua, altri, quelli che cominciarono a pensare a un complotto che li aveva portati a trovarsi in quella assurda situazione, temettero che qualche altra disgrazia stava per compiersi.

I primi gioirono di gioia, quando dopo un po’ videro trasformare l’acqua delle fontane da rossa a rosa fino a diventare nuovamente trasparenti.

A loro insaputa, dato che non si erano ancora resi conto delle piante che cominciavano ad ammalarsi, anche la vegetazione tornò rigogliosa.

Quando la luce svanì, sia Mamoru che Usagi caddero sulle ginocchia spompati.

La seconda ringraziò il primo, dato che grazie alla sua presenza non si sentiva poi così a pezzi come avrebbe immaginato. Certo, non vedeva l’ora di rimettersi a dormire, ma tutto sommato stava bene. Mamoru invece si sentiva strano. Non aveva praticamente mai usato il cristallo in quel  modo e sentendosi così privo di forze lo spaventava un po’. Ora poteva comprendere cosa Usagi provasse ogni volta che usava il suo potere.

Ci pensarono Rei e Haruka ad aiutare i loro amici a rialzarsi e a portarli nelle loro stanze.

“Grazie Rei-chan!” disse Usagi sbattendo le palpebre che si facevano sempre più pesanti.

Rei sorrise dolcemente per poi punzecchiarla un po’ “Certo che fare la principessa è una pacchia, sei sempre a letto. A noi guerriere invece tocca il lavoro sporco!” le disse facendole l’occhiolino.

Usagi sorrise, ma si preoccupò appena vide la sua amica girarsi di scatto verso la finestra.

“Rei…cosa…” cominciò a dire temendo il peggio.

“Avverto una presenza negativa!” disse semplicemente, per poi alzarsi e recarsi verso il balcone.

Videro nuovamente la gente scappare e sta volta al posto di Scorpion si trovava Taurus.

“Un altro segno zodiacale!” disse Usagi, che aveva raggiunto la guerriera di marte.

“Logico, ora Kendra ci sta mandando contro i segni rimasti. Speriamo solo che questo qui non abbia spiacevoli sorprese come l’ultimo!” disse per poi trasformarsi e recarsi ad informare le altre guerriere.

Usagi rimase nella sua stanza, sotto ordine di Rei. Guardava l’esterno e con le mani giunte al petto, pregava perché tutto andasse bene.

 

 Taurus più che attaccare le persone, si divertiva a spaccare le cose e lanciare tutto quello che aveva a tiro per mostrare la sua potenza.

Kayoko, venuta insieme al segno, si manteneva a debita distanza evitando così che l’essere lanciasse in orbita pure lei.

“Avanti Taurus, smetti di fare il gradasso e fai quello che ti è stato ordinato!” disse Kayoko spazientita.

Il segno però non sembrava volersi fermare.

Era come impazzito e continuava il suo cammino.

“Fermati brutta bistecca troppo cresciuta!” disse Sailor Venus lanciandogli contro la sua spirale di venere, con il quale gli imprigionò una gamba.

Nemmeno questo lo fermò e afferrando l’arma della guerriera, riuscì quasi a lanciarla in aria, se prontamente Minako non avesse lasciato la sua catena.

“Fulmine azione!” urlò Sailor Jupiter, ma le corna intercettarono le saette, che andarono a scaricarsi a terra.

“Accidenti. Chi mai avrebbe immaginato che le corna di un toro potessero funzionare come un parafulmine!” disse seccata la guerriera di giove.

Le Outer colpirono il nemico contemporaneamente e colpendolo, lo mandarono a terra.

Taurus era fumante, a causa dei peli bruciacchiati e sembrava quasi non volersi rialzare.

“è stato troppo facile!” disse Sailor Pluto del tutto convita che la storia non era finita lì. L’essere durante il loro primo incontro si era dimostrato più insidioso.

Infatti sotto incitamento di Kayoko, il toro si rimise in piedi in men che non si dica e cominciò a strusciare una gamba a terra, indicazione che era pronto a caricare.

“Quelle corna stanno puntando contro di noi!” disse poco felice Sailor Saturn a pensare all’eventualità di essere trafitta da una di quelle cose.

“Sailor Mars, dato che sei rossa, perché non lo distrai mentre noi attacchiamo?” disse Sailor Urano, per essere poi corretta da Mercury, la quale affermò che i tori in realtà non vedevano i colori e che la storia del rosso che faceva inviperire i bovini era solo una diceria.

“Rei, però il tuo potere dovrebbe riuscire a contrastarlo. Taurus è un segno di terra e il fuoco lo indebolisce!” disse Sailor Mercury.

L’interpellata non se lo fece ripetere due volte e chiamò a sé il suo potere, ma prendendola di sorpresa, il nemico con un agile movimento, le comparì dietro la schiena, colpendola poi con la coda e facendola cadere a terra per diversi metri. Sailor Mars non demorse e sebbene fosse malconcia, scoccò la freccia, che lo colpì all’addome.

Il toro urlò dal dolore e solo allora si decise ad attuare il piano che Kendra gli aveva ordinato. Aprì la bocca a dismisura dalla quale uscì quello che inizialmente sembrava del vomito, poi con uno sguardo più attento, Sailor Mercury, vedendo che questo si muoveva, comprese che si trattava di insetti…locuste precisamente…migliaia e migliaia di locuste.

Kayoko sorrise a vedere nuovamente i volti confusi delle guerriere e schioccando le dita, liberò Taurus dalla sua prigionia e nuovamente Sailor Mars, vide quell’aurea nera familiare uscire dal corpo del segno, prima che questo tornasse da dove era venuto.

“Bene, anche per questa volta il mio compito è finito! Buon divertimento!” disse Kayoko prima di scomparire.

Le locuste, si alzarono in volo e si sparpagliarono sul suolo lunare.

Vani i tentativi furono quelli delle guerriere di usare il loro potere per ucciderle. Solo alcune perirono, ma la maggior parte era sfuggita al loro controllo.

“Questa non ci voleva. Ora si che le nostre scorte di cibo sono in pericolo!” disse Ami cupa in volto, in quanto quegli insetti erano capaci di divorare la vegetazione come se niente fosse.





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