Songs of Ice and Snow

di thefireplanet
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Capitolo 15

 

 

"Padre nostro, che sei nei Cieli, sia santificato il tuo nome…"

Due grosse pietre, dal colore della mica, i bordi come giada scheggiata, usurate dalle intemperie di tre anni e da una tempesta di neve fuori norma nel bel mezzo dell’estate, danno sul fiordo. Adesso, eretta accanto a esse—tagliata in fretta e in maniera approssimativa da un pezzo di marmo nero—c’è una pietra più piccola, l’incredulità impressa in ogni linea incisa su di essa.

Il sole splende.

"Venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra."

La regina è in piedi in mezzo alla famiglia di pietre tombali, la testa alta, lo sguardo fisso. Sembra una banshee, uno spettro—una visione di bellezza e morte, vestita di nero, che stringe le mani innanzi a sé. Sono coperte da guanti. Accanto a lei c’è il prete, e la sua voce si incrina. Si ricaccia indietro gli occhiali sul naso.

"Dacci oggi il nostro pane quotidiano. Rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori."

Davanti alla folla riunita ci sono due principi, i capelli il colore castano ramato delle foglie morte. Dei fratelli più piccoli. Del sangue. Osservano la scena, inespressivi, dall’alto del loro naso affilato, e non pensano al fatto che anche loro, un giorno, sarebbero stati sotto terra.

"E non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male."

In fondo alla folla riunita c’è un uomo; accanto a lui, la sua renna. Indossa abita invernali—una tunica esterna pesante, un cappuccio, guanti. Stringe la nuca della creatura, come se, a lasciarla, avesse potuto essere trascinato via dal vento. Ha gli occhi secchi e inespressivi. Non ha pianto.

Non lo farà.

"Tuo è il regno—"

La regina riesce a sentire la pressione delle unghie anche attraverso i guanti.

"—e la potenza—"

I principi si chiedono che sapore abbia il dolore.

"—e la gloria—"

L’uomo sogna un mondo senza ghiaccio.

"—nei secoli dei secoli. Affidiamo ora il suo corpo alla terra—terra alla terra; cenere alla cenere; polvere alla polvere: e confidiamo nella resurrezione alla vita eterna. Amen."

Le pietre sentono—si chiedono—sognano—nulla.

Sono solo pietre, dopotutto.





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