Insanity is all around us

di LittleMissMaddy
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Genere Noir ( un bel po' nonsense ).
Rating Mah? Giallo.
Dedicata a Fumma, dato che ci siamo, e alla bellissima Limnia_Black.




Insanity is all around us



Si scostò dalle lenzuole bianche e setose come fumo che si innalza da un camino.
Elegante.
Leggera.
Impalpabile.
Abbandonò il letto dove questa notte aveva giaciuto e fece per voltarsi placidamente verso la porta, ma qualcosa la trattenne dal farlo, inchiodandola al pavimento.
Il sospiro pesante che sfuggì dal petto nudo del suo nuovo amante la lasciò per un attimo senza fiato; schiuse la bocca in un sorriso indecifrabile, e tornando su quei due passi si piegò sul materasso che lo ospitava.
Gli baciò una palpebra alla volta, con misurato affetto, e gli dedicò un sognante “Buona notte” che dalle labbra di lei si riversò sugli occhi dormienti di lui.
Lo aveva fatto un'altra volta.
Senza quasi accorgersene, senza concedersi il tempo di riflettere e senza provare rimorsi verso l'ultimo giaciglio abbandonato.
Era stato facile.
Scendere in strada, come stava facendo ora, e passeggiare.
Non la si poteva ignorare.
Era bellissima.
Lontana

Come un fiore che è proibito cogliere.

quanto la Luna che splendeva spavalda lassù, in cielo, sulla testa di quei pochi impavidi che si permettevano il lussuoso coraggio di solcare quei vicoli ad ore così buie e remote.
Ma sembrava che lei fosse sicura di non attirare l'attenzione

E tanto meno i pericoli.

quando tutti i ladri, i nobiluomini con le loro nobildonne, i cocchieri, gli schiavi ed i ratti si erano fermati in ogni angolo della città per ascoltare il vago rumore dei suoi piedini bianchi che battevano sul viale che stava attraversando, camminando nell'ombra invisibile di quei lugubri palazzi illuminati da rari lampioni.
I suoi abiti erano così leggeri che parevano fatti di nebbia.

Trasparenti e dai contorni indefiniti.

Erano così leggeri che quando la pioggia notturna fece capolino scivolando dal cielo pesto in uno scroscio spaventosamente impetuoso, sembrò a tutti ( eppure non c'era nessuno ), che quel vestito non avrebbe resistito. Si sarebbe lacerato definitivamente e avrebbe snudato agli occhi della notte un corpo di perfetto arbusto acerbo. Un fiorellino intoccabile e meravigliosamente bianco.
Ma il suo vestito non si stracciò. Nè alla prima ondata d'acqua piovana, nè alla seconda. Resistette.
Furono i suoi capelli, invece, a risentirne. L'acqua sembrò intenzionata a scioglierli in un brodo vermiglio. Si insinuò in quei filamenti sfilacciati e sembrò che il loro colore

Tiziano, il colore del Demonio.

non riuscisse più a stare attaccato a quell'intricata rete di perfetti ricci che fino ad allora avevano incorniciato il suo bellissimo viso di bambina.
L'abito venne macchiato da quel liquido rosso. Rosso sangue.

Il sangue di una madre. Una sorella
addormentata. Un gatto impiccato.
Un padre mai esistito.
Una bambola che non ha vene.


Le ciglia scure si serrarono per un attimo sugli occhi neri

« Aiuto. Aiuto. Siamo qui. »

della giovane. Rallentò il passo fino a quando il moto dei suoi piedi nudi non cessò totalmente, scemando sul bivio tra due strade. Alzò le palpebre pesanti ed occhieggiò le due scelte, con cautela, guardando prima una stradina e poi l'altra.

Due pozzi neri che si affacciano su una distesa di neve.
Due tunnel oscuri che, se fiancheggiati, emanano voci
calde e spaventate.
« Salvateci. »

Tap. Tap. Tap.
Tre passi.
Il primo la guidò verso sinistra.
Il secondo deviò verso destra.
Il terzo, dopo un attimo di esitazione, si trasformò in una ritirata strategica che la portò a voltar le spalle a quella scelta per andare verso tutt'altra direzione.
Le dame sospirarono. I loro accompagnatori scrollarono le spalle.
I ratti si rifugiarono nelle fognatura squittendo spaventati.

Mademoiselle Follia ha rinunciato a mietere vittime,
per stanotte.
Ma solo per questa notte che sta volgendo al termine.
Non disperate.
Tornerà come sempre
Bellissima.
Bellissima e folle.




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