sogni
“ Credo che
maledirò per sempre quel giorno. Quel giorno in cui scendesti
dalla grande scalinata per raggiungere la Sala Grande in
compagnia di quel troglodita di Victor. E’ vero all’inizio
tifavo per lui. Speravo che vincesse il torneo Tre Maghi ma tutto
è scivolato via senza che io me ne rendessi conto per la sua
rapidità. Un fulmine a ciel sereno. Tu eri bellissima ed io non
ho potuto fare a meno che restare in silenzio di fronte a te con
sicuramente una faccia da ebete. Ti ho vista ballare,sorridere.
Sembravi felice. Non sono stato l’unico ad invidiare quel bulgaro
quella sera. Bastava guardare la faccia livida di rabbia di Weasley e
quella di quasi tutti i ragazzi. Solo che io non avevo premeditato
tutto ciò. E davanti hai miei occhi si era creata una situazione
che io non sapevo risolvere. Perché Mezzosangue? Tu che hai
sempre una risposta pronta a tutto. Perché mi sei entrata
dentro? Perché non posso liberarmi del tuo pensiero?
Perché non può ritornare tutto esattamente come prima?
Perché non riesco più ad odiarti? Cosa mi hai fatto? Ti
sento scorrere fra le mie vene perché tu sei il sangue che vi
scorre dentro. Un sangue sporco. Tutto è cominciato con un
insulto. Un susseguirsi di rispostacce per metterci al confronto. Tu
orgogliosa e fiera Grifondoro. Io un’arrogante e altezzoso
Serpeverde. Ricordo ancora quel giorno in cui mi sorridesti. Avrei
toccato il cielo con un dito se solo mi sarebbe stato possibile. Un tuo
sorriso per me. Ricordo quando abbiamo passato un pomeriggio insieme
quando quel giorno entrambi avevamo saltato la gita ad Hogsmead. Il
bello di tutto ciò era che nulla era programmato. Come se fosse
destino. Confidavi all’amica tua più cara,la Weasley,tutto
quello che facevi con me. Quello che ti preoccupava e ti assillava. E
quando c’incontravamo che felicità. Siamo cresciuti giorno
per giorno abbattendo man mano il muro di pregiudizi che ci separava.
Il tuo primo ritardo. A causa mia. Mi maledicesti per intere settimane.
Per colpa mia facesti la guerra con i tuoi migliori amici. Non avevi
mai litigato con loro in quel modo. Weasley si era sentito tradito
quanto Potter. Eri sola e indifesa. E tutto questo per essere solo mia
amica. Solo perché ero un Serpeverde. Ma non un Serpeverde
qualsiasi. Il Principe delle Serpi in persona. Colui che ti ha fatta
piangere. Colui che ti aveva sempre offesa. Correvi da me. Volevi
conforto. Qualcuno che ti capisse e che restasse al tuo fianco in
silenzio. Poi quel bacio. Il bacio più bello della mia vita. E
adesso sono qui a maledire tutto questo per paura. Paura di perderti.
Solo questo pensiero mi offusca la vista e sento che tutto quello che
mi circonda perde significato. Perché sei diventata la mia unica
ragione di vita. Colei che mi ha fatto forza spronandomi a fare sempre
del mio meglio e colei per cui mi butterei senza esitare tra le fiamme
dell’inferno. Io ti amo Mezzosangue e se mai ti accadrà
qualcosa io sarò sempre con te. Perché non si può
vivere senza un’altra parte di se stessi. Ma non voglio nemmeno
pensare a questa ipotesi. So che se accadrà il mio dolore
sarà tanto che questo in questo momento non è nulla al
confronto. Avrei preferito non vederti quella sera. Avrei preferito non
conoscerti. Avrei preferito non amarti. Avrei voluto che tu non ti
fossi presa cura delle mie ferite. Ma come avrei potuto sopravvivere ?
Come senza il mio piccolo angelo custode? Mi sento come se ti avessi
dannata. Tu cosi pura e semplice ed io così meschino e infido.
Hai dovuto passare enormi fatiche a causa del tuo sangue per stare
insieme a me. L’isolamento dei tuoi amici. La mia famiglia. Ma
ancora oggi che sono passati anni continui a dire che se tornassi
indietro rifaresti tutto perché non te ne sei mai pentita. Come
posso non amarti?”
Una donna di
piccola statura dal camice bianco uscì dalla porta della sala e
senza degnare Draco di uno sguardo si diresse a passo spedito verso il
corridoio. Il biondo aveva sussurrato tutte quelle parole e sperava che
la sua più grande paura non si avverasse.
“ Signor Malfoy?”
Si alzò di scatto come una molla e teso come una corda di violino.
“ Si? Dottore la prego mi dica tutto. Come sta? E’ grave? Posso vederla? Mi dica qualcosa dannazione!”
“ Si calmi.
Si calmi. Il Cesario è andato bene. La Signora Malfoy è
ancora sotto anestesia ma tutto è andato per il verso
giusto.”
“ Davvero? Grazie. Grazie. Grazie !!!”
L’ex
Serpeverde esultò di gioia e poi con un sorriso da trentadue
denti abbracciò il dottore,che frastornato non capì cosa
stava accadendo, e corse a gran velocità dentro la sala.
Il Dottore colse gli occhiali che erano caduti a causa della felicità del biondino e gli urlò dietro:
“ Signor Malfoy! Signor Malfoy! Non vuole vedere suo figlio?”
Draco sembrava essersene dimenticato e si fermo di colpo.
“ Figlio? E’ un maschio? Dottore è un maschio? E sta bene,non è vero?”
” Figliolo
respiri e si calmi per cortesia! Sì,è un maschio. Se
vuole può andarlo a vedere. L’infermiera lo sta lavando
per bene per portarlo dalla madre.”
Ci pensò un po’ su.
“ Se non le dispiace vorrei vederlo insieme a mia moglie non appena l’avranno portato nella sua stanza.”
Il cinquantenne
stempiato sospirò. Non aveva mai visto un giovane così
innamorato della moglie. Annuì e voltandosi per l’ultima
volta vide la sagoma dell’uomo allontanarsi correndo.
Draco era seduto sulla sedia accanto al letto di Hermione e le teneva
saldamente la mano. Come se avesse il timore di poterla perdere da un
momento all’altro. Se l’era vista brutta la sua piccola e
dolce Mezzosangue. Il bambino si era girato all’inverso al nono
mese e si aveva paura che potessero nascere altre complicazioni.
Ma fortunatamente tutto si era risolto.
La donna che poco prima era uscita di fretta dalla sala entrò nella stanza.
Draco
notò che teneva in braccio un pargolo vestito d’azzurro di
tutto punto che muoveva le sue minuscole manine e piedini e facevi dei
versetti.
Si avvicinò
a lei cautamente e lo guardo meglio. Era la creatura più bella
che avesse mai visto. Il nasino all’insù minuscolo. Quella
bocca. Il suo cuore ebbe un colpo quando lo prese in braccio.
Sentì che gli voleva bene come mai aveva pensato avrebbe potuto
a prima vista. I suoi occhi s’inumidirono quando incontro gli
occhi di suo figlio. Non poteva crederci. Suo figlio. Avrebbe pianto
sicuramente se fosse stato solo. Solo una lacrima riuscì a
scappare. Era così felice. Non avrebbe mai immaginato che
diventare padre gli avrebbe dato tutta quella gioia in un colpo solo.
Il piccolo
afferrò un suo dito e il biondo sussultò. Sentiva che
l’avrebbe protetto a qualsiasi costo senza pensarci nemmeno. Lo
amava di già.
“ Posso tenerlo un po’ io?”
La voce stanca e
indebolita di Hermione lo raggiunse distogliendolo dai suoi pensieri.
Si avvicinò al lettino e glielo porse.
“ E’ bellissimo.”
Disse prendendolo
fra le braccia. Dal canto suo Hermione non si stupì quando si
accorse delle lacrime che le scorrevano sul viso.
“ Sono così felice.”
” Anche io.”
“ Avresti mai immaginato tutto questo?”
” No. Ma l’ho sempre sognato.”
Disse posandole un
dolce bacio a fior di labbra. Il bambino starnutì. Ed entrambi i
due neo genitori non aveva mai sentito nulla di più bello.
“ Il primo essere che mi appartenga sul serio.”
“ Sicuro? Guarda che lui non è un Purosangue per eccellenza come te.”
” E cosa importa? Dal primo momento che l’ho visto ho saputo che sarà importantissimo per noi.”
“ Già. Me lo vedo già più grande a contestare le nostre decisioni.”
“ Speriamo non prenda il tuo carattere Granger.”
Scherzò il biondo guadagnandosi la prima occhiataccia dal risveglio di sua moglie. Cioè da cinque minuti.
“ Senti chi parla! Speriamo non sarai come tuo padre. Un Draco Malfoy basta e avanza!”
Esclamò rivolgendosi al piccolo che sorrise.
“ Vedi? A quanto pare da ragione alla sua mamma!”
“ Ma smettila! Anche io rido guardandoti eppure non ti do ragione!”
Sbuffò fintamente offeso.
“ Scusate,signori. Avete scelto il nome del bambino?”
Chiese l’infermiera che era tornata con una cartellina fra le mani.
“Sì.”
Disse Hermione.
“ Il suo nome è Scorpius Hiperyon Malfoy.”
Draco Malfoy nel momento che pronunciò quelle parole si accorse che ogni suo sogno aveva preso vita.
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