Carezzando la luce,
cercavi di
posarti sulle nubi,
ed eri libero.
Senza catene ( senza legami ) libero.
Libero
( da quelle passioni )
Dai dolorosi sentimenti dei terrestri – dei vivi.
Così lontano da sofferenze,
tribolazioni,
dalla meravigliosa vita che si agitava sotto di te,
Vento di Zefiro, vento dolce e lontano.
La volontà.
La volontà è forte, e tu vuoi vivere.
Strumento di Zefiro, vuoi vivere e camminare e
ridere, amare.
Struggente il
sentimento,
Così forte che la
Natura,
La Madre Terra che in
sé tutto contiene
( ama ogni suo figlio
) ti ascolta.
E il desiderio si fa gioia, a lei giurasti eterna
fedeltà,
E lo Zefiro ti diede un'anima, e la Natura un corpo.
Mortale, pochi gli anni
di fronte all'eternità, ma immensa, immensa la ricompensa per la perdita.
La felicità, la vita
infine!
*
Gli occhi grigi di un bambino si dischiudono e guardano
il sole tra i rami intrecciati –
Dovrai conoscere la
solitudine del diverso,
Gambe piccole e un po' malferme che si mettono in piedi,
una veste bianca –
dovrai vedere la morte signora dei terrestri.
Una piccola mano si tende a carezzare le foglie, e ha la
pelle del bianco più assoluto –
Senti la gloria al di
là del rimorso per i caduti?
Un fruscio di ali sottili e discrete ti segue –
Gioirai e soffrirai,
sempre in balìa di forze maggiori e terribili...
Perché questa è la vita
mortale che hai scelto per te.
E adesso sei e non sei più tu, natura umana e Finita,
anima Eterna e divina, ti si predice la più grande gioia per la più
grande angoscia -
... Per arrivare al senso, a ciò che cerchi,
la Luce, cuore puro, la Luce!
- ... a cui sei destinato, Zefiro.
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Salve o voi che siete giunti fin qui ^^ commenti di ogni sorta sono ben accetti, dal momento che so bene che è uno scritto quantomeno dalla forma particolare. Spero comunque sia riuscito ad esprimere qualcosa, e per le critiche chiedo per favore che siano costruttive e non troppo dure almeno nei modi :) Ringrazio!
Shaida