Questa
fic è molto diversa dal mio solito ma spero vi piaccia^^
La
principessa Aura
C’era
una volta una bellissima principessa di nome Aura.
Tutti
gli uomini più nobili del regno la volevano in moglie. Per
il suo
quindicesimo compleanno il re e la regina organizzarono un gran ballo
per trovarle un marito adatto. Finalmente giunse il giorno della
grande festa. Era stato invitato anche il conte Francois de
Saint-Ander. Egli era un bel giovanotto discendente da un famiglia di
antica nobiltà, certo, ma ormai impoverita. Non appena vide
la bella
principessa se ne innamorò perdutamente, con tutto lo
slancio della
gioventù. Ella, da parte sua, sembrava ricambiare e
passò quasi
tutta la festa con lui. Ma il re e la regina non avrebbero mai
approvato che la loro unica figlia andasse in sposa ad uno
squattrinato come Francois.
Anche
un altro personaggio aveva notato la preferenza della principessa per
il giovane conte de Saint-Ander: il barone von Hofnestel, un uomo
crudele e spietato che si diceva si intendesse di magia nera. Aveva
messo gli occhi sulla bella principessa e soprattutto sulla sua ricca
dote e non se la sarebbe mai lasciata scappare. Tutti però
lo
credevano un ricchissimo nobile che conduceva una vita ritirata. Un
tipo particolare, ma ottimo partito.
Il
barone chiese ad Aura di ballare e lei accettò volentieri
senza
sospettare di nulla. Ma il crudele von Hofnestel, non appena le ebbe
preso la mano svanì in una nuvola di fumo portandosi via la
fanciulla. Il re e la regina erano disperati per la scomparsa della
loro figliola, così Francois si offrì di andare a
cercarla perché
tutti erano troppo spaventati per tentare la pericolosa impresa. In
cambio però chiese la mano della principessa, e, seppure a
malincuore, il re e la regina dovettero promettere pur di riavere la
loro figliola.
Allora
il giovane conte partì per ritrovare la sua bella, ma non
sapendo
come si salva una principessa, decise di chiedere aiuto al vecchio
dell’isola misteriosa.
Questo
misterioso saggio che si diceva fosse un mago mago abitava su una
strana isola che appariva con la bassa marea e scompariva con
l’alta
marea. Si mormorava che il vecchio avesse centocinquant’anni
e
fosse nato dall’isola, dalla quale non si era mai mosso, ma
si
riteneva anche che sapesse tutto.
Il
coraggioso giovane partì alla volta dell’isola
misteriosa, vi
giunse infine dopo aver cavalcato senza sosta per una settimana. Non
appena l’isola fu visibile prese una barca e andò
dal vecchio. Gli
raccontò della bellissima principessa e del crudele barone e
alla
fine il vecchio parlò: "Solo un cavaliere potrà
giungere a
lei, ma un cavaliere non potrà liberare la
fanciulla.”
“Ma
allora come posso liberarla? Non conosci tu qualche
incantesimo?”
“Mio
giovane amico, dovrai trovare in te stesso la forza.”
Francois
se ne andò sconsolato e molti giorni vagò senza
meta alla ricerca
di indizi, finché non trovò una pista che
conduceva verso il
palazzo del barone. Per giungervi bisognava scalare una montagna
altissima, e Francois lo fece, pensando alla sua bella.
Poi,
una volta giunti in cima, un terribile drago con tre teste mostruose
e fauci sputafuoco sbarrava il passaggio, ma anche questa
difficoltà
Francois la superò con cuore saldo.
Una
volta arrivato al palazzo, dieci guerrieri lo attaccarono, ma lui li
sconfisse tutti, e poi altri dieci gli andarono contro, ma senza
successo.
Dal
cortile del castello si avvide del barone che sgusciava nelle
segrete: lo seguì. Scesero sempre più in basso,
sembrava che si
arrivasse al centro della terra, poi salirono e Francois credette che
avrebbero raggiunto il cielo, ma continuò a seguire il
barone, che
si credeva solo. Giunsero infine in un’ampia grotta nella
quale
filtrava un unico raggio di sole. Certamente la principessa era
lì,
ma il giovane non riusciva a vederla dal suo nascondiglio.
Sentì il
barone chiederla in moglie e la sentì rispondere di no.
Stava bene!
Era viva! Francois sentì un gran sollievo, e fu pronto a
slanciarsi
contro il malefico barone von Hofnestel. Lui lo accolse immobile, con
un ghigno dipinto sul volto. Il giovane Francois sconfisse senza
difficoltà il malvagio nonostante i suoi trucchi e i suoi
squallidi
malefici.
Quando
però si volse verso Aura, una terribile sorpresa lo accolse:
ella
era imprigionata in una solidissima lastra d’ambra. Il
giovane e
coraggioso cavaliere spuntò la sua spada sulla dura pietra e
vi
spezzò la lancia senza risultato. Così, stanco e
scoraggiato,
Francois gettò via le armi, si sedette accanto al blocco e
fece
quello che un cavaliere non dovrebbe mai fare: iniziò a
piangere, e
a singhiozzare come un bambino e... pian piano il blocco
iniziò a
sciogliersi con le sue lacrime.
Stupito,
il giovane comprese allora le parole del vecchio dell'isola.
Quando
la fanciulla fu libera lui le chiese di sposarla e lei
accettò con
gioia. Tornarono a palazzo e vissero per sempre felici e contenti.
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